Kilkenny – Cashel – Cobh – Cork – Blarney (196 km)

Fourth day, 16°C (with peaks of 20°C during the day): overcast, then sunny, breezy.
While we’re having breakfast we meet the family from Novara: they
have traveled around the island clockwise, so they’re on the way back. We say goodbye, we pay and we thank Mrs. Mary; we got into the car and we head towards the next stop: Cashel, County Tipperary. Once there, what to see beyond the small medieval town? It’s simple: the famous Rock of Cashel (6 € per person). 


Quarto giorno, 16 °C (con punte di 20 °C durante la giornata), cielo nuvoloso, poi sereno, ventilato.
Durante la colazione conosciamo la famiglia di Novara: hanno fatto il giro in senso orario dell’isola, perciò sono sulla via del rientro. Salutiamo, paghiamo e ringraziamo la signora Mary e, saliti in macchina, ci dirigiamo verso la prossima tappa: Cashel, Contea di Tipperary. Una volta lì, cosa c’è da vedere oltre al piccolo centro medioevale? Semplicissimo: la famosa Rock of Cashel (6 euro a persona).

 
The Rock, also known as St. Patrick’s Rock, is one of the most famous archaeological sites in Ireland. Cashel is the anglicised version of the Gaelic Caiseal, which means fortress, probably in reference to the ancient Celtic as a bulwark of resistance against the Christianization of the area.
The landscape of the village and surrounding hills is impressive: clouds run pushed by strong winds, hundreds of sheep and cows graze in their fields separated by traditional stone walls, and the wind is so strong that in all photos I have crazy hair on my face! Apart from this, the fortress is truly fascinating, one of the best that we saw during the entire trip. So, it worths. We have lunch on a bench in the central square, with sandwiches that we prepare by ourselves: philadelphia light and ham bought in a mini market. Our meals, in fact, will always be quick and easy, because we will taste typical dishes during dinners.


La Rocca, conosciuta anche come Rocca di San Patrizio, è uno dei siti archeologici più famosi d’Irlanda. Cashel è la versione anglicizzata del termine gaelico caiseal, che significa fortezza, probabilmente in riferimento all’antica funzione di baluardo della resistenza celtica contro la cristianizzazione della zona.
Il paesaggio sul villaggio e sulle colline circostanti è notevole: le nuvole corrono spinte dal forte vento, centinaia di pecore e mucche pascolano nei rispettivi campi separati dai tradizionali muretti di pietra, e il vento di cui ho già parlato è così forte che in tutte le foto sono venuta con i capelli da pazza davanti alla faccia!
A parte questo, la rocca è veramente suggestiva, una delle più belle che abbiamo visto durante l’intero viaggio. Per cui, merita. Pranziamo su una panchina nella piazzetta del centro, con panini che ci prepariamo da soli: philadelphia light e prosciutto cotto comprati in un mini market che ricorda molto le nostre despar. I nostri pranzi, infatti, saranno sempre semplici e veloci; avremo modo di gustare i piatti tipici nelle molte cene che ci aspettano.

Now it’s time to go forward. Next step Cobh, County Cork, where we get through an highway, going south (0.95 cents).

Cobh is a country facing the sea and I have called it “Titanic” because of the Titanic’s last landing, that took place at this harbor before sinking into the Atlantic Ocean in 1912. I thought there was a huge monument, a good sign, something that would draw attention to the place where the transatlantic made ??its last landing before the tragedy. But there is only a small pier, intact, just like in the past. I doubt that it will resist for a long time to wind and water, but seeing it and thinking that the Irish had passed from there looking for fortune without attempting to seize land… well, it made me shiver. Titanic is also the church and its bell tower: from the pier you can see its greatness and its height in relation to low and colorful houses overlooking the harbor. 

Bene: è ora di riprendere il cammino. Ci aspetta Cobh, contea di Cork, che raggiungiamo andando verso sud attraverso l’autostrada (0.95 cent).
Un paese affacciato sul mare e che io ho definito “titanico” per via dell’ultimo sbarco del Titanic avvenuto presso il suo porto prima dell’affondamento nell’Oceano Atlantico nel 1912. Pensavo che ci fosse un enorme monumento, un bel cartello, insomma qualcosa che facesse attirare l’attenzione verso il luogo in cui il transatlantico protagonista del film di Cameron fece il suo ultimo sbarco prima della tragedia.
E invece è un piccolo molo, lasciato intatto, proprio come allora. Dubito che resisterà ancora a lungo al vento e all’acqua, ma vederlo e pensare che da lì sono passati irlandesi in cerca di fortuna e che mai più hanno toccato terra, beh, mi ha fatto un certo effetto. Titanica è anche la chiesa e relativo campanile: dal molo si possono ammirare la sua grandezza e la sua altezza rispetto alle basse e colorate case affacciate sul porto.

We go in church just a second: there’s a wedding in progress. The bride has a long train, the church is crowded. I wanted to stay longer, to see them go out and get on the vintage car parked outside, but Fabry wants to go; we leave Cobh through the uphill roads that look like San Francisco ones. We refuel, we buy some water and sweets in the supermarket of the petrol station and then we leave for the largest town in the south of Ireland: Cork! 


Entriamo in chiesa un secondo: c’è un matrimonio in corso. La sposa ha uno strascico lungo sicuramente qualche metro, la chiesa è gremita. Avrei voluto restare di più, per vederli uscire e salire sull’auto d’epoca posteggiata fuori, ma Fabry mi richiama all’ordine e lasciamo Cobh tra le vie in salita che ricordano molto San Francisco. Facciamo benzina, compriamo dell’acqua e qualche dolcetto nel supermercato del benzinaio e poi via, verso il centro più grande del sud dell’Irlanda: Cork!

Cork is the second largest city after Dublin and we sense immediately that, just as the capital, it lacks the charm of the “real” Ireland. Ireland is not chaos, buses, taxis, department stores, people and even people. Ireland is wide-open spaces where you don’t see a house for miles, and hills and sheep and cows, and walls, clouds and sky running above you; it’s clean air, it’s green, nature, isolated houses and farms, it’s the small pub, a breathtaking view. Sure, Ireland is not only that, but I think that Ireland is not metropolis that you can’t miss: Ireland is a country with an enviable nature. Said that, who comes to Cork go to the streets near the center, go to the English Market, get on the hill beside the River Lee to make a brief visit to the free Museum of butter (another institution, here in Ireland)!


Cork è la seconda città più grande dopo Dublino e intuiamo subito che, proprio come la capitale, non possiede il fascino della “vera” Irlanda. L’Irlanda non è caos, autobus, taxi, centri commerciali, gente e ancora gente. L’Irlanda è spazi sconfinati dove non vedi una casa per chilometri, è colline, è pecore e mucche, è muretti, è cielo di nuvole che corrono sopra di te, è aria pulita, è aria buona, è verde, è natura incontaminata, è casette e fattorie isolate, è il piccolo pub, è un panorama mozzafiato. Certo, l’Irlanda non è solo questo, ma io ho trovato che, più che metropoli stupende e imperdibili, l’Irlanda è un paese con una natura invidiabile. Detto questo, chi capita a Cork si faccia due passi tra le vie del centro, entri all’English Market, si spinga sulla collina oltre il fiume Lee per farsi una breve visita al gratuito Museo del Burro (un’altra istituzione, qui in Irlanda!).

Then we get in the car and we headed to the northwest, we look for a bed and breakfast that is close to Blarney Castle: I phone and the lady tells me that there is a room. It’s 30 euro each and it’s 5 minutes from the castle, in the heart of Blarney. Perfect! In 20 minutes we are there: b&b Currac Bui, the room is pink and red, small but very pretty.

Poi rimontiamo in macchina, perché c’è molto altro che merita più tempo. Noi ci siamo diretti verso nord-ovest, abbiamo cercato un bed and breakfast sulla nostra guida che fosse vicino al Blarney Castle, in programma per domani: telefono e la signora mi dice che c’è posto. Di nuovo 30 euro a testa e a 5 minuti dal castello, in pieno centro di Blarney. Perfetto! In 20 minuti siamo lì: il b&b si chiama Currac Bui, la camera è rosa e rossa, piccola ma molto graziosa.

We settle and for dinner we go in the only pub of the village, the Muskerry Arms. We have dinner in two, spending 30 euro. At a certain time the pub is full of people, it’s obvious that all villagers are here. A band is playing right next to us; while I observe those people who’s talking, laughing, singing and meeting every night at the same pub, I think that small, simple things in life are just the most beautiful.

Ci sistemiamo e per cena andiamo nell’unico pub del villaggio, il Muskerry Arms. Con ormai i soliti 30 euro ceniamo abbondantemente in due. A una certa ora il pub si riempie di gente, è ovvio che tutto il paese si riunisce qui. Si mettono a suonare proprio accanto a noi e, mentre osservo l’intero pubblico di persone che parlano, ridono, cantano e si ritrovano ogni sera allo stesso pub, penso che le piccole cose semplici della vita sono proprio le più belle.

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12 Commenti su Kilkenny – Cashel – Cobh – Cork – Blarney (196 km)

  1. TheGirlwiththeSuitcase
    15/10/2011 alle 18:34 (11 anni fa)

    @ 100 days: come ti capisco, posso dire le stesse cose. e prima o poi, in Irlanda, ci tornerò!

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  2. 100days
    15/10/2011 alle 14:45 (11 anni fa)

    Io ho fatto il giro in auto di tutta la costa irlandese (inclusa l'Irlanda del Nord)nel 2007 con alcuni amici e la ricordo ancora come la miglior avventura! Invece a Dublino sono stata almeno 4 volte e ci tornerò il 21 di Ottobre per farla vedere ad Ale e per andare a trovare alcuni amici che lavorano lì. E' un paese magnifico: paesaggi mozzafiato, ottime birre e magica musica dal vivo! Io ne sono innamorata, nonostante il clima spesso scoraggiante!

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  3. TheGirlwiththeSuitcase
    08/05/2011 alle 1:31 (12 anni fa)

    Benvenuta anche in questo blog, Cristina! Grazie! 🙂
    Far appassionare i miei lettori (pochi ma buoni) per questo paese è proprio ciò che volevo quando ho aperto il blog.
    A presto! 🙂

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  4. Cristina
    07/05/2011 alle 14:50 (12 anni fa)

    Bellissimo, mi sto davvero perdendo dei tuoi viaggi, e spero di poter prendere ispirazione presto, in particolare per l'Irlanda che sarebbe la mia meta elettiva se per la laurea arrivasse in regalo qualche soldino in più del previsto!

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  5. TheGirlwiththeSuitcase
    07/05/2011 alle 1:18 (12 anni fa)

    @ TuristadiMestiere: no, forse non l'ho scritto bene, intendevo dire che volevo vedere gli sposi uscire e salire sull'auto d'epoca! Anche se sì, ora che mi ci fai pensare, io un bel giretto me lo sarei anche fatta! 😉

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  6. TuristadiMestiere
    05/05/2011 alle 19:26 (12 anni fa)

    è vero, la Rocca è molto suggestiva! P.S. ma davvero volevi salire sull'auto d'epoca??? 😀

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  7. TheGirlwiththeSuitcase
    05/05/2011 alle 11:25 (12 anni fa)

    @ Tiziana, grazie! le foto sono un po' mie e un po' del mio ragazzo, Fabry. Grazie a te!

    @ Gemma: sì, era effettivamente molto suggestivo. Grazie e a presto!

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  8. Gemma
    05/05/2011 alle 0:08 (12 anni fa)

    Che bello quel castello!! Mi ricorda tanto il capolavoro di Umberto Eco, "Il nome della rosa"!

    Gemma

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  9. tiziana
    04/05/2011 alle 15:25 (12 anni fa)

    Per ora ti faccio i complimenti per le foto, che aiutano ad inquadrare visivamente il luogo, poi, con calma mi leggerò il tuo racconto. Grazie

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  10. TheGirlwiththeSuitcase
    04/05/2011 alle 10:54 (12 anni fa)

    @ Ila: grazie, sei sempre troppo gentile! Sì, anche le città irlandesi hanno certamente un loro fascino, ma mai quanto una collina cosparsa di pecore e muretti! E non hai ancora visto le foto più belle del viaggio! 😉

    @ Le FUNKFUNK16: Grazie! 🙂

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  11. Le FUNKFUNK16
    04/05/2011 alle 9:18 (12 anni fa)

    Come mi piacerebbe fare un giro come il tuo per questi paesaggi e cittadine magiche. Complimenti!

    Lola da Funklandia

    Rispondi
  12. ila
    04/05/2011 alle 8:54 (12 anni fa)

    Ciao cara, sempre belli i tuoi reportage…
    Ma quanto verde in questa stupenda terra!!!
    Io non sono mai stata in Irlanda ma sono d'accordo con te…la vera essenza dei luoghi a volte bisogna cercarla fuori dalle caotiche città…anche se, anche loro hanno il loro fascino…non trovi???
    Ciao a presto

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