L’isola di Grado è un’isola felice.
Sì, amo definirla così: ci sono stata per un weekend di fine estate, a inizio settembre, e l’ho vista baciarsi con quel sole che ancora non si arrende, ancora ci crede. #Tbnet #FollowGrado
Ho visto le sue stradine ordinate, pulite (è una delle prime cose che noto, in un posto per me nuovo) e silenziose, sia nel centro storico che in quello abitato e più moderno. Vi racconto che cosa ho fatto io in questi 3 giorni, così che possiate replicare in primavera o estate anche voi, nella prossima stagione. O, chi lo sa, magari in autunno, perchè il mare di Grado non va mica in vacanza: è sempre lì e sempre lì è il sole che ogni giorno sorge e poi tramonta, abbracciando l’isola da mattino a sera. Una delle cose più belle per me: il sole in faccia all day long, da est a ovest!
Le cose che io ho fatto a Grado
Ho pedalato. Pedalato tanto. Anche sull’Alpe Adria, la miglior ciclabile d’Europa, verso Aquileia e poi verso la Valle Cavanata (di cui vi parlo in questo post).
Ho guardato il tramonto sul mare seduta sulle rocce per più di un’ora, ascoltando le storie dei gradesi che si incrociavano alle mie spalle.
Ho guardato un altro tramonto dalla laguna, pedalando, con il vento che mi buttava indietro i capelli.
Ho guardato il terzo ed ultimo tramonto dal Porto Mandracchio, riflesso nell’acqua tra le barche, indecisa tra quale fosse il più bello: quello sotto o quello sopra? Mi sa che è un pareggio.
Ho gironzolato senza mèta per il suo romantico centro storico, nel cuore di quest’isola dalla forma di una L rovesciata: sono arrivata alla Basilica di Santa Eufemia e alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie (mi raccomando, veniteci a piedi, perchè in centro storico c’è il divieto di circolare in bici e la multa è di 81 euro, sono molto severi ma vedrete i cartelli) e poi mi sono persa ancora un po’ tra i vicoli, i panni stesi, le bici legate ad ogni palo, il rumore dei gabbiani sopra la testa.
E camminando tra la basse case con il camino a vista, in centro, ho notato che Grado assomiglia un po’ a Caorle, non trovate anche voi?
Ho poi ammirato la sua ora blu davanti al campanile, in un attimo di magia in cui i profili dei tetti delle case erano in netto contrasto con l’azzurro del cielo al tramonto, che diventava gradualmente blu notte, quasi fossimo finiti in un film della Walt Disney. Ci mancava solo Peter Pan e la fiaba era al completo. Ah già, ho anche scoperto che sulla cima del campanile c’è la statua di San Michele che ruota con il vento!
Il sole bacia tutti
Ho imparato che a Grado sole, vento e mare curano: non conoscevo questo aspetto curativo. Le correnti del vento particolari e l’esposizione ideale del sole la rendono un’isola in cui le persone si recano (fin dall’Austria, paese da cui proviene la maggior parte del turismo straniero) per curare patologie o disturbi fisico-muscolari. Ecco infatti che qui entrano in scena le Terme Marine, che seguono la filosofia dell’uso di elementi naturali e fisici dell’ambiente marino per la cura e la riabilitazione di svariate patologie dell’uomo.
Di fronte alle terme c’è la spiaggia di sabbia lunga 3 km, interamente attrezzata ed esposta a sud, ovvero baciata dal sole per l’intera giornata: devo ammettere che non capita in tutte le spiagge, anzi, è una cosa rara e bella da sapere. Ha la bandiera blu dall’89 e aree per ogni tipo di clientela: dalle mamme con bambini piccoli ai più sportivi, fino ai cani che trovano nel Lido di Fido lo spazio adatto a loro. Insomma, una spiaggia privata sicura e gestita con amore per il territorio da tanti anni.
Mangiare a Grado, dove mangiano i gradesi
Dopo tanto vagare mi sono dedicata anche alla gastronomia locale, come in ogni mio viaggio. Ho mangiato del buon pesce a km 0 direttamente al mercato ittico, al ristorante Zero Miglia (andate e mangiatene tutti). Ottima cena con spaghetti alle vongole anche a Losteria (scritto così) e alla trattoria Tre Corone nel cuore del centro storico. Come piatti tipici da provare prima di andare via abbiamo: il boretto (un pesce della zona) con polenta, gli gnocchi con ragù di fasolari (altri pesci della laguna) e le sarde in saor (che sono veneziane ma qui riprese alla maniera friulana). In generale consiglio tutto ciò che è a base di pesce, per andare sul sicuro!
Grado è essenzialmente un’isola felice, uno di quei posti che mi fanno dire: “Sì dai, io qui ci vivrei!”
Perchè mi alzerei, andrei in bici al porticciolo, farei colazione vista barche e concluderei la giornata di lavoro con l’appuntamento che preferisco. Vedere il sole che cade in mare, magari mangiando qualcosa per aperitivo. La vita dei borghi di mare scorre lenta, io l’ho vista, e penso che mi ambienterei in un attimo. Voi no? 🙂
elena serafini
28/12/2018 alle 21:53 (5 anni fa)Grado d’estate è sicuramente splendida, ma non si svuota mai del tutto, nemmeno in bassa stagione: ci sono negozi e ristoranti aperti tutto l’anno e in bassa stagione si possono godere tramonti e colori diversi. Grado si è organizzata anche per la bassa stagione:la città vecchia (Gravo vecia, in dialetto locale) offre splendide passeggiate con glie difici in mattoni che si affacciano sulle strade strette. Grado era il porto di Aquileia all’epoca romana e della storia antica mostra molte tracce. è una cità di mare con una splendida darsena e de porti (uno più grande e uno più piccolo) da cui si ammirano pescherecci in transito. Marinai, pescatori, gente accogliente..Grado a Natale riserva un cammino tra i presepi e in primavdera gli amanti della letteratura si posono godere la assegna letteraria di Grado gialla. A capodanno e in lulio (il 12, santi patroni) ci sono spettacoli pirotecnici. Dal 2018 c’è anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, da provare!
Silvia Cartotto
04/01/2019 alle 18:50 (5 anni fa)Grazie mille per queste informazioni, Elena, davvero preziose! 🙂