Voglio iniziare specificando, per chi non lo sa, che Capri è l’isola di fronte a Napoli e alla penisola sorrentina e che sull’isola ci sono due comuni, Capri e Anacapri, che in tutto hanno circa 13.000 abitanti. Anacapri è nella parte alta dell’isola, Capri un po’ più in basso. L’arrivo, in traghetto o in aliscafo, sarà sempre a Marina Grande, che è sotto a Capri.
Ok, direi che fatta chiarezza su questo posso passare alla parte divertente: raccontare i miei 3 favolosi giorni ad Anacapri a metà giugno, ospite del Comune e invitata da Riccardo Esposito, blogger e web writer, insieme alle mie 4 colleghe blogger di Tbnet per il progetto #Anacapriwhynot.

Una vacanza insolita a Capri? Si chiama Anacapri
DUE PASSI TRA I QUARTIERI
Anacapri ha 5 quartieri: La porta, la catena, la torre, le pietre e le boffe, Caprile.
Il miglior modo per capire Anacapri è girare tra i suoi quartieri a piedi, con almeno mezza giornata a disposizione, ma io dico che anche una intera è l’ideale per fare le cose con calma. Io ero con Annarita, la Presidente dell’Associazione Culturale Kaire arte Capri, che mi ha accompagnata tra le vie del centro storico svelando le curiosità più nascoste.
Cosa vedere ad Anacapri
Casa Rossa: dallo stile eclettico, è un museo a cielo aperto: l’ingresso costa 3.50 euro e qui si trovano frammenti e reperti di diversa provenienza ed epoche storiche. Dal tetto della casa c’è una bella vista su Anacapri e i dintorni.
Chiesa di Santa Sofia: la piazza principale del paese è qui. Se si ha la fortuna di visitare l’isola il 13 giugno, è da questa chiesa che uscirà la statua di Sant’Antonio (patrono della città), prima di sfilare per il centro davanti alla processione, ricoperto di gigli bianchi, simbolo di Anacapri.


Chiesa di San Michele: quando sono uscita ho pensato che non possiamo avere un patrimonio così grande e non conoscerne l’esistenza. Il pavimento di questa chiesa è composto da 2.500 riggiole (tipiche ceramiche del ‘700 napoletano, spesse e un po’ meno lucide delle maioliche) raffiguranti il paradiso terrestre. Ovviamente non è calpestabile e la sua bellezza è impressionante, guardatelo: nel mio piccolo spero di farlo conoscere a più persone possibili, credo sia una delle cose più belle di Anacapri.

Villa San Michele: è stato recentemente nominato “Parco più bello d’Italia”, facile capire il perché. Voluto da Axel Munthe, facoltoso svedese dell’800, questo parco e la sua villa dominano la collina da cui si gode dello spettacolo che vedete qui sotto: Marina Grande, il centro di Capri, più in là la penisola sorrentina e in fondo anche il Vesuvio, se la giornata è limpida. Lascia senza fiato.

Faro Punta Carena: qui ci si può arrivare in auto, in bus, in taxi, in barca. Oppure come ho fatto io (in circa 2 ore), a piedi dal fortino di Mesola lungo il sentiero dei fortini, per circa 3 km. Ma ci si arriva anche dalla famosa Grotta Azzurra, per 5 km in tutto. Una volta qui avete due cose da fare: buttarvi in mare e poi pranzare al Lido del faro. Vi dirò che cosa ordinare quando arrivate al paragrafo enogastronomico, poco più giù.
SHOPPING ANACAPRESE
Sull’isola si trovano numerose boutique di abbigliamento femminile (abiti in lino, cappelli, borse) o negozietti di artigianato locale come i sandali capresi (si dice che il migliore artigiano sia Salvatore, sulla via verso Villa San Michele).
Se avete voglia di shopping e non desiderate svuotare il portafoglio come fanno giù a Capri, fossi in voi qualche acquisto lo farei tra le vie anacapresi: io ho comprato una maiolica con la scritta “Casa dolce casa” per i miei genitori che tanto amano l’isola e che presto ci torneranno (anche grazie a questo post, ne sono sicura).
Mangiare tipico ad Anacapri
Si viaggia anche per mangiare, no? Questi sono i piatti tipici che ho apprezzato di più.
A Villa Ceselle, dove soggiornavo, ho assaggiato un’ottima torta caprese al cioccolato, per colazione.

I migliori ravioli alla caprese con caciotta e maggiorana li ho trovati al Columbus Bar di fianco alla Seggiovia Monte Solaro; qui però ho anche adorato e chiesto il bis degli scialatielli con ragù fujuto (ovvero fuggito, hanno messo e poi tolto la carne). Davvero impeccabili!

Volete una frittura partenopea (verdure in pastella, arancini, crocchette di patate e formaggi ecc) e una caponata caprese (insalata con pane integrale, mozzarella di bufala, tonno, olive, pomodorini) da farvi esclamare “Amo la cucina mediterranea”? Andate al Lido del Faro, a Punta Carena, dopo un fresco bagno.
Per un pranzo di pesce (ottimi gli spaghetti allo scoglio e i calamari fritti) con vista sul Golfo di Napoli scegliete invece il ristorante Giorgio al Cucciolo. Ma forse, se volete godervi il tramonto in due, io prenoterei per cena!

Infine, al belvedere della Migliera, a picco sul mare, c’è il ristorante Da Gelsomina: anche qui piatti abbondanti, antipasti di verdure miste, mozzarella di bufala, parmigiana di melanzane, dolci al limone… Vi alzerete da tavola più che soddisfatti!
DETTAGLI ANACAPRESI
Mi è piaciuto da matti scoprire giorno dopo giorno che Anacapri nasconde ovunque piccole maioliche dalle frasi curiose o dai disegni più originali: erano sulle case, di fianco alle porte, a decorare panchine o sulle rocce a dare indicazioni. Queste le mie preferite.
LE CHICCHE: SEGGIOVIA MONTE SOLARO E GROTTA AZZURRA
Se avete poco tempo sono 2 le cose che secondo me vanno fatte ad Anacapri: salire sulla seggiovia di Monte Solaro ed entrare alla Grotta Azzurra.

La seggiovia costa 10 euro andata e ritorno (7.50 euro solo andata) e permette di vedere il paese dall’alto durante il tragitto, ma soprattutto di rimanere affascinati dalla vista su Capri e sui faraglioni, appena arrivati in cima al monte (589 metri). Da lì si può scendere a piedi lungo il sentiero raggiungendo l’Eremo di Santa Maria Cetrella, affacciato sui faraglioni.

La Grotta Azzurra è ciò che ha reso Capri l’isola di Capri, con la sua scoperta nel 1826. Ma non tutti sanno che in realtà si trova ad Anacapri: il biglietto costa 13 euro e la visita dura una decina di minuti. L’entrata è molto stretta e quando il mare è mosso non si può entrare.
All’interno è tutta una magia. La luce del sole entra diretta sul fondo della grotta e illumina l’acqua del mare di un azzurro accesissimo, quasi da far sembrare la grotta illuminata artificialmente. Attrazione imperdibile quindi, anche se la folla di barche e traghetti all’esterno ruba un po’ quella poesia che c’è all’interno. Dopo la visita consiglio di fare un bagno a Gradola, sugli scogli a un centinaio di metri da qui: l’acqua del mare è una favola!
QUINDI PERCHÉ SCEGLIERE ANACAPRI? PER TRE SEMPLICI MOTIVI
1. Ci sono più cose da fare e da vedere immersi nella natura: salire sul Monte Solaro, andare alla Grotta Azzurra e visitare Villa San Michele;
2. Risparmierete: Capri è lussuosa, chic, mondana; ad Anacapri spenderete leggermente meno, vivrete con gli abitanti del posto, vi sentirete isolani, toccherete con mano la sua vivibilità;
3. Invece di prenotare le vacanze a Capri solo perché “fa figo”, siate alternativi, suvvia: stupite i vostri amici dicendo che voi siete stati ad Anacapri (e spiegando che no, non è un’altra isola lì vicino)! 😉
ULTIMA CURIOSITÀ
In epoca paleolitica Capri era attaccata alla terraferma e oggi è collegata da una sottile striscia di terra sommersa.tbnet
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Antonella-The Travel Gazette
27/06/2015 alle 10:25 (8 anni fa)Essendo della provincia di Napoli, vado a Capri ogni estate…e non mi stanca mai!
Quest'isola è un vero e proprio paradiso, e Anacapri è sicuramente la parte che preferisco, molto più autentica e vera!
Complimenti per il post, Silvia! Utilissimo e ben scritto…per non parlare delle foto!;)
Francesco Calasso
26/06/2015 alle 15:06 (8 anni fa)Mi hai permesso di fare un salto nel passato, di ritornare in quei posti in cui ho i più bei ricordi della mia infanzia, proiettandomi anche al futuro, con la voglia di ritornarci! Grazie!
Due Giromondo
26/06/2015 alle 14:10 (8 anni fa)Acquolina a parte (visto l'orario) per i piatti che ben conosciamo!
Purtroppo non siamo stati nè a Capri nè ad Anacapri, ma dopo il tuo resoconto opteremo per quest'ultima! Che meraviglia la Grotta Azzurra!