Non pensavo che sarei mai salita a bordo di una nave da crociera.
Non l’ho mai preso in considerazione per alcuni semplici motivi: io e the boy viaggiamo sempre o in auto o in aereo, preferiamo organizzarci il viaggio senza essere legati a tour organizzati e abbiamo sempre molta voglia di visitare i posti senza avere limiti di orario, nè troppo tempo da passare su quello che è a tutti gli effetti un mezzo di trasporto.
Sbagliavo. Cioè, quel viaggiare sarà sempre il mio preferito, ma la la vita di crociera, se non la provi, non la puoi capire. Di questo ora ne sono certa.
Sono stata invitata da MSC Crociere a bordo di MSC Opera, che ora naviga nelle acque dei Caraibi e ferma anche due notti a Cuba (è la prima compagnia europea a farlo), e ho fatto la mia prima crociera nel Mediterraneo a novembre 2015. Sono partita da Venezia e, circumnavigando l’Italia attraverso lo stretto di Messina, ho raggiunto Genova dopo essere stata in Croazia e Montenegro.
Ecco cosa ho imparato, cosa mi è piaciuto e che cosa secondo me bisogna sapere prima di imbarcarsi a tutti gli effetti in un viaggio che non è per tutti, ma che merita un’occasione. Questa è quella che ho deciso di darle io.
Cose utili da sapere per chi va in crociera
La prima volta che fai qualcosa è tutto nuovo: per esempio impari a raggiungere il Terminal Crociere di Venezia. Da Piazzale Roma (che usciti dalla stazione di Santa Lucia è sulla destra oltre il ponte) si prende il People Mover, un trenino sopraelevato che in 1 minuto di orologio porta agli imbarchi di tutte le navi da crociera (1,50 euro il biglietto di ACTV, acquistabile in edicole/tabaccai in piazza).
Poi impari che l’imbarco su una nave non è poi così diverso da quello su un aereo: imbarchi i bagagli, che ritroverai davanti alla porta della tua cabina; passi i controlli di sicurezza e infine ti dirigi al gate dove ti consegneranno la tua tessera magnetica. Con questa a bordo si può acquistare tutto: dai pacchetti per le escursioni non prenotati in precedenza, ai prodotti dei negozi di abbigliamento/profumeria, agli extra dei pasti ecc. A tutti gli effetti è una carta di credito e, al termine della crociera, prima di scendere, si salderà il conto in reception.
Una cosa utile che non sapevo prima di imbarcarmi: portatevi una presa elettrica internazionale, perchè a bordo di solito ci sono solo le prese con due spine (noi in Italia ne abbiamo 3), altrimenti non potrete caricare pc o telefoni.
La mia esperienza in crociera, in particolare su MSC Opera
Le cose che ho apprezzato di più, in tutta sincerità
- I tramonti sul mare dal terrazzo della mia suite: occhiali da sole, cuffie dell’ipod e via, la pace assoluta!
- Fare colazione nella mia suite, ogni mattina con qualche coccola diversa.
- Andare in palestra (che sarà anche un punto negativo) con tutto il mare davanti a me, durante la navigazione. Non ho mai avuto così tanto tempo a disposizione per andarci. Si trovava proprio un piano sotto alla mia suite, e in 6 giorni di crociera ci sono andata 5!
- La possibilità di scendere dalla nave e visitare il posto in autonomia, senza per forza farlo con le escursioni organizzate dalla compagnia (l’ho fatto a Spalato, che tra l’altro conoscevo e di cui vi ho già parlato).
- La gentilezza dei camerieri balinesi (ma anche degli altri, eh): sono numerosi e il servizio è attento. Ho fatto amicizia con uno di loro, troppo tenerino. 🙂
- I nomi dei ponti erano tutte opere liriche, bellissima idea: la mia stanza si trovava al ponte 12, la Boheme, quello delle suite. Gli altri erano Tosca, Turandot, Norma, La Traviata, Rigoletto, Otello e Aida.
- Al deck 13, dove c’è il Solarium, di notte c’è solo il vento, il buio del cielo e miliardi e miliardi di stelle!
- Guardare il mare immenso, di giorno, senza wifi e senza rete cellulare durante la navigazione, aiuta a pensare, rilassarsi e staccare dalla vita sulla terra, ma davvero!
- Svegliarmi ogni mattina in un porto diverso, in un paese diverso.
- Vedere l’alba sulle isole croate.
- Rivedere Spalato, in Croazia.
- Visitare per la prima volta il Montenegro.
- Entrare nella baia di Kotor (che ricorda molto un fiordo) all’alba e vedere da vicino i paesi della costa, con un sottile strato di nebbia sul mare.
- Attraversare lo stretto di Messina per la prima volta.
- Circumnavigare l’Italia, sempre per la prima volta.
Le cose che ho apprezzato di meno, sempre in tutta sincerità
- La palestra (ma era anche nei punti positivi): senti poco lo stacco dalla routine, facendo cose che fai anche a casa.
- Al primo impatto mi ha lasciata perplessa il fatto che parte dello staff, straniero, non sapesse l’italiano: la nave è italiana e i clienti italiani a bordo hanno spesso una media di 60 anni, quindi l’inglese non è proprio la lingua da loro più utilizzata. Ho poi capito che la quantità delle lingue parlate a bordo è un fattore importante e positivo per la clientela internazionale; resto però dell’idea che la formazione del personale in quest’ottica possa essere d’aiuto.
- Sì, è vero, è una macchina da soldi: casinò, servizi fotografici, spa, palestra, cocktail a tutte le ore, servizio in camera, ecc… E come tutte le macchine da soldi, inquina. La crociera è innegabilmente un tipo di turismo consumistico e chi vi sale ne fa parte consapevolmente.
- Solo 8 h di wifi in un’intera crociera è un tantino poco: so che ci sono diversi pacchetti da tot ore e che il wifi in mare è un problema, però io, che con il wifi ci passo le giornate di lavoro, ho patito parecchio questa cosa. Inoltre per me l’unico wifi degno di menzione di solito è quello gratis, mentre a bordo è ovviamente a pagamento.
- Al rientro a Genova ho scoperto che un’anziana signora, molto malata, si era gettata in mare l’ultima notte, cosa che può accadere in questo tipo di viaggi. La cosa mi ha sconvolto abbastanza.
- Il buio totale del mare dal terrazzino della mia camera, di notte.
La vita di crociera, in pillole
La crociera è un mondo a sè, galleggiante. Un enorme palazzo con migliaia di persone che non si incontreranno mai tutte, una vacanza on the sea, completamente diversa da un viaggio on the road. Una vacanza, non un viaggio.
Ci si riposa, ci si diverte, si assiste a spettacoli, si stacca la spina pur continuando a fare cose che si fanno anche a casa: shopping, teatro, palestra, ristoranti, piscina ecc.
Ma ci si sposta comodamente e ogni giorno si scopre un pezzetto di mondo diverso, con una nuova lingua, una nuova moneta e una nuova cultura. Senza preoccuparsi di nulla: l’unico pensiero è lasciarsi cullare dal dondolio notturno della nave, mentre si è serviti e riveriti di giorno.
Io non mi sono mai annoiata un secondo e mai me lo sarei aspettata: c’è sempre qualcosa da fare. Oltre alle escursioni, al relax nella jacuzzi, alla palestra e a un buon libro a bordo piscina, anche guardare semplicemente il mare è un bellissimo passatempo: puoi perfino scorgere dei tonni che saltano di fianco alla nave, oppure vedere l’isola di Stromboli e il suo vulcano fumante, alle Eolie.
Non mi sono annoiata, ma credo che per il carattere che ho probabilmente rifarò una crociera tra 20-30 anni, in zone del mondo dove non avrò voglia di viaggiare autonomamente, magari in mari più esotici rispetto al Mediterraneo, ancora alla ricerca di incantevoli tramonti sul mare: per me la cosa più bella di un viaggio in crociera.
C’è una cosa che non mi stancherò mai di cercare durante i miei viaggi: un tramonto ogni volta più bello del precedente.
Pam
22/01/2016 alle 18:33 (7 anni fa)Mi sa che abbiamo vissuto un po’ gli stessi pro e contro! Io sono felice di aver provato la vita di bordo, alcune cose proprio non mi sono piaciute, ma molte altre si, e devo dire che non me l’aspettavo! Le foto sono stupende!!! 🙂
Silvia Cartotto
23/01/2016 alle 14:12 (7 anni fa)Grazie Pam! Ti ho seguita e sono felice che ti trovi d’accordo. 🙂
Veru
22/01/2016 alle 15:15 (7 anni fa)Post interessante, sicuramente un diverso punto di vista basato su un’esperienza reale. Però niente, io non ce la faccio proprio a pensarla come una vacanza, La penso per gente di 60 anni che non ha mai visto il mondo e che magari ha voglia di dire che ha viaggiato ma non per gente che il mondo lo vede e lo vuole vedere davvero.
Quindi io continuo ad essere prevenuta ma è giusto che ci siano viaggi di questo tipo 🙂
Silvia Cartotto
22/01/2016 alle 15:53 (7 anni fa)Grazie veru!
Per me è una vacanza perchè il viaggio vero è un’altra cosa: scoperta, emozione, entusiasmo. Vacanza è riposo, coccole, escursioni un po’ distratte. Una cosa da turisti, diciamo. non da viaggiatori fai da te. Io sono felice di averla provata perchè mi piace sperimentare tutto nella vita, anche le cose che lì per lì non mi convincono. E sono sono felice di averle dato un’occasione!
Elisa
22/01/2016 alle 14:16 (7 anni fa)Ciao Siliva che bello questo post, così equilibrato. Anche a me la crociera non ha mai ispirato ma ora leggendo il tuo post dove elenchi anche ciò che un po’ mi spaventa di una crociera mi hai fatto venire voglia ancora di più per provarla e mettermi alla prova in questa nuova esperienza. Si dice che le cose belle accadono quando si esce dalla propria zona di confort chissà se può succedere anche a me viaggiatrice zaino in spalla in una esperienza di questo tipo così lontana dal mio modo di viaggiare.
Eli
Silvia Cartotto
22/01/2016 alle 15:54 (7 anni fa)Secondo me sì, e quando proverai l’esperienza ti leggerò volentieri!
Chiara
22/01/2016 alle 11:38 (7 anni fa)Ciao Silvia!
Aspettavo questo post 🙂
Abbiamo più o meno la stessa età (io sono del 88) e la stessa idea di viaggio.
La crociera dell’adriatico è quella che mi ispira di più. Sono innamorata dei Balcani, sarebbe un modo per vederli da una prospettiva diversa.
E’ un modo diverso di viaggiare ma ammettiamolo, bisogna avere i fondi per poterlo fare, con quello che spenderei a persona ci facciamo quasi 14 giorni in due con le nostre “vacanze fai da te”
Per ora rimarrà un sogno..
ho una curiosità: è obbligatorio partecipare alle cene di gala e ai vari eventi o sei libero di fare quello che vuoi?
Curiosissima del post su Kotor, dalle foto sembra fantastica
Silvia Cartotto
22/01/2016 alle 15:58 (7 anni fa)Sono felice che tu aspettassi questo post, grazie!
Sicuramente una crociera ha il suo bel costo, come dici anche tu. Per risponderti: no, non è obbligatorio nel senso che non è obbligatorio vestirsi a tema, se è questo che intendi. A cena immagino tu ci vada per non saltarla! 😉
Eventi in particolare non ci sono, se non spettacoli in teatro, o balli di gruppo ecc. Ma ovviamente nessuno obbliga nessuno, ognuno a bordo svolge le attività che preferisce, anche il nulla più totale se vuole.
Kotor arriva presto. 😉
Grazie del commento!
Carlotta
22/01/2016 alle 9:43 (7 anni fa)Ciao Silvia! Ho apprezzato tanto tu abbia scritto i lati per te “negativi” di questa esperienza, brava! Ci fa conoscere meglio un tipo di vacanza che solitamente non si prende in considerazione, (almeno io!).
La crociera è sempre stato il mio sogno di quando ero piccola. mi ricordo che io e mia nonna fantasticavamo insieme su questa vacanza..e ancora oggi non mi dispiace come idea!:)
Un abbraccio
Carlotta
http://www.unapennainviaggio.it
Silvia Cartotto
22/01/2016 alle 15:59 (7 anni fa)Ciao Carlotta,
sì ci tenevo a dire la mia perchè non essendo propriamente un tipo di viaggio che eravate soliti leggere sul mio blog, non volevo essere fraintesa. E’ giusto provare tutto nella vita e poi giudicare: ovviamente qualcosa piace e qualcosa no, e da questo ci si regolerà in futuro per i prossimi viaggi. 🙂