Menorca Day 2: it’s time to relax!

Oggi vi porto… al mare!
Cosa c’è di meglio che tuffarsi in acque cristalline, calde e rilassanti come quelle che ho trovato a Minorca? Mai come in questi giorni di pioggia novembrina sentiamo la mancanza del caldo e del relax provati quest’estate durante le nostre meritate vacanze.
E quindi eccoci al nostro secondo giorno minorchino, diretti verso un’altra delle più belle spiagge dell’isola: Macarella.
Per chi, come noi, dovesse partire dal sud dell’isola, raggiungerà questa caletta dopo circa 45 minuti di macchina. Arriviamo a un bivio: a sinistra verso Cala En Turqueta, a destra verso Macarella e Son Saura. In mezzo ai campi, dove siamo, non ci stupiamo di vedere i cartelli luminosi e due uomini in divisa che sorvegliano la strada solo perché avevo letto sulle guide che queste calette sono molto piccole e d’estate i turisti le riempiono in fretta.
Perciò i cartelli indicano la disponibilità dei posti per il parcheggio nelle diverse calette: Macarella purtroppo è al completo, decidiamo quindi di tornarci in un momento più tranquillo e svoltiamo a sinistra, verso Cala En Turqueta, che comunque prima o poi avremmo voluto visitare. E non ce ne pentiamo, restando in questo piccolo e tranquillo paradiso fino al primo pomeriggio…

Vi siete rilassati un po’? Bene, perché è ora di riprendere l’auto e, mentre ormai si fanno quasi le quattro, raggiungiamo Macarella, che ora è decisamente meno invasa dalla massa di turisti.
Un consiglio da non sottovalutare: troverete un primo parcheggio a pagamento (5 euro) e un “simpatico” omino che vi dirà che parcheggiando lì avrete da fare solo 5 minuti a piedi per raggiungere la spiaggia. Ci dice che l’alternativa è quella di proseguire al parcheggio gratuito che invece dista 45 minuti a piedi dalla caletta. Sarà che non mi ispira fiducia, sarà che il massimo che rischiamo è una passeggiata, ma noi proseguiamo verso la seconda opzione e parcheggiamo senza tirar fuori un centesimo. E le persone che incontriamo sul sentiero che porta a Macarella ci confermano che abbiamo fatto bene: il cammino non è lungo, è di appena un quarto d’ora! Fidatevi sempre di voi stessi e del vostro intuito, prima di chiunque altro…
Ormai è il tramonto, questa caletta è piacevole ma in acqua ci sono un sacco di alghe e quindi faccio solo un breve bagno; abbiamo ancora tempo per incamminarci verso la piccola baia che si trova accanto, salendo lungo il sentiero tra le rocce. Non lasciatevi fermare dalle frecce che la indicano come una caletta per nudisti: non lo è (o, almeno, non lo è più). Svoltato l’angolo vedrete che Macarelleta è questa imperdibile meraviglia…

Dopo una giornata così “faticosamente” dedicata al relax più totale (qualcuno lo dovrà pur fare, ogni tanto!), per cena decidiamo di andare a Mahon, che dista 2 km dal nostro hotel. Troviamo una cittadina in festa con un sacco di gente per le strette viuzze e musicisti ad ogni angolo: deve essere una specie di festa del patrono. La fame è tanta e non abbiamo voglia di cercare troppo, quindi ci fermiamo in una pizzeria: sì, sarà banale, ma ne sentivamo la mancanza. Io provo la pizza con il Queso, tipico formaggio minorchino prodotto proprio a Mahon: buona, ovviamente non come quella italiana, ma dal sapore comunque originale. Spendiamo meno di 10 euro a testa, più o meno come da noi.

Dopo le 23 la festa si spegne e all’improvviso in giro si fatica a trovare anima viva. Che strana città: o tutto, o niente! Noi facciamo ancora due passi lungo il porto, dove troviamo ancorato un veliero davvero suggestivo; davanti a noi la baia di Mahon e le luci della sponda opposta.
L’aria è tiepida, chiudo gli occhi un attimo mentre Fabry scatta le ultime foto: voglio portarmi a casa questo senso di pace, di estate sbarazzina, di faccio tardi e poi mi alzo ancora più tardi, di respiri profondi e attimi gustati a fondo, di piccole cose semplici, di attimi vissuti proprio come li volevi vivere. Di sì, sono dove voglio essere, con chi voglio essere. Dì sì, sono una persona fortunata, e spesso non me lo ricordo.
Li riapro: oggi è novembre e sì, sono riuscita a portarmi a casa un po’ di quelle calde sensazioni provate quella notte su quella panchina, mentre la gente che mi passava accanto si chiedeva se fossi svenuta o mi fossi addormentata mentre Fabry scattava la bellezza di “appena” 35 foto a quel veliero.
Me le tengo come scorta per l’inverno che ci aspetta, quelle sensazioni.
E spero di averle trasmesse anche a voi.

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11 Commenti su Menorca Day 2: it’s time to relax!

  1. alterElle.
    11/11/2011 alle 18:33 (12 anni fa)

    Che bel posto e che bel post 🙂 mi hai quasi fatto venir voglia di mare 😉

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  2. TheGirlwiththeSuitcase
    11/11/2011 alle 18:09 (12 anni fa)

    @ Cavalletto: ah… ma intendevi la Cova d'en Xoroy! Ci sono stata ma solo da fuori, ve ne parlerò nei prossimi post. vengo subito a vederla nel tuo blog! (e io sapevo che era di un eremita, non un pirata… boh)! 😉

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  3. TheGirlwiththeSuitcase
    11/11/2011 alle 18:07 (12 anni fa)

    @ The diary of Sophie: scusami per il ritardo, ho rimediato subito! Periodo pieno, a breve vi renderò partecipi delle novità… 😉

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  4. Dreamy Melrose
    10/11/2011 alle 21:53 (12 anni fa)

    Voglio farmi un bagno e voglio passeggiare in questi posti 🙂 per un attimo mi hai fatto sentire proprio li *-*
    bellissimo post 🙂 mi piaceeeee!!!!

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  5. The diary of Sophie
    10/11/2011 alle 17:54 (12 anni fa)

    Che belle immagini!!! Sembrano cartoline:)) Fantastici posti!!!
    Se ti fa piacere passa a dare un'occhiata al mio blog,se ti piace diventa mia follower, io sono già iscritta qui da te!!! Spero lo farai anche tu! Thanks!!! A presto!

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  6. tiziana
    10/11/2011 alle 17:54 (12 anni fa)

    Oh Silvia che bel post, mi hai trasmesso quel pezzetto di vacanza. Quanti bei consigli. La spiaggetta di Macarella è splendida. Il tuo istinto per il parcheggio ti ha dato un buon consiglio. Ciao cara, buona giornata.

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  7. bussola
    10/11/2011 alle 17:54 (12 anni fa)

    bellissimo…. grazie mille per questo viaggetto a costi zero….

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