Fa bene al cuore svegliarsi una mattina e vedere meraviglie così: la natura fa tutto da sola, l’importante è che tu sia pronto ad osservarla, ammirarla. Qui ero in cima alla Paganella, a più di 2.000 metri d’altezza. Erano le 7.37 di un gelido sabato di gennaio. Da allora guardo questa foto almeno una volta al giorno, così, per riempirmi un po’ gli occhi di bello.
Mentre sei lì, con le mani così fredde da non sentirle quasi più, pensi a chi te l’ha fatto fare, di andare sulle Dolomiti di Brenta a vedere l’alba: ma ora ditemi voi se non ne è valsa la pena. Io dico assolutamente sì.
Quello che ho fatto è un viaggio di particolari, di cose semplici ma allo stesso tempo di forti emozioni: il Trentino mi piace perchè, ovunque tu vada nel suo territorio, sai che tornerai a casa con quella vera impressione di aver staccato la spina. Me ne sono resa conto sul treno verso casa, passando da Milano.
Ma andiamo per ordine, che qui siam rimasti che ero sulla Paganella, e precisamente al Rifugio La Roda, dove ho fatto colazione (e pure pranzo) circondata dallo spettacolo che avete visto.
Ormai sono le 8 del mattino e la cosa bella è che sono già in pista, pronta per scoprire il comprensorio sciistico della Paganella, che tocca i paesi di Andalo, Molveno e Fai della Paganella, appunto: a mio avviso è sicuramente adatto per le famiglie con i bambini, infatti le piste sono larghe e di media pendenza, quindi adatte a tutti i tipi di sciatori.
Sciare sulle Dolomiti ti fa sentire al centro del palcoscenico, circondato da una scenografia perfetta in ogni suo minimo dettaglio e con uno sfondo semplicemente… da urlo.
Se invece non sapete sciare sono tante le attività che si possono fare in montagna in queste zone: ad esempio ciaspolare (anche se vi assicuro che si fatica molto meno sciando e secondo me ci si diverte il doppio), oppure fare sleddog, ovvero salire su una slitta trainata dai cani. Non ho provato l’esperienza (i cani arrivavano da una giornata pesante e ho preferito guardarli soltanto) ma ho provato ad immaginare la sensazione di dipendere da loro, immersa nel bosco, il silenzio della neve tutt’intorno e… sicuramente qualche mio capitombolo! Chissà, magari un giorno proverò anch’io, così la mia to do list si allunga…
Mentre fuori nevica ho infine il piacere di entrare nella cucina de Il Filo d’Erba, ottimo ristorante a Fai della Paganella, e osservare le mani sapienti dello Chef Paolo mentre prepara un ottimo strudel di mele (ma anche la variante alle pere che ho assaggiato era perfetta).
E dopo una giornata sugli sci, credetemi, non c’è cosa più bella di un’oretta al centro benessere: quello che ho provato all’Hotel Belvedere di Molveno, dove ho soggiornato, mi è piaciuto soprattutto per la scenografia, non sembra anche a voi un piccolo villaggio del relax? Un po’ di idromassaggio, poi sauna, bagno turco e materasso ad acqua: ecco, quest’ultimo mi ha davvero rilassata come mai mi era successo. Inutile dire quanto vorrei che il mio letto di casa fosse così. Consiglio a tutti l’esperienza, e ve lo dice una che di solito si stressa poco e quindi non ne sente necessariamente il bisogno, ma un po’ di coccole se le merita chiunque, no?
Ma le emozioni continuano in questa lunga, eterna giornata (sono ancora in piedi da prima dell’alba, non scordatevelo): romanticismo puro sulla slitta trainata dai cavalli sotto ai fiocchi di neve e diretta alla Tana dell’Ermellino a Cavedago, ristorante immerso nel bosco e raggiungibile solo in questo modo, oppure in motoslitta o a piedi. Un tocco di magia e mi sento in una fiaba, soprattutto scorgendo da lontano la piccola baita illuminata.
Un viaggio, devo dirlo, è fatto anche di momenti da passare seduti a tavola, per riprendere le forze, coccolare il palato e provare nuovi sapori: io posso dire con certezza che questa è stata la volta in cui ho mangiato meglio in Trentino (che non è di solito conosciuta come la miglior cucina italiana, ammettiamolo). Salumi e formaggi, carne e funghi, risotti e tortelli, sformatini di parmigiano, semifreddi… sono stati due giorni davvero goduriosi anche dal punto di vista enogastronomico, nessun ristorante meglio di altri, hanno vinto tutti.
Dopo la cena il rientro in motoslitta ha riacceso gli animi quel tanto che basta prima di sprofondare nel meritato sonno rigenerante.
L’ultimo risveglio dolomitico mi vede sul terrazzo della mia immensa camera d’hotel che dà sul Lago di Molveno mentre continua incessantemente a nevicare. L’emozione più grande di questo bianco week-end sta per arrivare, e ancora non so bene cosa sto per provare…
L’incanto è avvenuto al Parco Faunistico di Spormaggiore dove abitano, oltre agli animali della fattoria, i gufi reali, il gatto selvatico, tre lupe e tre orse. L’ambiente circostante è ovattato, fiocca che è un piacere mentre l’incontro che non mi aspettavo si avvicina.
All’improvviso, da dietro un albero, una delle tre lupe inizia a correre e mi guarda curiosa. Si allontana, poi si riavvicina insieme alle sue compagne. Si muove lenta, osserva attenta, proprio come sto facendo io con lei. Non avevo mai visto un lupo con i miei occhi. Un lupo a pochi metri da me, appena al di là di un vetro. Elegante, pensieroso, fuggevole.
Più che queste foto appannate e sfocate io ricorderò quello che ho visto con gli occhi: tre lupe curiose che giocavano a sbirciare da dietro i rami nella mia direzione, per capire qualcosa di me mentre io cercavo di capire qualcosa in più su di loro. Sì, penso che tra qualche anno, quando i miei figli leggeranno questo blog, sarò fiera di raccontar loro a voce quest’incontro fortunato con lo stesso tremolio nelle mani che avevo mentre scattavo queste foto e giravo questo breve video.
Le orse invece sono in letargo, non le vedrò; un ultimo sguardo verso le lupe che corrono, quindi lascio a malincuore il parco per cambiare ambiente e scoprire all’Apicoltura Castel Belfort che il miele non va messo nelle bevande bollenti come tè o tisane, ma va messo quando queste possono essere bevute, ovvero a 40-45 gradi: solo così non perde le sue proprietà nutritive. E mi convinco ancora una volta che è meglio un cucchiaino di miele al posto dello zucchero bianco, molto più calorico. E dopo aver apprezzato il sapore del miele al tiglio e quello all’erba medica, è purtroppo arrivato il momento dell’ultimo pranzo tipico in centro a Molveno, nel silenzio del mezzogiorno domenicale: è il ristorante Antica Bosnia a ospitare egregiamente i saluti finali.
Di questo viaggio sulle Dolomiti della Paganella ricorderò soprattutto il silenzio della neve, l’aria buona e i vasti spazi intorno a me sugli sci: in una parola, chiamatele semplicemente emozioni.
Ah, Paganella, stai lì che io e te abbiamo un patto per quest’estate: mi lancerò col parapendio, che il meteo stavolta mi ha fregato, ma io la testa ce l’ho dura. Voglio volare da quand’ero piccola, per cui non so ancora quando, ma so che volerò. E quest’idea mi basta per partire felice e lasciarmi quest’angolo di paradiso alle spalle, mentre il treno mi riporta verso casa…
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Andrea Ceriolo
28/01/2013 alle 23:42 (10 anni fa)Bellissimo post che nasce da una bella esperienza! Complimenti Silvia!
Ciao Andrea
Audrey
28/01/2013 alle 12:52 (10 anni fa)come sempre non mi perdoun tuo reportage: bellissimo tutto cara! ho letto il tuo commento, io tutto ok tranne che tra poco mi scade il contratto e quindi la vedo grigia… tu? news? vediamociiiiii!!!!!
Rose Mel
27/01/2013 alle 21:55 (10 anni fa)Che bello Silvia! 😀
Mi è piaciuto molto il tuo racconto!!!
Io sono stata a Molveno tipo 18 anni fa 😀 al tempo delle elementari per fare i Campionati di nuoto esordienti. C'era un maltempo assurdo in quei giorni; c'erano state alluvioni e frane. Eppure mi ricordo quel paese come bellissimo 🙂 tra l'altro l'hotel ha una vista molto simile a quella del nostro dell'epoca. Mi ricordo che i proprietari ci prepararono la cena alle 2 di notte; noi eravam stati bloccati da una frana e loro ci aspettavano in piedi. Un bel ricordo nonostante la situazione critica!
La tua esperienza è stata magnifica 🙂
Cavalletto di Bruxelles
27/01/2013 alle 15:59 (10 anni fa)Emozioni splendide direi!
Ci fai sempre vivere dei posti meravigliosi, con dei paesaggi da fiaba!
kle
27/01/2013 alle 15:59 (10 anni fa)Ciao Silvia! sono nuova da queste parti ed ho trovato il tuo blog per caso, molto carino e mi piace il modo in cui racconti i tuoi viaggi! ti seguiro'! 🙂
Pierangela Belloni
27/01/2013 alle 12:32 (10 anni fa)bellissimo post!!!! foto stupende!!! io amo la montagna!!! complimenti
Anonymous
27/01/2013 alle 12:32 (10 anni fa)post bellissimo!!! foto stupende!!! io amo la montagna!!!!
Fra
26/01/2013 alle 14:07 (10 anni fa)Una bellissima descrizione di viaggio e sensazioni… oltre che le foto bellissime. Io sono stata a sciare una volta sul (al?) Plan de Corones e la sensazione che hai descritto tu è la stessa… bellissimo 🙂
Silvia Cartotto
26/01/2013 alle 12:39 (10 anni fa)Lo prenderò come un complimento, ma il mio intento non era fare uno spot. Era, come sempre dopo un viaggio, raccontare la mia esperienza, semplicemente. 🙂
Ma grazie lo stesso!
Anonymous
26/01/2013 alle 12:36 (10 anni fa)Uno spot pubblicitario perfetto per la Paganella! parole, immagini e sensazioni che vengono dal cuore.
Se fossi il Presidente dell'Ente Turismo ti assumerei…
ciao da Beppe 🙂
Giuseppe
25/01/2013 alle 17:11 (10 anni fa)Brava 🙂 Bel post 😉
Giuseppe
25/01/2013 alle 17:11 (10 anni fa)Brava 🙂 Bel post 😉
Sara Boccolini
25/01/2013 alle 16:41 (10 anni fa)Un'alba da togliere il fiato sulla Cima della Paganella…
Robin
25/01/2013 alle 16:22 (10 anni fa)Sleddog? Wow! Se mi capitasse l'occasione proverei di sicuro, dev'essere bellissimo!
Elisa Chisana Hoshi
25/01/2013 alle 12:35 (10 anni fa)Piace, piace! 😀
Candi -candi
25/01/2013 alle 12:27 (10 anni fa)Hi I'm new here and I like your blog, so I'll visit you here very often.
You're also invited to participate in mine as well, wich I hope you'd like…
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Have a nice day!
Ambiez Suite Hotel
25/01/2013 alle 11:54 (10 anni fa)Che racconto emozionante: quanti colori, sensazioni e profumi nella tua valigia Silvia! Grazie di cuore… Siamo felicissimi che la nostra Paganella vi abbiamo trasmesso le stesse emozioni che a noi regala ogni giorno!
Un post veramente olimpico 🙂
Anonymous
24/01/2013 alle 18:07 (10 anni fa)Onore mio é leggerti e ogni volta scoprire pezzetti di questo nostro bel mondo! (Grazie anche del suggerimento sull'uso del miele, per me, grande appassionata di the e tisane, é stato davvero interessante e molto utile!)
Michela
Silvia
24/01/2013 alle 18:03 (10 anni fa)Sono contenta di questo Paola, grazie!
Silvia
24/01/2013 alle 18:02 (10 anni fa)Grazie, sono una buona forchetta, lo so! 🙂
Silvia
24/01/2013 alle 18:01 (10 anni fa)Grazie Michi, detto da te che sei una piccola grande fotografa è un onore! 😉
Anonymous
24/01/2013 alle 17:56 (10 anni fa)Fantastico Silvia!"La natura fa tutto da sola, l'importante è che tu sia pronto ad osservarla, ammirarla". Questa frase é stupenda! Questo post é una piccola "coccola" per gli occhi e la mente, direi rilassante, foto davvero emozionanti!brava!
Michela
veru
24/01/2013 alle 17:24 (10 anni fa)Lo spettacolo della montagna d'inverno è unico, specie se sei solo tu e quello che ti circonda.
veru
24/01/2013 alle 17:24 (10 anni fa)Lo spettacolo della montagna d'inverno, con la neve, è unico specie se ci sei solo tu e la montagna!!
Anonymous
24/01/2013 alle 17:24 (10 anni fa)Dice il saggio: vale più un'immagine che mille parole. Non è sempre vero,mi verrebbe da dire. Perchè le emozioni provate da te, e così ben raccontate in questo post, fanno vivere in chi legge la sensazione di aver partecipato a questo interessante e bel week-end. Le foto certo sono belle, ma completano solo una descrizione molto precisa e attenta ai dettagli, sia che si tratti di paesaggi,animali o delizie enogastronomiche, queste ultime sempre presenti nei tuoi post…..
Brava! è sempre un piacere leggerti.
Arnaldo
michela simoncini
24/01/2013 alle 15:59 (10 anni fa)che bello questo trentino!!! le prime due foto tolgono veramente il fiato <3
Sabrina
24/01/2013 alle 15:41 (10 anni fa)io non amo affatto la montagna ma questa è pura meraviglia!!!!complimenti per le foto!
Paola Forneris
24/01/2013 alle 15:35 (10 anni fa)Bellissime descrizioni. Non so perchè ma mi sono emozionata leggendo del tuo incontro con le lupe. Dev'essere stato qualcosa di davvero unico se l'hai saputo trasmettere con tale trasporto!