C’era una volta in Messico: Chichén Itzá

Nell’agosto 2009 siamo stati due settimane in Messico: sì, proprio mentre in Italia si credeva che là ci fosse la febbre suina (ricordate)? Io ricordo ancora gli avvertimenti di persone superficiali e poco informate che ci scoraggiavano dal partire: noi, invece, siamo andati dall’altra parte del mondo a visitare la penisola dello Yucatán spendendo quasi la metà di quello che avremmo speso se non ci fosse stata l’influenza A.
Ah, per la precisione: là nessuno aveva contratto il virus. Ci spiegarono che era nato negli Stati Uniti ma questi, per evitare ricadute sul LORO turismo, dissero che il virus era partito dal Messico.
Ecco, quindi, l’inizio del nostro viaggio messicano: insieme a quello in Irlanda, il più bello della mia vita.
Diciamo che il viaggio non è iniziato nel migliore dei modi: guasto elettrico all’aereo, il portellone che non si chiude (che vuoi che sia, dobbiamo solo attraversare un oceano per 12 ore) ed un ritardo di oltre 6 ore che ci fa toccare il letto dell’hotel di Cancun alle tre di notte locali. Ah, la compagnia aerea era la Livingston, che ovviamente vi sconsiglio.
Dopo circa 5 ore di sonno ha inizio il nostro tour della penisola dello Yucatán; in compagnia della guida italiana e di un’altra coppia ci dirigiamo con il nostro pulmino verso il sito archeologico Maya per eccellenza: Chichén Itzá. Le rovine appartenevano ad una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione fra il VI e l’XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, come la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l’osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri.
Campo della pelota
El Castillo
Inevitabile pensare a quanto ci si sente piccoli di fronte a tanta grandezza. Una volta era possibile salire fino in cima al Castillo: ne hanno vietato la salita dopo che una turista è morta cadendo mentre scendeva da quegli alti gradini.
Ricordo che l’umidità era alle stelle ma all’ombra si respirava, nonostante gli oltre 40 gradi. Qui gli acquazzoni sono frequenti quanto passeggeri, e infatti durante la visita siamo dovuti correre a ripararci sotto al tipico tetto in paglia di un mini market, proprio di fronte ad un cenote (un tipo di grotta con presenza di acqua dolce). Dopo mezz’ora di pioggia fortissima torna il sole e la giornata si trasforma di nuovo, ma l’umidità abbiamo capito che non ci abbandonerà per tutto il viaggio.
Pranziamo al ristorante dell’albergo che c’è proprio di fronte all’osservatorio astronomico. Iniziamo a scoprire i sapori e gli odori della cucina messicana, una cucina che avevo già provato a Torino in un ristorante gestito da yucatechi. Se non l’avete mai provata, ve la consiglio vivamente sebbene io non ami i gusti troppo piccanti. Mentre ci serviamo al buffet i camerieri iniziano a ballare portandosi dei vassoi e delle bottiglie sulla testa. Le donne indossano i tipici costumi Maya e sorridono, sorridono sempre. Il legno dei tavoli è bagnato dalla forte presenza di umidità, dovuta anche all’acquazzone che è passato poco prima.

Dopo pranzo salutiamo questo posto ricco di fascino e storia: ci aspetta qualche ora di viaggio per giungere a Merida, capitale dello stato dello Yucatán, dove dormiremo pernottando all’hotel Mercure. Prima di cena due passi in centro e poi via, verso il ristorante che ci ha consigliato Luca, la nostra guida di Cremona che ormai vive e ha messo su famiglia qui.

Amaro serve piatti tipici a prezzi veramente economici (in realtà il costo della vita qui è più basso, ma è tutto rapportato: uno stipendio medio non supera i 300 euro al mese).
Noi ceniamo nel portico accanto al musicista: io ordino le enchiladas, un tipo di tortillas ripiene di pollo e ricoperte di formaggio e quasi svengo appena ne sento il sapore. Una cosa d-i-v-i-na: penso subito che, già solo per questo, vorrei venire a vivere qui. Ricordo perfettamente il sapore di quella salsa che, quando ha incontrato le mie papille gustative, si è messa a ballare con loro. E spendo solo 7 euro, bevande incluse.
Dopo cena due passi per Merida, e poi crolliamo sul letto a causa del fuso ancora da assorbire e dalla stanchezza dovuta al clima caldo-umido.
Non c’è che dire: adoriamo già il Messico in ogni suo aspetto, e siamo solo all’inizio del nostro indimenticabile viaggio!
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19 Commenti su C’era una volta in Messico: Chichén Itzá

  1. Emanuele - Recyourtrip
    16/05/2016 alle 9:55 (7 anni fa)

    Bello!! Mi hai fatto salire la voglia di andarci! Lo sto pianificando proprio per questo agosto…una domanda, le sistemazioni per dormire le hai prenotate prima di partire ed era già tutto prefissato oppure sceglievi ogni sera in base alla disponibilità? Grazie.

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  2. Silvia Cartotto
    13/01/2015 alle 19:02 (8 anni fa)

    Ciao Arianna, benvenuta. 🙂
    Il Messico è magico, spero di tornarci ed esplorare le altre regioni.
    In bocca al lupo per il tuo blog!

    Rispondi
  3. Arianna Cappelli
    13/01/2015 alle 18:57 (8 anni fa)

    Ciao Silvia leggo ora il blog, peccato non averl scoperto prima di partire! io e il mio ragazzo siamo stati 3 settimane in Messico a Novembre, un viaggio meraviglioso! Ho deciso anch io di aprire un blog e ho raccontato la nostra esperienza in questo splendido paese. Se ti va di dare un'occhiata mi farebbe molto piacere! http://thepinkshower.blogspot.de/ . Baci Arianna

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  4. Silvia Cartotto
    01/04/2014 alle 21:13 (9 anni fa)

    Grazie Manu, è stato un viaggio che porterò sempre nel cuore.

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  5. Manuela
    01/04/2014 alle 21:03 (9 anni fa)

    ok… devo dirlo?
    Mi sono innamorata!!!!
    Bellissime foto…. un'incredibile immersione nella natura e nella cultura maya 🙂

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  6. Noel Cancun
    18/07/2013 alle 21:26 (10 anni fa)

    I really loved the pictures you have here for Chichen Itza and the ones from downtown Merida!

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  7. Sphimm
    18/03/2013 alle 21:45 (10 anni fa)

    Che bello Silvia, con le tue foto ho rivissuto il mio tour on the road in Messico! Chichen Itza è davero sbalorditiva e il giorno che ci sono stato faceva un caldo torrido da togliere il fiato!
    Anche io poi sono stato a Merida, cittadina molto carina, anche se il Paseo de Montejo, noto come Champs Elysée messicano, mi ha un po' deluso! 🙂

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  8. TheGirlwiththeSuitcase
    21/02/2012 alle 22:49 (11 anni fa)

    Lasciati assecondare: là sicuramente la vita è diversa e potrà sembrarti dura all'inizio, ma se te la senti di lasciare l'Italia (cosa che io proprio non riesco a fare) il Messico saprà accoglierti con il suo cibo, il suo mare, il suo popolo, la sua storia… In bocca al lupo per la vostra nuova vita! 🙂

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  9. nail fantasy
    21/02/2012 alle 22:12 (11 anni fa)

    Ciao Silvia, immagino un viaggio stupendo!
    Il mio ragazzo è partito lo scorso anno ad aprile, e ha deciso di poter investire in quella terra del denaro, infatti ripartirà ad inizio mese per stare lì un mese e poter capire meglio l'economia del posto.
    Ho un pò paura per il passo che ha intenzione di fare visto che potrebbe comportare un eventuale trasferimento, ma sono felice di assecondare i suoi desideri, se poi comportano trovare un mare stupendo e una terra calda (poi come resistere a delle meraviglie simili).

    Rispondi
  10. nail fantasy
    21/02/2012 alle 22:12 (11 anni fa)

    Ciao Silvia, immagino un viaggio stupendo!
    Il mio ragazzo è partito lo scorso anno ad aprile, e ha deciso di poter investire in quella terra del denaro, infatti ripartirà ad inizio mese per stare lì un mese e poter capire meglio l'economia del posto.
    Ho un pò paura per il passo che ha intenzione di fare visto che potrebbe comportare un eventuale trasferimento, ma sono felice di assecondare i suoi desideri, se poi comportano trovare un mare stupendo e una terra calda (poi come resistere a delle meraviglie simili).

    Rispondi
  11. Marina Di Guardo
    21/02/2012 alle 0:20 (11 anni fa)

    stupendo reportage Silvia!
    anch'io sono stata in Messico due anni fa e ne ho un ricordo fantastico…
    un bacione!

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  12. Claudia Costagliola
    18/02/2012 alle 15:46 (11 anni fa)

    Che spettacolo!!
    Anche a me piacerebbe tantissimo andarci (e prima o poi ci andrò…quello è poco ma sicuro!!)

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  13. TheGirlwiththeSuitcase
    17/02/2012 alle 19:22 (11 anni fa)

    Dimenticavo: un anno fa oggi ho aperto questo blog. 🙂 grazie mille a tutti voi!

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  14. ila
    17/02/2012 alle 17:23 (11 anni fa)

    Ciao Silvia…o meglio Hola Chica!!!
    Forse si usa più così da quelle parti…
    Cosa posso dirti?? Ottimo post come sempre, mi hai fatto venire un languorino con la descrizione di tutti quei cibi goduriosi…
    Purtroppo non sono riuscita a partipare al tuo giveway, e mi è dispiaciuto un sacco, ma proprio non ho avuto tempo!!! Sarà per il prossimo spero….

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  15. Audrey
    17/02/2012 alle 17:22 (11 anni fa)

    silvia che bel viaggio!!
    non vedo l'ora di leggere il seguito!
    audrey

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  16. MissValerie
    17/02/2012 alle 14:22 (11 anni fa)

    ehi ma che bello questo viaggio! grazie per averlo raccontato così bene, ho viaggiato con voi tra queste foto!

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  17. TheTravelDiaryBlog
    17/02/2012 alle 14:22 (11 anni fa)

    Sono appena tornate due mie amiche da un viaggio in Messico e mi hanno raccontato di questi posti meravigliosi, ora anche il tuo reportage non fa che aumentare la voglia di visitare questo paese! 😀
    Un bacio
    Francesca

    p.s. rimanendo sempre in tema "America", ieri ho pubblicato un post sul Grand Canyon! 🙂

    http://thetraveldiaryblog.blogspot.com

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