Il secondo giorno in terra yucateca lo trascorriamo tra le rovine Maya di Uxmal, patrimonio UNESCO a circa 80 km da Merida. Dopo un’ottima colazione continentale saliamo sul pulmino con l’altra coppia di italiani e Luca, la nostra guida italiana trasferitasi qui in Messico da Cremona.
Sulla strada per Uxmal ci fermiamo al piccolo villaggio di Muna: entriamo al mercato coperto e, oltre ad un caratteristico soffitto dipinto a mano, notiamo immediatamente qualcosa di diverso.
Qui sono tutti bassissimi: per la prima volta in vita mia mi sento decisamente alta con il mio metro e sessantacinque. Le donne indossano i tipici abiti raffigurati nel dipinto sopra di loro e sono tutte tozze oltre che basse; sui banchi c’è un po’ di tutto ma ricordo che l’igiene era scarsa. Prima di risalire sul pulmino uno dei nostri compagni di viaggio assaggia del pesce spada da un venditore ambulante con un simpatico carretto trainato da una bici.

Arriviamo ad Uxmal in tarda mattinata: fa caldo, si suda facendo il minimo movimento, ma le nuvole ogni tanto permettono un attimo di respiro. Uxmal, che nell’antica lingua maya significa “Tre volte ricostruita“, fu fondata intorno al VI secolo d.C. e raggiunse il suo massimo sviluppo nel Periodo Classico della civiltà maya, divenendo il principale centro cerimoniale della civiltà Puuc.
La Piramide dell’Indovino è la prima costruzione che troviamo all’ingresso, è alta circa 30 metri e non è possibile salirvi; inoltre durante la nostra visita è in ristrutturazione (da notare la sicurezza messicana composta di travi pericolanti in legno e operai senza elmetto).
Scendiamo con molta cautela gli alti gradini della piramide: è importante fare attenzione perché, specialmente se si è con bambini, basta poco per cadere e farsi male. Infatti la pendenza è così tanta che, mentre scendo, Fabry mi riprende con la telecamera ed io scompaio dall’immagine lungo la discesa.
Due passi per le vie del centro di Merida e poi ci prepariamo per la cena. Anche questa volta la nostra guida ci consiglia un bel posticino, quindi andiamo da Pancho’s, ristorante un po’ più caro di Amaro, dove siamo stati la prima sera, ma con cibo sempre ottimo e un’atmosfera tipicamente messicana. Spendiamo 20 euro a testa mangiando tortillas di vario genere e bevendo una Piña Colada e una Cerveza, ovvero la birra del luogo.
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TheGirlwiththeSuitcase
29/02/2012 alle 15:16 (11 anni fa)grazie, sono appena passata anche da te.
TheGirlwiththeSuitcase
29/02/2012 alle 15:16 (11 anni fa)? Mi spiace ma non ho proprio capito il tuo commento.
Lucia
29/02/2012 alle 15:13 (11 anni fa)Bel reportage!!! dai un'occhiata al mio blog, mi farebbe piacere! 🙂
http://the-travelbook.blogspot.com/2012/02/oscar-fever-la.html#more
sqwerez
29/02/2012 alle 15:13 (11 anni fa)mi chiedevo… "ma che sto a fa qua io???"
TheGirlwiththeSuitcase
29/02/2012 alle 12:39 (11 anni fa)Mi fa piacere che non lo abbia notato solo io allora! 😉
Veronica Mapelli
29/02/2012 alle 12:36 (11 anni fa)Che spettacolo!!!!
Le piramidi di Uxmal sono fantastiche!!!
E grazie a te ho finalmente confermato la mia tesi che le iguane sono vanitose, invece il mio ragazzo non mi dava ragione!! 🙂
Ahhhaha
Un bacio
Veronica
http://veronicamapelliphotography.blogspot.com/
Audrey
28/02/2012 alle 12:11 (11 anni fa)continui ad incantarmi con questo viaggio spettacolare!
audrey
Paòlo
27/02/2012 alle 15:24 (11 anni fa)Fantastiche le piramidi.
TheTravelDiaryBlog
27/02/2012 alle 14:30 (11 anni fa)Che spettacolo le piramidi di Uxmal!! Bellissimo viaggio.. mi piace sempre di più!
Un bacio
Francesca
http://thetraveldiaryblog.blogspot.com