Questo è il momento in cui mi fermo un attimo a ripensare all’anno appena passato.
Sì, questo mi riesce bene, a questo punto dell’anno. Mi riesce sempre bene mettermi le cuffie e ripensare a ciò che è stato, a ciò che è accaduto negli ultimi 12 mesi, prima che anche questo 2016 mi faccia ciaociao con la manina, da lontano.
Perchè dopo mesi di corsa, bisogna fermarsi.
Questo post nasce così, per un bisogno di fermarmi un attimo, riguardando questo 2016 così strano, così veloce, in cui sono cambiata tanto, in cui ho messo in discussione così tanto, in cui ho lavorato secondo i miei ritmi, in cui ho viaggiato un po’ da sola e un po’ in compagnia. In cui sono diventata grande (forse), entrando negli enta. Un anno di lavoro e viaggi, il mio.
Il mio 2016: un viaggio a ritroso
Ringrazio febbraio per avermi fatto scoprire il lato nord del Lago Maggiore, con Locarno e la Svizzera, in un weekend di San Valentino. Lo ringrazio anche per avermi portata a tenere un corretto e nuovo stile di vita, con un’alimentazione più sana e l’abitudine quotidiana a fare sport. Lo ringrazio per esserci stato.
Maggio è stato un’esplosione: di vita, di viaggi, di sensazioni. C’è stato il Trentino da sola per i vini Mezzacorona, Torino con Lookals e lo Zoom, Caorle e il Foto Festival, Amsterdam in 3 giorni completamente da sola. E poi c’è stata Ischia, Roma e il Tbentalks a cui ho partecipato per la prima volta come relatrice di un panel sullo storytelling turistico. Ma a maggio ho mai dormito a casa?! 😉 Molto poco.
A giugno è toccato alla Romagna con Dorelan, alla Costa Brava per 5 giorni di sport e camping per l’ente turistico, poi alla Vel d’Ega in coppia e il raggiungimento (o quasi) dei miei obiettivi sportivi.
Luglio e agosto sono volati, tra il Lago d’Iseo e poi l’Alto Adige ad Anterselva per lavoro, e poi è arrivata la Thailandia con Bangkok, Koh Samui e Koh Phangan, un vero spettacolo, un viaggio bellissimo, una vacanza in due. Ah, e poi c’è stata la Maremma, a fine estate! E il Friuli con Grado a inizio settembre. Quanti viaggi, che bellezza: per piacere o per lavoro, l’importante è partire.
Ottobre è arrivato in fretta, con i 30 anni, le mie 30 cose bellissime e la fiera del turismo a Rimini. Poi progetti, nuovi preventivi, tanto lavoro, routine e palestra. Cose normali, le solite cose, ma cercando di trovare sempre il bello in tutto. Anche in ciò che ci piace di meno, anche in ciò che proprio non capiamo.
E poi ci sono stati gli ultimi intensi mesi. A novembre ho lanciato il mio sito web di consulente e copywriter: silviacartotto.it! Una vera soddisfazione, una gioia immensa per il tanto lavoro che c’è stato, anche grazie ad un team di professionisti che mi hanno aiutata ad ottenere ciò che immaginavo da mesi.
Quindi ecco l’autunno e l’inverno che avanzano, la pioggia, altri viaggi: sempre a novembre il freddo del Belgio con Bruxelles e la Vallonia, a dicembre il caldo con la crociera ai Caraibi tra Cuba, il Belize, l’Honduras e il Messico. Tutti posti di cui ancora devo riordinare foto, sensazioni e ricordi, qui sul blog. Una delle cose da fare a gennaio!
Adesso, però, arriva il momento di imparare a lasciar andare un capitolo di vita. Lascio una casa, sposto le nostre cose e gli oggetti di una vita in un’altra casa da riempire di vita e ricordi, di cose belle.
Lascio questa dove ho vissuto e lavorato, lavorato e vissuto: forse è per questo che fatico tanto a lasciarla. La mia casa-ufficio. Le stanze dove ho compiuto 30 anni, da dove sono partita più volte e dove sono tornata altrettante. Lascio la casa a cui mi sono più attaccata, con la speranza, in futuro, di non affezionarmi maledettamente sempre a tutto. E a tutti.
Che il 2017 ci porti solo gioie, nessuna lacrima, tanti traguardi e momenti vissuti già nei sogni. Che quelli, si sa, sono fatti per essere realizzati.
Che il 2017 ci porti solo ciò che più desideriamo dalla vita.
Auguri a tutti voi, di cuore, per un felice Natale e un 2017 coi fiocchi. Noi ci risentiamo a gennaio qui su queste pagine, dopo che sarò tornata dal mio prossimo viaggio natalizio: Londra! 🙂