Vienna in un week-end

Oggi, per la sezione Guest Travellers, ospito Maria del blog ViaggioMania, che ci porta a Vienna: un’altra città che ancora non ho avuto modo di visitare. Dalle sue parole mi ha convinta: è già in lista!

Mi ha sempre incuriosito vederla. In tanti la definiscono una delle capitali più belle d’Europa ed è considerata una delle città più vivibili al mondo. E poi tutti quei film sulla Principessa Sissi e gli imponenti palazzi dell’epoca imperiale. Ebbene: tutte queste informazioni, messe insieme, non hanno fatto altro che alimentare la mia curiosità. Sì, è stata lei a farmi letteralmente volare fino a Vienna. Devo dire che ne è valsa davvero la pena. Le pellicole cinematografiche, le foto e i documentari non possono trasmettere quell’atmosfera di forte suggestione. 

QUATTRO PASSI NEL CENTRO STORICO 

La prima tappa è, naturalmente, il centro storico della capitale austriaca, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La sua bellezza è sconvolgente. La sua architettura e il senso di pace che trasmettono i suoi vicoli, nonostante il brusio di migliaia e migliaia di turisti, ti fanno venire voglia di piantare la tenda qui e non andartene più. Ma dura poco. A riportarti sul pianeta Terra ci pensano decine di giovani, pronti a proporre concerti in chiesa o a teatro. Lo fanno per lavoro, certo, ma al tempo stesso sottolineano con orgoglio che Vienna è la città della musica: tutti i più grandi musicisti (e non solo Mozart) hanno soggiornato e deliziato il pubblico della capitale dell’Austria.
Per evitare altre “imboscate”, mi rifugio nel Duomo di Santo Stefano. È il trionfo dello stile gotico; il suo campanile è uno dei più alti al mondo. Questo edificio è bello fuori, stupendo dentro. All’uscita, cartina alla mano, mi avvio verso il complesso di Holfburg, ossia il palazzo imperiale. È una piccola città nella città: cortili, giardini, palazzi, appartamenti imperiali… quasi ci si perde. Ma poi ritrovo la bussola quando leggo che è possibile visitare le stanze private di Francesco Giuseppe e Sissi, compreso il bagno. In città,  raccontano le guide, fece scalpore questa notizia: la principessa si immergeva ben una volta al giorno nella vasca!
Spostandomi da un punto all’altro del centro storico ho avuto modo di ammirare tanti altri palazzi ed edifici sacri, tutti di notevole pregio architettonico. Ma uno, sfogliando la guida, mi ha attratto in particolare. E per questo motivo ho deciso di fare qualche passo in più: la chiesa di San Carlo Borromeo. Non so perché: forse perché dedicata a un santo italiano, forse perché non so resistere al richiamo dello stile barocco. Devo dire la verità: mi ha colpito solo la facciata esterna, con le due colonne che ricordano quella traianea di Roma.
Poi di nuovo a passeggio nel centro storico, stavolta a caccia delle palle di Mozart da riportare agli amici e per trovare un buon locale per assaggiare qualche specialità locale. Beh, in centro non ho trovato un granché: quando di mezzo c’è il turismo di massa, il meglio che puoi ottenere sono i prezzi esorbitanti e una qualità perlomeno discutibile. Girovagando e allontanandomi dal centro, ho pensato, qualcosa di buono salterà fuori.
Nelle vicinanze del Prater, in effetti, ho trovato un locale dove ho mangiato un’ottima Wiener Schnitzel, ossia quella che noi chiamiamo cotoletta alla milanese. Per chiudere, ovviamente, un bel pezzo di Sachertorte. Così, tanto per farmi rinchiudere nel cerchio dei golosi. Per digerire tutto è bastato fare un giro sulla ruota panoramica del Wiener Prater e sulle altre adrenaliniche attrazioni di questo parco divertimenti! Scherzi a parte, è stata una serata davvero divertente: un motivo in più per concedermi un altro week end a Vienna.
L’ultimo giorno in città ho voluto dedicarlo quasi interamente a quello che a mio avviso è in assoluto uno dei più grandi capolavori dell’impero austroungarico: il Palazzo dello Schönbrunn. Era la residenza estiva degli imperatori e lo si capisce all’esterno dell’edificio: a proposito, anche qui tutto parla della principessa Sissi! I suoi giardini sono semplicemente meravigliosi. I suoi boschi incantevoli e pronti a riservarti sorprese. Statue, fontanelle, aiuole, resti di passate civiltà: tutto questo riconcilia lo spirito.
La ricorderò sempre questa passeggiata nell’immenso parco. Né potrò dimenticare, ai piedi della collina, la maestosa fontana di Nettuno. Poi l’ultimo strappo, fino alla sommità della collina. Di fronte a me un panorama magnifico: l’immensità di Vienna.

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3 Commenti su Vienna in un week-end

  1. Un km dopo l'altro
    04/11/2013 alle 22:52 (10 anni fa)

    Splendida Vienna! E' nella mia lista dei desideri da un po' *_*
    La guida l'ho già comprata…e sarà la mia prossima meta!!

    Francesca

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  2. Ilaria
    02/11/2013 alle 20:21 (10 anni fa)

    Sono stata a Vienna poco tempo fa e, mentre leggevo, rivedevo tutti i luoghi che ho visitato, compreso il bagno di Sissi 🙂 Per la prossima volta, se vuoi provare una po' di tipicità viennese, ti consiglio di visitare il quartiere di Grinzing (sul mio blog c'è un post dove ci sono un paio di consigli su dove mangiare ;)): uno spettacolo per gli occhi e per il palato! Ciaoo

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  3. Princi
    02/11/2013 alle 13:35 (10 anni fa)

    Sono stata a Vienna, in gita quando ero al liceo. Questa città è bellissima. E' anche il posto dove mio fratello ha chiesto a mia cognata di sposarlo:)

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