e non sei più tornata.
L’ultima valigia, per l’ultimo viaggio.

Tu che amavi viaggiare, che avresti voluto studiare di più le lingue, tu che amavi il francese. Tu che mi parlavi dei viaggi in comitiva che facevi da giovane.
Tu che eri la mia nonna preferita, sì, questo lo posso dire.
Quattro anni fa ci hai lasciato così, un sabato mattina, quattro giorni dopo il mio compleanno.
La domenica a pranzo avresti portato le bignole. So che mi sarebbero piaciute tanto.
Lo so perchè ho trovato nel cassetto della tua cucina la lista della spesa:
c’erano quelle al cioccolato, quelle al gianduja, alla frutta. E poi c’erano i cannoli alla crema, i miei preferiti. E tu lo sapevi. Quelle paste non le abbiamo mai mangiate. Ma è come se lo avessimo fatto.
Lo so perchè ho trovato nel cassetto della tua cucina la lista della spesa:
c’erano quelle al cioccolato, quelle al gianduja, alla frutta. E poi c’erano i cannoli alla crema, i miei preferiti. E tu lo sapevi. Quelle paste non le abbiamo mai mangiate. Ma è come se lo avessimo fatto.
Un’ambulanza ti ha portato via senza che io potessi vederti un’ultima volta e potessi guardarti negli occhi. Non è facile, non è mai facile perdere qualcuno. Solo che io non me l’aspettavo, non se l’aspettava nessuno.
Oggi, a distanza di quattro anni esatti, scrivo questo post in un blog che parla di viaggi, il mio blog.
Perchè chi mi legge sa che questo blog evolve, cambia e cresce con me: ed oggi avevo voglia di scriverlo, di scriverti. Come se tu potessi leggermi qui. Sarebbe una gran figata, passami il termine, nonna, se tu potessi leggermi.
Quello che mi spiace di più è il non averti salutato, non c’è stato il tempo.
Era mezzogiorno, una banale Prova del Cuoco era in tv e una telefonata ha cambiato tutto, da quella telefonata non sono più potuta tornare indietro.
Avevi 82 anni e per me eri la nonna più vispa e in gamba del mondo, un po’ chiacchierona a volte, quello sì, ma sono felice di aver preso questo da te.
Che dirti di più, nonna? Quella notte, la notte prima della tua ultima partenza, ho pianto e mi sono addormentata dallo sfinimento. Il giorno dopo, in chiesa, sarò sembrata una persona gelida, ma io le lacrime le avevo finite, giuro. Non ne avevo più.
Poi il tempo ha guarito, si convive con le mancanze, si va avanti, per forza di cose. Un po’ triste, ma è così. Io mi sono abituata.
Credo saresti stata felice di scoprire tutto quello che ho fatto in questo tempo. Son successe tante, tantissime cose. Ho vissuto e lavorato a Torino, ho fatto quello che amavo, ho lavorato a Milano, ho viaggiato per tutta Italia, ho organizzato eventi, ho scritto per riviste e magazine di viaggi. Ho fatto da relatrice a un evento per me importante. Ho realizzato piccoli sogni. Ho trovato un lavoro stabile. Ho mantenuto vivo e ricco questo piccolo spazio nel web.
Oggi saresti fiera di me, nonna? Avresti capito quello che faccio? Io so che lo avresti raccontato alle amiche, come facevi quando ero piccola: dicevi loro che io ero la tua stella. Oggi sei tu la mia, lassù.
Oggi saresti fiera di me, nonna? Avresti capito quello che faccio? Io so che lo avresti raccontato alle amiche, come facevi quando ero piccola: dicevi loro che io ero la tua stella. Oggi sei tu la mia, lassù.
Tra un po’ dovrebbero arrivare le castagne: come ogni ottobre, quando le faremo in cortile, sarà come averti lì con noi. Come quando le mangiavi sporcandoti di fuliggine.
Ciao nonna, accarezza un paio di nuvole anche per me.
La tua nipotina con la valigia
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Laura
18/04/2017 alle 21:21 (6 anni fa)Sono capitata per caso su questo pezzo mentre giravo per il tuo blog e già dal titolo ho capito! Mia nonna se n’è andata un mese fa e ancora non riesco a riordinare i pensieri, ma tu hai messo in parole buona parte di quello che ho dentro. Grazie cara Silvia!
Silvia Cartotto
18/04/2017 alle 21:55 (6 anni fa)Grazie a te cara Laura! Un abbracione e, tranquilla, loro ci guardano da lassù. <3
Dario Ferrari Photos
18/10/2014 alle 1:37 (8 anni fa)la mia nonna mi è morta tra le braccia di punto in bianco, so cosa provi e questo post mi ha riportato quei momenti alla memoria…io non avevo ancora un blog ma di darebbe chiesta cosa fosse, e le castagne fatte sulla stufa….mmm tanta bontà..grazie per l'ennesimo post pieno di emozioni..!
Silvia Cartotto
26/02/2014 alle 21:10 (9 anni fa)Ti ringrazio Paola, di cuore.
Paola
26/02/2014 alle 13:23 (9 anni fa)In effetti questo è un post che merita di essere letto più di quello sui blogger.
C'è grazia. Ed è così difficile parlare di certe cose.
Bello.
Un abbraccio
Silvia Cartotto
07/11/2013 alle 0:01 (9 anni fa)Grazie a tutti per le vostre parole, sempre dolci.
Silvia Cartotto
07/11/2013 alle 0:01 (9 anni fa)Grazie Ernesto!
Silvia Cartotto
07/11/2013 alle 0:00 (9 anni fa)Io dico di sì!
Silvia Cartotto
06/11/2013 alle 23:59 (9 anni fa)Se ne sei certa, allora voglio crederci anch'io. Allora che bello! 🙂
michela
06/11/2013 alle 15:05 (9 anni fa)<3
Rose Mel
26/10/2013 alle 10:48 (9 anni fa)Bellissimo questo 🙂
le nonne sono meravigliose 🙂
domani vado a trovare la mia stupendissima nonna in Liguria*
Katiuscia Herrera
22/10/2013 alle 12:12 (9 anni fa)i nonni sono sempre i nonni…due non li ho conosciuti, gli altri due mi mancano molto, mio nonno è morto ormai da 16 anni e mia nonna l'anno scorso, 4 giorni prima del mio matrimonio…
Ernesto de Matteis
18/10/2013 alle 14:19 (9 anni fa)…e chi l'ha detto che questo non è un viaggio?
Ogni volta che Silvia colla valigia è in giro, in ogni singolo istante della sua vita, porta con sè l'esperienze che la vita le ha riservato.
E la nonna/stella è una di queste.
Silvia non sarebbe quello che è se non avesse avuto una nonna così.
Ricordiamocelo sempre: siamo ciò che ci hanno insegnato, null'altro…
Grazie, Silvia…
Pace e bene
Lallabel
18/10/2013 alle 8:35 (9 anni fa)Piangere in ufficio non è cosa bella … post meraviglioso Silvia, io spero solo che la tua nonna e le mie due siano lassù ad accarezzare le nuvole per noi.
Scarabocchio Girl
17/10/2013 alle 16:40 (9 anni fa)Commovente. Mi ci sono un po' rivista in quello che hai scritto perché anche io ho perso la mia nonna, tanti anni fa, ma quando ancora la penso, mi viene un groppo in gola. La ricordo sempre per la sua frase "Dimmi, bella!" Con l'accento calabrese che, dopo più di 50 anni vissuti a Bologna non aveva perso..ma era il suo marchio di fabbrica.
Anonymous
17/10/2013 alle 14:00 (9 anni fa)Chi vive così intensamente nei ricordi dei propri cari non è mai partito,è sempre qui con noi. Ho letto, riletto e poi ancora riletto questo post e mi sono commosso. E so che lo leggerò ancora molte volte in futuro. E sempre mi scenderà una lacrima. Grazie per questo bellissimo ricordo della nonna, mia mamma.
P.
Elena Sofia
17/10/2013 alle 12:48 (9 anni fa)Anche io sono legatissima a mia nonna e questo post mi commuove tanto. Sono sicura che sarebbe stata fierissima di te, ti abbraccio forte :*
Valentina Gattei (@Valuita)
17/10/2013 alle 12:34 (9 anni fa)Mi viene da piangere Silvia. Un abbraccio forte e viva le nonne che non si dimenticano mai. Mai.
La Ste
17/10/2013 alle 12:26 (9 anni fa)Anche mio nonno mi ha lasciato, proprio il giorno del mio compleanno…ormai più di 10 anni fa ma io lo ricordo come fosse ieri, mi ha fatto crescere e aprire gli occhi su di un evento triste ma inevitabile che fa parte del più grande viaggio: la vita. Sono contenta che tu sia riuscita a farci arrivare il tuo affetto in un modo così semplice e scorrevole. Bello!
Anna Luisa e Fabio
17/10/2013 alle 11:48 (9 anni fa)Bellissimo post. Secondo me certi affetti non ci lasciano mai e tua nonna già sapeva tutto di te perché ti sta accanto comunque. Ma hai fatto benissimo a scriverglielo, perché lo apprezzerà ancora di più. E' solo in un'altra tappa di questo viaggio che si chiama vita.
Fabio
Anonymous
17/10/2013 alle 10:54 (9 anni fa)Di cuore..come sempre..il tuo é grande grande e cosí quello che scrivi diventa vivo,che sia passato o presente, c'é e si anima nei tuoi pensieri e nelle tue parole.. mi sembrava di essere con voi, in realtá non c'ero, ti abbraccio ora.
Michela
Cristina
17/10/2013 alle 9:49 (9 anni fa)Nel mio caso sono dieci anni il prossimo mese. Lei se ne è andata un mese prima che arrivasse Bimba e in tante cose di Bimba rivedo Lei..Non stava tanto bene da un po' e aveva quasi 94 anni, li avrebbe compiuti il 30 dicembre…Ma no… Ero stata con lei quel pomeriggio e le avevo promesso che sarei tornata il giorno seguente perchè dovevo metterle lo smalto sulle unghie. Non sopportava di non avere le mani perfettamente in ordine.. E invece è arrivata quella telefonata verso l'alba…E non c'è stato più nulla da fare. Hai scritto un post bellissimo Silvia. Grazie. Loro ci leggono. Io ne ho la ferma certezza.