Prendete una ragazza in viaggio da sola in Spagna, precisamente in Catalogna: quindi datele un’auto, un gps e una connessione wifi per 5 giorni. Vi racconterà la meraviglia che ha incontrato in Costa Brava per accendervi il desiderio di partire all’istante. Ecco, questa sono io e in questo post troverete tutte le istruzioni per un viaggio on the road tra camping, spa, sport, cibo e vino.
Il mio itinerario di viaggio in Costa Brava
L’itinerario completo va da Girona e torna a Girona, per 4 giorni e 4 notti, per un totale di circa 235 km in macchina. Le lettere si riferiscono ai nomi indicati nel tragitto sulla mappa.
Atterratata a Barcellona El Prat ho preso l’auto a noleggio in direzione Girona (A), quindi sono andata verso il campeggio Laguna a Castello d’Empuries (B), sul golfo delle rose, dove ho fatto base per 4 giorni. Al paragrafo dedicato trovate foto e impressioni sul camping.
Giorno 1
Mi sono diretta verso nord, sulla strada GI-614, in direzione di Cadaques (C), per 45 minuti di auto e strada tutta a curve. In particolare ho raggiunto Portlligat, un delizioso borgo di mare affacciato sul porticciolo che ospita la casa-museo di Salvador Dalì, il grande artista del ‘900 spagnolo. L’ingresso costa 11 euro e all’interno si fa un vero e proprio viaggio nella sua anima. Oggetti stravaganti e provenienti da ogni parte del mondo, fotografie che lo ritraggono con star, stanze a scale da cui si vede il mare, oltre all’uliveto che domina la collina e al giardino con vasca e fontane a ricordare l’India. Calcolate un’oretta abbondante di visita tra dentro e fuori la villetta (la parte interna è guidata e fanno entrare ad orari prestabiliti). Penso che sia una tappa obbligatoria per un viaggio in Costa Brava.
Seguendo la Carretera Cap de Creus verso nord-est si arriva quindi al faro di Cap de Creus (D) in circa 15 minuti: da quassù la costa è uno spettacolo. Solo il vento, i gabbiani e il profumo del ristorantino accanto al faro! Di ritorno a Portlligat si può fare kayak e poi degustare vini sul porto di Cadaques, al tramonto: trovate i dettagli ai paragrafi enogastronomia e sport.
A Cadaques, uno dei luoghi più turistici della costa e che consiglio di non perdere, ho fotografato un delizioso scorcio del borgo sul mare con la chiesetta al tramonto: uno dei miei preferiti di questo viaggio.
Giorno 2
L’itinerario prosegue nell’entroterra, tra le vigne della cantina La Vinyeta, a Mollet de Peralada (E), a circa 45 minuti di auto dal camping. Scorrete nuovamente più in basso per leggere i dettagli.
Nel pomeriggio, invece, coccole e relax a L’Escala (F), paese sul mare poco più a sud del golfo delle rose. L’Hotel Spa Empuries si trova a circa 50 minuti da La Vinyeta e a 30 minuti in auto dal campeggio, con vista sul mare. Scorrete direttamente al paragrafo sulla spa per leggere cosa fare in questo tempio del benessere!
Giorno 3
In 40 minuti di auto si raggiunge la prima tappa del terzo giorno di viaggio: Gualta, poco più a sud di Castello d’Empuries. Precisamente il centro avventura Ocitania (G), dove è possibile fare un tour tra i borghi medievali della zona con bici rurali elettriche, segway, nineboat, oppure fare una partita a laser combat o un giro sui miniquad. Io ho provato la burricleta (bici elettrica) e visitato i magnifici borghi medievali di Peratallada e Pals.
Il pomeriggio si dedica nuovamente a un po’ di relax, 40 minuti a nord-ovest, all’Hotel Peralada (H). Scoprite più sotto quale straordinario massaggio vi aspetta!
Giorno 4
E l’ultimo giorno, si va a visitare Girona (A)! Il centro città dista circa 50 minuti/1 ora dal camping Laguna. La parte vecchia della città, racchiusa dalle poche mura che restano, una volta era molto degradata, ma negli ultimi 20 anni è stata ripulita ed è oggi mèta di turisti da tutta Europa (soprattutto i fan di Games of Thrones, che qui è stato girato), oltre che sede dell’Università che accoglie giovani da tutto il paese.
In circa 2 ore vi consiglio di visitare:
- la Cattedrale di Santa Maria e San Michele, che possiede gli stili romanico, gotico e barocco insieme: è stato costruita in un lasso di tempo così lungo che si dice abbia le più belle vetrate del mondo per varietà di stili, oltre che un grazioso chiostro;
- il quartiere ebraico;
- la Piazza dell’Indipendenza (molto simile a quella Reale di Barcellona);
- la Chiesa di San Martino;
- le Ramblas;
- i ponti sul fiume Onyar, costruiti in ordine cronologico da sud a nord, da cui scattare foto alle facciate colorate delle case: uno di questi (in ferro rosso) è opera di Eiffel.
Ora vediamo tutte le strutture ricettive che ho visitato e le esperienze sportive/enogastronomiche che ho provato durante questo on the road: sono sicura le sceglierete anche voi!
Laguna: il mio camping in Costa Brava
Ho alloggiato per 4 notti in una mobilehome al Camping Laguna, proprio sul mare di fronte a Castello d’Empuries, sul golfo delle rose. Il campeggio ospita sia mobilehome sia roulotte, camper e tende. Se amate il comfort, consiglio una casetta moderna come la mia con tutto: 2 camere da letto, bagno con doccia, cucina abitabile, salottino, aria condizionata, veranda e tv.
Il campeggio ha un minimarket, area giochi per bambini, bagni e docce per chi è in tenda/camper/roulotte e un ristorante con vista sulla laguna.
La spiaggia è libera, senza ombrelloni, molto lunga, con l’acqua limpida e la sabbia bianca: io l’ho percorsa per 4 km correndo verso l’Escala.
Ah, c’è anche una piscina e una piccola fattoria con cavalli e asini; e se arrivate di notte con l’auto, state attenti alle lepri che zompettano da una parte all’altra della strada. Mi raccomando, sono tantissime!
Enogastronomia: sedersi a tavola e non volersi alzare più
In Costa Brava non si mangia bene: si mangia da Dio! Ovunque sono andata ho spazzolato i piatti e certe volte ho pure pensato che i camerieri si stupissero di quanto sono in grado di mangiare! 😉
A Girona ho cenato a base di tapas in un ristorante esteticamente molto scenografico, Konig Girona Nord: luci, candele, vetrate e rifiniture bianche. E poi salumi iberici, patatas bravas (con salsa a base di maionese, pomodoro e aglio, che ho scoperto di amare alla follia), crocchette di pollo e così via, per poco meno di 20 euro. Lo consiglio se siete di passaggio, perchè è vicinissimo all’uscita dell’autostrada Girona Nord.
El Far de Cap de Creus: questo ristorante è a pochi minuti di strada da Cadaques, e qui già solo la vista sulla costa è un’emozione. Ma anche il cibo non è affatto male! Provate assolutamente le escabaches de sardines e la tortilla di patate. E poi godetevi il sole, il vento e la vista sul mare per almeno un paio d’ore prima di riprendere il viaggio.
Sa Enoteca a Cadaques: in questo localino affacciato sul porto si possono assaggiare i vini della cantina Perafita, gestita sempre dal proprietario del locale, che ha i vigneti proprio sulle colline dietro a Cadaques. Ho apprezzato particolarmente il vino Mistela d’Empordà, un moscato d’uva molto dolce e delicato, oltre al Rosat, un rosato del 2014 che ho abbinato a una favolosa tartare di salmone e pistacchio, e al sashimi di tonno.
Ordinate anche voi il pesce perchè qui è davvero speciale oltre che presentato artisticamente, e poi si sposa bene con i vini proposti dalla casa.
La Vinyeta: siamo a Mollet de Peralada, in una cantina dell’entroterra il cui nome significa “vignetta”, quella dei fumetti. I proprietari sono Giuseppe (graphic designer) e Marta, una coppia innamorata che nel 2002 decide di iniziare a coltivare il vino nei 23 ettari a disposizione, a 20 minuti dal confine con la Francia e i Pirenei: oggi producono 200.000 bottiglie di vino all’anno, oltre ad olio, uova e, tra qualche tempo, forse anche miele.
Durante la degustazione dei vini come Heus Rosat (fresco ed estivo), Ilavors (un rosso perfetto con le tapas) e Puntiapart (altro rosso importante), ho apprezzato la particolarità del nome delle etichette. Heus, in catalano, significa “C’era una volta”; Ilavors significa “poi”; Puntiapart è una parola utilizzata per iniziare un nuovo paragrafo all’interno di una storia. Con questi vini, infatti, si intende raccontare una storia che inizia e finisce a tavola, sorseggiando un vino dopo l’altro. Non è una cosa bellissima?
Ma ora viene il bello: dopo la visita della cantina, dei vigneti e dopo la degustazione, è il momento del picnic sul prato, di fronte ai filari! Un cestino in vimini, una tovaglia a quadretti bianchi e rossi, un cappello di paglia, una fresca bottiglia di rosato, pane, pomodoro, salumi e formaggi catalani: eccola, la mia idea di perfezione. Adoro i picnic, li trovo molto romantici e penso sempre che siano un’idea bellissima anche per un matrimonio!
Un’idea carina per trascorrere una giornata diversa dal solito, soprattutto se amate il vino e la buona cucina. Tutto quello che vi ho descritto ha un costo veramente basso: 25 euro a persona, incluso il picnic finale! Uno dei momenti che ho apprezzato veramente di più di questo viaggio.
E poi ci sono altri 2 posticini che devo consigliarvi assolutamente, dove si mangia e beve bene: il primo è il ristorante dell’Hotel Empuries a l’Escala, dove lo Chef vi sorprenderà per la cura con cui impiatta, dalla carne al pesce fino al dolce, il tutto con le verdure dell’orto biologico, proprio nel giardino dell’hotel.
E poi il ristorante dell’Hotel Peralada, dove sono passata dalla zuppa di vaniglia con melone freddo, gamberi e prosciutto iberico al maiale con cavoli cinesi e olio alle spezie, dalle uova fritte con tempura di verdure e salsa romesco al pesce con vino rosso e pancetta, fino al semifreddo ai frutti rossi con mousse allo yogurt e sorbetto al lampone. Ad ogni piatto, un’opera d’arte. Tornerete a casa con qualche kg in più, mettetelo già in conto!
Benessere e spa: coccole catalane
Oltre a mangiare, bisogna anche farsi coccolare, se si viene in Costa Brava: prevedete quindi, durante il vostro itinerario on the road, di fermarvi ogni tanto per rigenerarvi un po’ e riprendere le energie in una spa.
Io ho provato quella dell’Hotel Spa Empuries: siamo sulla Platja Portitxol, nel borgo di L’Escala. La spa è composta da una piscina riscaldata con getti d’acqua, fontane, massaggi plantari e idromassaggio; poi c’è una piscina più grande dove ho fatto un paio di vasche, le docce sensoriali (tropicale, con ghiaccio, con vapori e cromatica), la sauna e il bagno turco, oltre all’area relax con lettini e tisane. Il tutto affacciato sulla pineta di fronte alla spiaggia. Consiglio poi di prenotare il massaggio “Essenze d’Empuries”: 50 minuti di coccole dalla testa ai piedi, per 75 euro. Esci da lì che sei una persona diversa, e te ne accorgi da quel tuo sorrisino beato che intravedi nello specchio dello spogliatoio: donnine belle, queste coccole dobbiamo concedercele più spesso, ve lo dico io! 😉
E poi uno posto speciale è l’Hotel Peralada Wine Spa & Golf, a Peralada. La chicca è il massaggio Gerunda Fuga: come spiegarlo a parole? Un’esperienza!
Dura 1 ora e mezza e, oltre ad essere sdraiati prima a pancia in giù sul lettino e poi a pancia in su, vi faranno un massaggio ai piedi dentro a una piccola vasca con acqua calda e pietre, vi massaggeranno facendo roteare il busto lentamente, ad occhi chiusi, ascoltando le parole (in inglese) di un cantastorie registrato che racconta una leggenda catalana. Il massaggio Gerunda Fuga infatti è molto antico e si tramanda da centinaia di anni: io ho apprezzato particolarmente la parte in cui ero sdraiata supina e, con gli occhi chiusi da due spugnette umide, mi hanno massaggiato il viso, la testa e le orecchie. Quando ti svegli sembra di atterrare su un altro pianeta e quindi ci vuole un attimo a riprendersi, ma la sensazione generale è stata di assoluto benessere e piacere! Fatelo anche se non doveste dormire in questo hotel.
Sport: kayak sul mare e in burricleta ai borghi medievali
Dopo tanto cibo e relax, non si può non fare un po’ di sport. Io ho fatto kayak sul mare davanti a Cadaques insieme a Olga di Sk Kayak per 2 ore: esperienza super adrenalinica, soprattutto quando si è alzato il vento e per tornare alla nostra baia abbiamo dovuto pagaiare a più non posso, veloci più del vento!
Abbiamo costeggiato le baie della zona passando attorno all’isola di Portlligat e infine dirigendoci verso nord, fino alla baia di Guillola, dove ho preso per la prima volta in mano un riccio e visto un pomodoro di mare!
Esperienza che consiglio a chiunque, anche con bambini, perchè le guide accompagnano chiunque con kayak anche da due posti: i tour vanno dai 25 ai 45 euro, in base alla durata dell’escursione in mare.
E il secondo sport che ho provato è una gita in bici, ma non una qualunque: la burricleta, ovvero la bici rurale elettrica!
2 ore di pedalata assistita tra i campi di mele e i borghi medievali di Gualta, Pals e Peratallada, sotto al sole della Costa Brava, insieme a Pau di Ocitania. Si tratta di un centro avventura a pochi minuti da Gualta e ad un’ora di auto dal camping, dove come vi dicevo potete provare anche altri sport ed esperienze di una giornata. La gita in bici (con una guida) che ho provato io dura un’ora e mezza e costa 19 euro per gli adulti e 16 euro per i bambini.
Dulcis in fundo, l’assicurazione viaggi
Se state pensando di fare un viaggio simile al mio, dove dovete prenotare volo, auto e campeggio, allora è consigliabile avere anche una buona assicurazione viaggi, magari con la formula tutto compreso. C’è quella di ERV Italia che, ad esempio, include spese mediche, assistenza sanitaria in viaggio, pacchetto volo, bagagli, extra e così via. Il mio consiglio, sia che si parta per un viaggio come questo in Europa, sia che sia in un altro continente, è sempre quello di partire tranquilli. Soprattutto se la vacanza è l’unico momento dell’anno in cui potete veramente permettervi di staccare: che sia quindi il massimo del relax, del divertimento e del non avere pensieri!
E qui si conclude la mia esperienza tra camping, spa, cibo e sport in una zona della Catalogna, la Costa Brava, che ha davvero un’offerta turistica invidiabile, che abbraccia le famiglie, le coppie, gli sportivi e chi ha solo voglia di relax. C’è davvero di tutto ed io sono molto contenta di aver scoperto un altro pezzettino di mondo tutto da sola, con le sole mie forze.
Se avete domande o curiosità lasciatemele nei commenti o scrivetemi un’email. Spero di avervi acceso quell’ardente desiderio di partire, nel frattempo io ringrazio ancora una volta Visit Costa Brava (visitate il loro sito web per scoprire anche altre zone di questa regione) per avermi fatto vivere questo viaggio indimenticabile!
PS: lo sapevate che “desiderio” significa “avvertire la mancanza delle stelle“? Non c’è niente di più bello, quindi, di sentire il desiderio di partire, viaggiare, scoprire e toccarle finalmente con mano, quelle stelle. Buon viaggio!
Mahee Ferlini
24/04/2017 alle 1:10 (6 anni fa)Che bella esperienza!!!