Ultimo giorno sull’isola del vento.
Scattata una foto alla vista sulla baia di Mahon dalla nostra terrazza, decidiamo di rivedere Ciutadella ma stavolta con la luce del giorno, e quindi percorriamo tutta la ME-1, strada che collega i due punti opposti dell’isola, da Mahon a Ciutadella, in 48 km e circa 45 minuti di viaggio.
C’è molta gente sulla via pedonale: chi mangia nei tanti ristorantini (sebbene siano appena le 11 del mattino) e chi acquista prodotti locali nei caratteristici negozietti di souvenirs, come il formaggio di Mahon “Queso”, la birra locale “Illa”, il salume “Sobrasada”, il Gin e, dulcis in fundo, il dolce tipico dell’isola: l’“Ensaimada”. L’ho assaggiato ed è molto buono, ma non vale i 15 euro che chiedono i negozianti, quindi abbiamo acquistato solo la birra.
Se vi interessa, cliccate qui per trovare foto e ricetta di questo dolce minorchino.
Con la luce del giorno e senza la sangria che mi scorre nel corpo come la prima sera, Ciutadella è molto carina, ed io l’ho trovata più bella di Mahon. Il caldo ci toglie l’appetito e mangiamo solo due gelati in un bar poco fuori dal centro.
Lasciate scorrere le ore più calde tra le viuzze del centro storico, risaliamo sulla nostra auto a noleggio e seguiamo le indicazioni per uno dei tanti fari presenti sull’isola: Cap d’Artrutx, poco a sud di Ciutadella. Stavolta le indicazioni non sono precise come per altre mète dell’isola, ma dopo circa mezz’oretta e qualche inversione a U siamo a destinazione.
Per chi fosse interessato, sotto al faro c’è un ristorante: la cornice delle rocce e il faro che spicca in tutta la sua altezza lo rendono un luogo molto suggestivo sia di giorno sia al tramonto. Foto di rito e via, verso la nostra ultima spiaggia.
Scegliamo Son Saura, un po’ più a sud: si tratta di una di quelle calette a cui ci eravamo avvicinati i primi giorni sull’isola, arrivando al bivio di Macarella e Cala Mitjana.
Questa purtroppo si è rivelata essere la spiaggia più sporca: era pieno di alghe e questo ha reso il nostro ultimo bagno meno perfetto di altri, ma quando si è in vacanza certi dettagli risultano irrilevanti.
Ricordo bene quegli attimi: ho cercato di portarmi via un po’ di quel relax e quella mente svuotata da tutto e tutti. Ma oggi, ad ormai tre mesi di distanza, con la città che inizia ad illuminarsi e a preparasi al Natale, ne sento la mancanza comunque.
Diciamo ciao ai tramonti sul mare, diciamo ciao ai piedi nell’acqua, alla sabbia tra i capelli e al sale che brucia negli occhi; diciamo ciao alle creme solari, ai costumi messi ad asciugare sul sedile posteriore dell’auto con il finestrino abbassato, diciamo ciao ai capelli che svolazzano e si asciugano al vento. Diciamo ciao al mare, all’estate, al sole che tramonta alle otto. A quelle piccole cose semplici che rendono l’estate il momento più sereno dell’anno. Il più atteso e il più rimpianto.
Diciamo ciao e quindi ce ne andiamo a Es Castell, per l’ultima cena a base di pesce sul porto. Non ricordo il nome di quel ristorante: ma ce ne sono così tanti uno in fila all’altro che avrete l’imbarazzo della scelta.
La mattina seguente ci alziamo molto prima dell’alba: il nostro volo con scalo a Barcellona parte alle 7.30 dall’aeroporto di Mahon. Dopo il primo volo trascorriamo tre ore all’aeroporto della città più bella di questi 10 giorni spagnoli, prima di risalire sull’ultimo volo Vueling per Milano Malpensa.

Una volta scesi, scopriamo di essere stati sull’aereo utilizzato per un mega party in volo verso Ibiza da David Guetta: e allora è questa, proprio questa, l’ultima foto di questo nostro viaggio auto-organizzato, abbastanza low-cost, adatto a coppie ma anche a un gruppo di amici, nell’assolata Spagna.
Una volta scesi, scopriamo di essere stati sull’aereo utilizzato per un mega party in volo verso Ibiza da David Guetta: e allora è questa, proprio questa, l’ultima foto di questo nostro viaggio auto-organizzato, abbastanza low-cost, adatto a coppie ma anche a un gruppo di amici, nell’assolata Spagna.
Questi sono stati i nostri 10 giorni spagnoli trascorsi tra Madrid, Barcellona e Minorca, e vi ringrazio di averli rivissuti con me.
La Ragazza con la Valigia
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TheGirlwiththeSuitcase
29/11/2011 alle 14:56 (11 anni fa)GRAZIE A TUTTI!
@ Alice: purtroppo sono tornata da 3 mesi 🙂
@ Audrey: come sempre troppo carina!
@ Entrophia: e benvenuta anche a te!
Entrophia | Behind green eyes
29/11/2011 alle 14:44 (11 anni fa)Meraviglia, Silvia! Che nostalgia mi hai fatto tornare. In Spagna ci ho lasciato l'anima, avendoci vissuto per un anno! Mi sono commossa…
Chris
29/11/2011 alle 14:44 (11 anni fa)Che bello leggere i tuoi diari….. si, un po' di rimpianti per l'estate che e' finita c'e' sempre, soprattutto alla mattina quando mi sveglio e sono tutto infreddolito, ma l'estate tornera' piu' presto di quanto ci possiamo immaginare. Io vedo l'inverno come un'opportunita' di stare a casa al calduccio e pianificare il prossimo viaggio,magari al caldo, sognando la sabbia, il mare ed il sole 🙂
Audrey
29/11/2011 alle 14:44 (11 anni fa)come sempre belle foto e suggestioni, è stupendo riuscire a condividere con te i tuoi bellissimi viaggi!
audrey
Alice nella Milano delle meraviglie
29/11/2011 alle 14:44 (11 anni fa)Dai che adesso torni ed e' natale!!! E si sta bene anche da noi! Un bacio!
tiziana
28/11/2011 alle 22:30 (11 anni fa)Che peccato, mi stavo abituando a queste calde temperature, capisco che tu ne senta ancora la mancanza.
Barbara Pagliarani La Mia Pittura La Mia Arte
28/11/2011 alle 21:53 (11 anni fa)Una vacanza molto bella e rilassante, oltretutto non solo mare, ma anche città da visitare..a presto, Barbara