CASA È DOVE HAI LASCIATO IL CUORE
Oggi vi parlo di Trivero, casa mia per 18 anni.
In questi anni di blog ho sempre detto che prima o poi ne avrei scritto, ma alla fine non l’ho mai fatto, presa come sono dal condividere i luoghi in cui vado, invece che quelli da cui vengo.
Ecco, oggi vi presento un paese e una zona di Biella (in Piemonte) molto ma molto speciale per me, perchè mi ha vista nascere e crescere. Ci sono tornata a metà dicembre durate Destinazione Biella e vedere la mia vecchia casetta è stato molto emozionante: mai avrei pensato che un progetto turistico mi avrebbe riportata lì. Ma cosa c’è di interessante in questo paesino sulle Prealpi Biellesi?
Vi presento Trivero, casa mia
Trivero è un paese in provincia di Biella, con 6.000 abitanti circa. Fino al 2005 ne ho fatto parte anche io, poi sono andata a vivere giù in città (sì, tipo Heidi che scende dai monti, precisamente).
Qui nel 1910 è stato fondato il lanificio Ermenegildo Zegna, brand di abbigliamento maschile famoso in tutto il mondo: vedevo l’azienda dalla finestra di casa mia e tanti miei amici avevano i genitori che lavoravano lì.
E quando da piccola andavo in vacanza con i miei in una città estera e vedevo una vetrina di Zegna, io mi sentivo un po’ a casa, per farvi capire quanto io mi sia sempre sentita attaccata sia al mio vecchio paese che a questa importante azienda italiana.
Quindi capite che è stata davvero una bella esperienza per me visitare Casa Zegna, dove è racchiusa la storia di questa azienda e quindi di questa famiglia, durante il progetto Destinazione Biella. Non c’ero mai stata sebbene abitassi a 100 metri da lì.
La casa museo è quella in cui ha passato l’infanzia la nipote di Ermenegildo, Laura, che ci ha accolti all’arrivo. Tra le tante opere realizzate grazie a suo nonno, in quanto ex triverese io lo ringrazio per aver dato vita al Centro Zegna, luogo in cui ho trascorso molti momenti della mia infanzia e adolescenza tra la piscina, la palestra e il bar, luogo di incontro con gli amici.
Ma a Trivero ci sono tanti altri luoghi a cui sono legata… uno fra tutti è la Brughiera, in frazione Barbato, una zona collinare in cui sorge un piccolo Santuario e dove pascolano animali da fattoria tra boschi e prati; qui io da piccola andavo a raccogliere le castagne con i miei. Ancora oggi ci torno, quando posso, per vedere i colori dell’autunno: danno davvero il meglio. (Un giorno ritroverò le fotografie e potrò così mostrarvele)!
Proprio di fronte a Casa Zegna parte la strada della Panoramica Zegna e dell’Oasi Zegna (quest’ultima fondata nel 1993): siamo sulle montagne sopra a Trivero. In primavera, se passate di qui, non perdetevi la Conca dei Rododendri: un tripudio di profumi e colori, a pochi minuti di auto dal centro del paese. Seguendo la strada si giunge a Bielmonte, dove sorge la stazione sciistica voluta proprio dalla famiglia Zegna.
Dell’hotel Bucaneve ve ne ho già parlato, aggiungo soltanto che a due passi da qui si trovano, oltre alle piste da sci, molti sentieri dove fare trekking d’estate immersi tra le nostre belle montagne. E poi gite a cavallo, ciaspolate in notturna, parapendio, mountain bike, discesa in bob… Non è una località turistica di massa, è vero, ma io lo reputo un luogo perfetto e a portata di mano (45 minuti da Biella, non di più) per chi desidera staccare la spina lontano dalla città. Oltre alla strada che arriva da Trivero si può raggiungere Bielmonte dall’altro lato, passando per i paesi di Andorno e Campiglia Cervo.
Concludo ritornando sul mio paese. Trivero, agli occhi di chi non ci ha vissuto, immagino possa sembrare “un paese per vecchi”, da cui i giovani se ne vanno, come accade in molte altre zone di montagna a favore delle città. Ma ovviamente per me non è così, questa è stata e sempre sarà casa mia. E anche se riesco a chiamare casa qualsiasi stanza d’albergo in cui io mi ritrovi a dormire nel mondo, come Trivero non ci sarà mai nulla. Perchè è qui che ho mosso i primi passi, qui ho imparato ad andare in bicicletta senza le rotelle, qui ho conosciuto le mie prime amiche e vicine di casa che mai perderò di vista nonostante ognuna abbia preso la sua strada; qui ho incontrato i primi amori e da qui me ne sono andata alla scoperta di tante altre nuove “case”.
Trivero è da dove vengo, è dove ho lasciato il cuore. È dove c’è la mia nonna.
Felice che ora lo conosciate anche voi.
Piercesare
05/11/2017 alle 19:53 (6 anni fa)P.S.: se passi da Firenze avvisami ci vediamo, ciao
Piercesare
05/11/2017 alle 19:51 (6 anni fa)Ciao Silvia,
ho apprezzato molto il tuo blog da cui ho preso spunti per la prossima gita che faro tra Alba e Carru’ e con gran piacere questa descrizione di Trivero dove anch’io sono nato e ho abitato a Castagnea fino al 1971.
In bocca al lupo per il tuo lavoro.
Silvia Cartotto
06/11/2017 alle 16:29 (6 anni fa)Grazie mille Piercesare! 🙂
Silvia Cartotto
14/02/2015 alle 0:03 (8 anni fa)Già 🙂
goodnightandtravelwell
13/02/2015 alle 15:42 (8 anni fa)Che post interessante, si vede che stai parlando di un posto del cuore.
Claudia
29/01/2015 alle 17:40 (8 anni fa)Bello e interessante! Passo spesso da quelle parti, ma tante cose non le conoscevo.
Anch'io ho un piccolo nuovo blog dove racconto la mia esperienza di agente di viaggio, puoi farci una visita ogni tanto! http://www.fastenyourseatbelts.org