New York è un sogno a cui bisogna dedicare una settimana: questo è il viaggio perfetto per scoprirla davvero e per avere il tempo di provare la sua cucina internazionale.
Mangiare bene a New York si può (e si deve)
Io a New York ho sempre, e ribadisco sempre, mangiato tanto e molto bene. Se si sa cercare, si trova. Essendo un viaggio a sorpresa, non ho avuto tempo di pianificare nulla, ma grazie all’istinto, con un po’ di fortuna e a volte con le 2 guide cartacee che avevamo (la Routard e la Lonely Planet Incontri
), siamo riusciti ogni giorno a trovare posticini originali, storici o economici dove mangiare piatti tipici spendendo il giusto. Ecco i miei consigli.
Fare colazione a New York
Le Pain Quotidien, Central Park: con 15 dollari si fa colazione in 2 con cappuccino, succo di mela, muffin ai mirtilli e croissant, il tutto seduti ai tavolini con vista su Central Park e i palazzi che si affacciano sulla 59esima strada, in compagnia di decine di cagnolini e i loro padroni. Siamo all’altezza della 69esima, noi ci arrivavamo a piedi dal nostro hotel, l’Empire Hotel, sulla 63esima (Upper West side). Negli USA infatti il più delle volte la colazione non è inclusa nella prenotazione dell’hotel, il che è un bene perchè permette di provare posti nuovi ogni giorno.
PS: so che è una catena, ma qui quella che ho apprezzato è l’esperienza di fare colazione in mezzo al parco, tra i passerotti che cercano briciole e i cagnolini, con lo skyline di Manhattan davanti agli occhi.
Ihop, Harlem: questo locale (indirizzo: Adam Clayton Powell Jr Blvd, all’altezza della 135esima) è il paradiso dei pancake e dei brunch, tappa perfetta prima di assistere ai cori Gospel in chiesa. 35 dollari per una colazione in 2 con succo di mela, caffè americano, pancake da 4 strati, marmellata di fragole e panna, pancake da 2 strati con pesche e panna, infine salsicce, patate e uova. Quel giorno non pranzerete, quindi 35 dollari sono un ottimo prezzo!
Magnolia Bakery, Upper West Side (Columbus Avenue, all’incrocio con la 69esima): 14 dollari per 2 cupcake, un succo di mela e un caffè americano, nel tempio della pasticceria newyorkese con tende di pizzo, fiocchi e cuoricini a decorare le vetrine. Il mio posto, insomma! E se avete visto e sapete a memoria come me la serie tv Sex & the City, sapete di cosa sto parlando. Ci sono diversi negozi in città, questo era proprio a 5 minuti a piedi dal nostro hotel.
Per chi cerca il BBQ texano
E qui arrivano le perle gastronomiche del viaggio. I ristoranti che fanno il vero BBQ texano, quello che io sto scoprendo ormai da due anni grazie a the boy, che è esperto in materia. Si astengano i vegetariani dalla lettura!
Hill Country, Flatiron District: scendendo con la metro proprio sotto al Flatiron, il grattacielo che ricorda la forma di un ferro da stiro, costeggiate Madison Square Park sulla 5a strada e girate a sinistra sulla 26esima.
Siete arrivati in paradiso e funziona più o meno così: dopo avervi chiesto come state (pratica comune in America), vi chideranno se ci siete già stati, vi daranno un caloroso benvenuto e vi spiegheranno come ordinare.
Andate quindi al bancone della carne e scegliete il vostro pezzo tra manzo, maiale, pollo ecc. Lo peseranno e ve lo daranno in una vaschetta (è possibile anche portarselo a casa, essendo un barbecue market). Poi potrete aggiungere il contorno con verdure nel bancone a fianco. L’ambiente ricorda proprio un vecchio locale sperduto in Texas, con schermi che trasmettono partite di baseball/football e luci al neon ad indicare il live bar al piano di sotto, dove si mangia e assiste ai concerti di musica country. Quanto si spende? 70 dollari in 2 per 3 costine di maiale, pulled pork, acqua e birra, incluse tasse e mancia: meritatissimi, siamo davvero stati bene. Gli amanti della carne devo assolutamente provare l’esperienza.
Blue Smoke, Flatiron District: siamo sempre in zona Madison Square, sulla 27esima dopo Park Avenue. Un po’ più caro del precedente bbq, ma di ottima qualità. Con 30 dollari potete prendere il Pit Stop: vi porteranno un vassoio con 3 piatti a vostra scelta (1 main e 2 sides, ovvero 1 piatto principale e 2 contorni). Ordinate il pulled pork con lo sweet potato mash e i barbecue baked beans, ovvero maiale “sfilacciato” che vi si scioglierà in bocca, purè di patate dolci (credo ci fosse della zucca, davvero sublime) e i fagioli al barbecue. Ottime anche le costine di maiale (pork spare ribs). In 2 abbiamo speso 75 dollari incluse tasse, mancia e acqua (prendetela del rubinetto perchè è ottima oltre che gratis, mentre in bottiglia può costare anche 4-5 dollari). Le porzioni possono non sembrare abbondanti, ma la cucina bbq tende a rendere subito sazi e faticherete a finire tutto, provare per credere!
Upper East Side
J.G Melon: siamo al
hamburger da 10 dollari: ha una sala piccola con arredamento in legno e ovunque ci sono foto e disegni di angurie, da cui il locale prende il nome. 37 dollari per 2 cheeseburger, patatine e acqua è un ottimo prezzo. Mi è piaciuto molto e sono contenta di aver aspettato quella mezz’oretta: infatti è sempre pieno come diceva la Routard, ma ne vale la pena.Flatiron District: un ristorante messicano e uno italiano
Se amate i sapori messicani, andate da Tacombi, ancora una volta nel Flatiron District, al
: un grande open space in un vecchio locale industriale serve ottime tortillas e fajitas. Prezzo economico: a cena 38 dollari in 2, tutto incluso.Se alla fine avete voglia di una pizza come si deve, non lontano da qui (proprio dietro l’angolo, sulla 5a) c’è Eataly: è tutto come i negozi e ristoranti che abbiamo in Italia, anche i sapori. Solo il conto cambia notevolmente: 52 dollari per 2 pizze con mozzarella di bufala, acqua e birra. La pizza più costosa della mia vita, ma ne sentivo la mancanza.
Dove mangiare a Williamsburg
Se siete avventurieri e vi siete spinti oltre Manhattan raggiungendo Brooklyn e infine il quartiere hipster di Williamsburg, vi consiglio due posticini: il primo è Trix e qui io ho mangiato il miglior hamburger con salsa barbecue della mia vita. 48 dollari di spesa in 2, tutto incluso. Si trova al 145 di Bedford Avenue, a un minuto dalla fermata Bedford della metro, linea grigia L.
E sempre di fronte a questa fermata, oltre il murales di fiori, c’è la Taqueria: un mini fast-food di piatti messicani. Si pranza con 20 dollari in 2 a base di enchilasas, tacos e ottimi burritos. Attraversando la strada toglietevi uno sfizio e assaggiate una ciambella (non proprio sanissima, è vero) da Dunkin Donuts, 2.50 dollari in 2.
Paese che vai, usanza che trovi: la mancia
Quando vi sarete abituati a contare tasse e mancia di ciò che state per ordinare, sarete quasi di ritorno a casa. Quindi imparatelo fin da ora: nei ristoranti l’imposta da aggiungere al conto finale è dell’8,37%. Sul totale, incluso le tasse, va aggiunta ancora la mancia, che va dal 15 al 20%; gli americani lasciano di solito il 20%. Non lasciarla è segno di grande maleducazione, quindi non fatevi riconoscere come fanno alcuni turisti italiani.
Mangiare a New York può essere davvero un’esperienza unica, non solo una pausa tra la visita di un quartiere e di un museo: io da buona forchetta, come avete visto e letto, lo so bene! Potete trovare tutti questi posti anche sulla mappa che ho creato su Pinterest e qui trovate le 31 cose da fare a New York in una settimana.
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Hang Around The World
15/02/2016 alle 11:28 (8 anni fa)Ciao Silvia! Ho trovato questo post su davvero interessante.
Sei riuscita a raccogliere in poche parole le cose essenziali, fornendo consigli utili per chi si trova lì la prima volta 😉
P.S. Ottima scelta le foto!
Silvia Cartotto
15/02/2016 alle 11:38 (8 anni fa)Ciao! Sono felice che ti sia piaciuto, grazie mille!
gipsy
02/02/2016 alle 14:58 (8 anni fa)grazie per le dritte, le userò quest’estate.
Silvia Cartotto
08/02/2016 alle 15:43 (8 anni fa)Sono molto contenta!
Francesca
27/01/2016 alle 18:01 (8 anni fa)Mamma mia Silvietta ma che buonooooo
Silvia Cartotto
27/01/2016 alle 18:09 (8 anni fa)Ehehe lo so! 🙂
Lucrezia & Stefano - in World's Shoes
27/01/2016 alle 15:33 (8 anni fa)Magnolia Bakery, quanta bontà!
Ma ogni cosa che vedo in questo articolo è una bontà! Mamma mia, quanto è varia e bella New York, un piccolo mondo nel mondo.
Vogliamo tornarci! 😍❤️
Silvia Cartotto
27/01/2016 alle 15:39 (8 anni fa)Eh sì Lucrezia, hai proprio ragione! 🙂