Durante il mio on the road tra Puglia e Basilicata mi sono fermata anche a Matera: era una tappa imperdibile, ovviamente. E di fronte a tanta meraviglia, sulla terrazza che si affaccia sul Sasso Barisano, alla fine del mio viaggio tra le spiagge del Salento, ho affermato con certezza: questo è il posto più bello d’Italia. Tutti, ma proprio tutti, devono saperlo, venirci, vederlo.
Matera: il posto più bello d’Italia
Partiamo dalle basi: Matera, in Basilicata, è una provincia di 60.000 abitanti e la parte vecchia è scavata nella roccia calcarenitica, ovvero il tufo, abbarbicata lungo i pendii di un profondo vallone, la Gravina. Case ristrutturate, grotte e chiese rupestri si alternano a labirinti sotterranei e a meandri cavernosi, creando uno scenario dall’effetto unico al mondo. Fino agli anni ’60 gli abitanti vivevano in condizioni davvero disagiate, lontano da quelle che sono di norma considerate al limite dell’umano: mancavano i servizi principali e proprio per questo da quel momento in poi le abitazioni furono fatte evacuare.
Per più di 30 anni, quindi, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, i due rioni principali, furono completamente disabitati. Questo fino al 1993, quando Matera (anche detta la Città dei Sassi) è diventata patrimonio dell’Unesco e, piano piano, i proprietari o i figli hanno potuto riprendere possesso delle rispettive case, da quel momento rese agibili. Oggi ci sono b&b, hotel, ristoranti, musei e attività commerciali: il turismo è la principale attività del centro storico di Matera, che è stata inoltre nominata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Il Sasso Barisano è quello abitato e dove c’è più vita, più strutture e servizi (ho gustato un’ottima cena a La Gatta Buia) rispetto a quello Caveoso, più “rurale” e non abitato, dove sorge la Chiesa di San Pietro Caveoso e anche la Casa Grotta, che si può visitare per capire quali erano le condizioni di vita degli abitanti prima degli anni ’60.
Ok, la parte teorica che ho potuto apprendere sul campo è questa.
La parte pratica che ho vissuto io, sempre sul campo nonchè la mia preferita, sa di uno stupore infinito davanti alle case di pietra illuminate dalla luce dorata del tramonto nel Sasso Barisano, dove avevo l’alloggio (il Residence Sassi San Gennaro, che vi consiglio se volete provare l’esperienza di dormire in un sasso spendendo poco meno di 100 euro per una notte in 2 persone con colazione).
Dicevo, la luce che dipinge le facciate delle case ed evidenzia i particolari dei sassi è così suggestiva da restare davvero imbambolati di fronte a tutto quello splendore. Viene da curiosare con lo sguardo dentro ad ogni singola finestra, ogni singola casa con la lucina accesa: è come un enorme presepe vivente a cielo aperto, il cielo terso del sud. Incanta, strega e cattura lo sguardo: difficilmente ho trovato luoghi davanti a cui sarei rimasta per ore intere così, semplicemente con gli occhi rapiti, desiderosi di catturare quello che avevano davanti. Con il solo pensiero di godermi ogni singolo minuto, ogni singola variazione di sfumatura di colore fino al sopraggiungere del buio, della notte.
Matera bisogna scoprirla a piedi fermandosi almeno una notte: potrete così vederla illuminata da ogni versante e, soprattutto, potrete gustarvi lo spettacolo di mille luci che regala di notte. Matera è uno dei posti in Italia che ognuno di noi dovrebbe vedere almeno una volta nella vita.
Carrellata di fotine così, in ordine sparso
E adesso via, con una carrellata di foto scattate di giorno, di notte, al tramonto, tra il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano così, in ordine sparso. Ecco la Matera che hanno visto i miei occhi: perchè il modo migliore per descrivervela è farvela vedere.
Ora ditemi: non è un posto in cui dovreste venire almeno una volta nella vostra vita? Andateci ora, andateci subito: la bellezza non si fa mai aspettare.