Non ero mai stata nel Gargano e non avevo idea di come fosse: sono partita senza informarmi per essere catapultata in qualcosa di nuovo, scoprendolo grazie agli amici di Instagramers Puglia e del Gal Gargano. Ecco il mio weekend immerso nel relax della campagna garganica, tra antiche masserie, tramonti sui trabucchi e mani in pasta!
Gargano Wow: perchè non te lo aspetti mica così

Ma è all’Agriturismo Falcare che vivo esperienze garganiche da ricordare: come i pranzi e le cene a base di zuppa di cicerchie, fave e cicorie, pancotto, orecchiette con caciotta, pomodoro e basilico, ricotta dolce con marmellata di pere; e poi vedo fare davanti ai miei occhi il caciocavallo e ne rimango incantata. Canto sotto ad un castagno con il gruppo del Carpino Folk Festival. Mungo capre e faccio foto con asinelle che si chiamano come me. E parlo con i maialini. Adoro.
La raccolta delle olive dolci antiche, l’avete mai fatta? Io sì, a Carpino, insieme alle ragazze dell’Agriturismo Biorussi. E ho raccolto gli ortaggi biologici, ho messo le mani in pasta per fare gli strascinati con grano arso e assaggiato una crostata con pastafrolla di fave e marmellata di zucca da fine del mondo.
Io voglio mangiare in Puglia tutti i giorni, voglio una cuoca garganica in cucina a deliziarmi quando ne ho più bisogno. Davvero, il lato enogastronomico di questa regione è quello che più mi incuriosisce. Piatti semplici, ricchi di verdure e prodotti di stagione: questo ricorderò di Carpino. La semplicità e la bellezza di ciò che sa offrire la propria terra.
Ecco la chicca, la romanticheria del viaggio. Perché se in ogni viaggio ciò che cerchi è un tramonto da rubarti il fiato, allora qui nel Gargano vai a Peschici, alla Baia San Nicola. Questo posto, con la luce calda del tramonto, mi ha conquistata, letteralmente.
Se non sapete cosa sia e guardando la foto non capite: il trabucco è un’antica macchina da pesca in legno, tipica delle coste molisane, abruzzesi e, appunto, garganiche. Si presta perfettamente per una serie infinita di scatti! Ah, se volete cenare al ristorante Al Trabucco da Mimì, organizzatevi per tempo: è sempre gettonatissimo, la location non mente.
Ho sempre sognato di dormire in un’antica masseria. Il sogno si è avverato alla Masseria Sgarrazza, del 1850. Intorno a noi solo ulivi e boschi, prati dove pascolano cavalli, mucche, maiali e capre tutti insieme. Sedersi sulla panchina sotto all’enorme ulivo a guardare il mare: ecco che cosa ho fatto appena sveglia, prima di colazione con pane e marmellata fatta in casa.
La Puglia ha il potere di far esplodere dentro di me un amore incondizionato per il mio paese. Ti catapulta quasi nel passato, ti insegna a rallentare. Ti ricorda che siamo fatti di cose semplici e che, a volte, ciò di cui abbiamo bisogno è solo un buon pasto, sorrisi attorno a noi e aria pura da respirare, con lentezza.
Un bagaglio che cresce: ciò che ho imparato nel Gargano
Dove dormire e mangiare nel Gargano
Le strutture che ho conosciuto e che consiglio per immergervi nella natura più pura e semplice del Gargano? Eccole.
Agriturismo Falcare (Cagnano Varano): Dina vi aspetta insieme ai figli Rocco e Michele e ai cani Byron e Nico.
Agriturismo Biorussi (Carpino): Maria Giulia e le altre donne di casa vi accoglieranno con un sorriso e un profumino niente male proveniente dalla cucina!
Masseria Sgarrazza (Vieste): quella che vi trasporta in un mondo parallelo, dove lo scorrere del tempo sarà dettato dal sole, dai lavori in fattoria e dal colore degli alberi attorno alla tenuta. Esperienza da vivere.
ll viaggiatoio
02/11/2015 alle 8:10 (8 anni fa)Il Gargano è bellissimo…ma ormai pensano tutti al Salento… ;-(
Anna Luisa e Fabio
28/10/2015 alle 13:12 (8 anni fa)Non ho mai visto un trabucco da vicino e vorrei tanto vivere anche io quelle emozioni.
Sono posti davvero di una bellezza unica.
Fabio