Sciare tra Italia e Francia: la Thuile

L’inverno ormai è finito ma qualche bella sciata ancora me la sono fatta. L’8 marzo, per festeggiarmi un po’, sono stata a La Thuile, in Valle  d’Aosta, e a La Rosière, in Francia, in un comprensorio sciistico davvero vasto e dagli scenari che non mi stancherei mai di fotografare.
Come sapete ho la fortuna di abitare in Piemonte, sul confine con la Valle d’Aosta, e quindi di poterci andare in giornata; ma ovviamente chi è distante può fermarsi a La Thuile più di un giorno, magari per la classica settimana bianca, prenotando per tempo l’hotel e facendo l’abbonamento settimanale dell’intero comprensorio.
Insieme a La Rosiére, questo comprensorio sciistico (chiamato anche Espace San Bernardo) offre 80 piste per circa 160 km in totale e tracciati per lo sci di fondo. Davvero immenso! Gli impianti si trovano a quote così elevate da permettere di sciare fino a primavera inoltrata (siamo tra i 1400 metri d’altezza del paese di La Thuile e i 2600 metri al punto del Belvedere). Qui trovate la piantina di tutto il comprensorio, per farvi un’idea di cosa parlo.
Ricordo di essere stata a La Thuile anche in estate, insieme a tutta la famiglia (che di solito non è al completo dato che con me scia solo mio padre). E ricordo il cartello sulla strada al Colle del Piccolo San Bernardo che indicava che ci trovavamo sulla linea di confine tra Italia e Francia, e io giocavo a stare un po’ di qua e un po’ di là.
Ma la cosa più bella dell’esserci stata in inverno è il poter dire di aver sciato ai piedi del Monte Bianco (qui sotto dietro alle mie spalle) con tutti i suoi 4807 metri di altezza.
QUALCHE INFORMAZIONE
La Thuile deve la sua ricca tradizione enogastronomica alla sua posizione di crocevia di culture e vanta una cucina basata su prodotti tipici d’eccellenza come come il boudin, un insaccato con patate bollite, lardo, barbabietole rosse, spezie, vino e sangue; la saouseusse, un salume di carne tritata di bovino valdostano e lardo; la motzetta, carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale e il famoso Jambon de Bosses, un prosciutto crudo con erbe di montagna.
Io non ci sono ancora mai stata, ma amici di famiglia mi hanno detto che la Grotta delle fontine propone 6.000 forme di fontina: è un posto raggiungibile a piedi o con le ciaspole ed io so già lo adorerei, ne sono certa, essendo il mio formaggio preferito (soprattutto se puzza un bel po’)!

Se non siete mai stati in Valle d’Aosta, quando verrete sarà particolare per voi chiudere un pasto con il vino e caffè alla valdostana, una bevanda a base di grappa, zucchero e spezie da sorseggiare nella tipica grolla, anche detta “la grolla dell’amicizia” dato che si tratta di un contenitore intagliato nel legno, ed ognuno beve dal proprio beccuccio, in compagnia.
La Thuile è uno dei posti che preferisco per andare a sciare (oltre a Cervinia): la neve che ho trovato qui è una delle migliori in assoluto. L’elevata quota e le basse temperature aiutano a godersi la neve anche nelle lunghe giornate di marzo e aprile: quindi non pensate che il mese che sta iniziando non sia ideale. Anzi, è perfetto!

Se vi interessano altri posti dove sciare nel nord Italia, ho scritto anche di:
Val di Fassa e Dolomiti della Paganella (Trentino);
Il giro del Sella (Trentino);

Les trois Vallèes, Via Lattea e Monterosa Ski (Francia, Svizzera, Piemonte e Valle d’Aosta).

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