Non le avevo mai dato grande considerazione.
Non pensavo potesse essere nelle mie corde.
Non la ritenevo una città da meritare un weekend.
E invece.
Invece Bruxelles mi ha piacevolmente stupita, anzi, mi ha letteralmente conquistata a un certo punto del viaggio. Nel post vi spiego il perchè, ma soprattutto perchè, forse, è il caso che anche voi ci andiate se non l’avete mai vista. Subito, nè!
Perchè andando a Bruxelles ve ne innamorerete all’istante
Può sembrare una città austera, grigia e fredda di primo acchito, è vero. Invece Bruxelles, “la città nella palude”, dal significato del suo nome, mi ha scaldata in una giornata autunnale, mi ha sorpresa in una gelida serata piena di luci, mi ha stupita con i suoi palazzi, i suoi ristoranti e i suoi quartieri bohemienne. Ecco che cosa di lei ho amato di più, ma attenti: al termine di questo post è molto probabile che sentirete un’irrefrenabile voglia di fare la valigia e partire! O, almeno, è quello che vi auguro. 😉
Il quartiere Marolles
Iniziamo dalla zona più originale e particolare della città: il quartiere Marolles, ovvero la zona vicino al Palazzo di Giustizia e Place du Jeu de Balle. Proprio in quest’ultima piazza ogni giorno si svolge il mercatino delle pulci (Marchè de la Place) dalle 6 del mattino alle 2 del pomeriggio e vi si trovano oggetti d’antiquariato e pezzi da collezione.
Da qui consiglio di perdervi per il quartiere per scoprire le tante gallerie d’arte, i negozietti di abiti vintage venduti al chilo, la street art ad ogni angolo o sui garage, gli atelier di designer e artisti. Sono davvero belli e tantissimi! La musica di un gruppo di suonatori di fisarmonica vi farà compagnia tra le vie, mentre passeggiate magari su Rue Haute. Ah, spingetevi anche fino alla Square du Petit Sablon: qui, di fronte al parco, c’è la bellissima chiesa gotico-barocca di Notre Dame de Sablon, entrateci qualche minuto.
Ultima cosa: sempre in questo quartiere si trova l’Atelier des tanneurs, un mercato biologico che si tiene la domenica mattina, lungo la “strada dei conciatori” (indirizzo: Huidevettersstraat 60A).
La Grand Place
Indubbiamente il mio posto preferito a Bruxelles.
Arrivando da Rue de la Tete d’or, di sera, è stato un WOW gigante ad appoggiarsi sulla mia bocca per almeno 5 minuti buoni. Tutt’intorno a me, sui 4 lati della piazza, palazzi eleganti, uno più illuminato dell’altro: il municipio (Hotel de Ville, del 1400 in stile gotico), la Maison du Roi e le case delle corporazioni. La piazza è definita comunemente come una delle più belle al mondo ed è patrimonio Unesco dal ’98. Vederla così, di sera in inverno, con le facciate dei palazzi che sembrano colorarsi d’oro, vi assicuro che è un’emozione fortissima. Ma anche di giorno il fascino continua, imperterrito.
Il cioccolato belga: Laurent Gerbaud
Uno dei motivi per cui si va in Belgio e precisamente a Bruxelles, è senza dubbio il cioccolato belga, famoso in tutto il mondo. Ma una cosa divertente che vi consiglio di fare è un laboratorio di cioccolato presso uno dei migliori Maitre Chocolatier della città, Laurent Gerbaud. La sua cioccolateria si trova in Rue Ravenstein 2D, di fronte al Bozar, il museo di belle arti. Potete entrare e semplicemente acquistare tutte le praline che vedete al bancone, oppure sedervi per una cioccolata calda, oppure (e ve lo consiglio) prenotare per tempo il laboratorio di circa 2 ore per imparare a fare i cioccolatini insieme a Laurent. Il corso avviene ogni sabato mattina e costa 35 euro a persona. Esperienza bellissima, anche perchè durante il corso farete una degustazione di una decina di praline fatte da Laurent e poi porterete a casa quelle preparate da voi (quindi impegnatevi, vi conviene)! 😉
Atomium by night
Siamo un po’ fuori da Bruxelles, sulla strada che porta all’aeroporto, nel parco Heysel. L’Atomium fu costruito nel 1958 in occasione dell’Esposizione Universale e rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro, ed è possibile salire entrando negli atomi. La struttura è davvero immensa, non pensavo fosse di queste dimensioni prima di venire qui (è alto più di 100 metri). Vederlo di notte forse è ancora più suggestivo, perchè è tutto ricoperto di lucine! Quindi se potete scegliere, veniteci dopo il tramonto.
L’hotel: dove dormire a Bruxelles
Siamo in Rue des Colonies 10, a due passi dalla stazione centrale. Il 9 Hotel Central è un boutique hotel 3 stelle arredato in stile urban, con moderni dettagli di design per un’atmosfera molto rilassata. La colazione è servita su lunghi tavoloni in fila, al piano terra oltre la reception, con buffet dolce e salato. Lo consiglio sia perchè la mia camera era veramente bella (ce ne sono altre 46, ognuna con dettagli diversi) e silenziosa sebbene affacciata su una via del centro, sia perchè a pochi minuti da qui si raggiungono le principali attrazioni della città.
I ristoranti: dove mangiare a Bruxelles
Chez Leon
La Regina Fabiola ha festeggiato qui il suo compleanno: può sembrare un luogo turistico, invece ci vengono soprattutto gli abitanti. Le sale si sviluppano su due piani e ce ne sono tantissime, tutte piccole e disposte anche in lunghezza, su Rue des Bouchers (l’ingresso è al numero 18). Da ordinare senza ombra di dubbio le moules frites, ovvero cozze e patatine fritte, il piatto tipico del locale. Ve le serviranno in un pentolone nero, con a parte le patatine. Il locale vende anche delle scatole di latta con disegnati i palazzi della città, con dentro deliziosi biscotti al burro: compratene una se amate le scatole (come me) o i biscotti (sì, sempre come me)! 😉
Brasserie Ommegang
Siamo nella Grand Place: in questo ristorante non c’è il wifi, ma sarà un’ottima scusa per assaggiare in tranquillità il filetto di manzo con patate arrosto e salsa al Porto, oltre a quest’insalata di uva, mandorle e sfoglia con formaggio di capra e Moscato. Tutto molto buono, forse se i camerieri fossero più cordiali sarebbe anche meglio, ma non pretendiamo troppo… 😉
E poi, altri locali che mi hanno consigliato (dicono siano i più tipici e frequentati dagli abitanti della città). La fin de siècle: ristorante semplice, con cucina belga tradizionale e Le clan des Belges, ristorante più particolare, con cucina belga e decorazione dei piatti molto curata. Infine, i piatti tipici da assaggiare assolutamente sono la carbonade (è uno spezzatino locale fatto con la birra) e il waterzooi (una zuppa di carne o pesce, oppure mista). Infine, un po’ di street food: assaggiate il gaufre con zucchero a velo, un dolce tipico fatto alla piastra, croccante fuori e morbido dentro.
Bruxelles, Bruxelles, che scherzetto che mi hai fatto. Sono partita pensando che come le Fiandre non ci fosse nulla, che Gent e Bruges fossero inarrivabili, e invece scopro che anche tu hai il tuo bel fascino e la tua indubbia magia!
Per avere altre informazioni vi invito a visitare il sito belgioturismo.it, dell’ente turistico grazie al quale ho scoperto questa bellissima capitale europea.
Leggete anche il mio post sui dintorni di Bruxelles: Mons, Waterloo e La Hulpe, in Vallonia.
AngusN4
21/11/2017 alle 21:03 (6 anni fa)Ho visitato Bruxelles a marzo per un paio di giorni. Arrivavo con moltissime aspettative dovute a un’accurata ricerca preliminare per sfruttare al meglio il tempo. Beh… non mi è bastato. Troppo da vedere sì (basta pensare alla mole di musei di alto livello che si trovano in città), ma soprattuto troppo da vivere. I quartieri e i parchi della capitale europea sono molti e tutti a misura d’uomo. Gli scorci da immortalare in foto ricordo si nascondono dietro ogni angolo, anche il più inatteso, e col cambiare delle ore e quindi della luce bisognerebbe ricominciare il giro.
Certamente non bisogna aspettandosi una città pulita e tirata a lucido, perchè Bruxelles è una città viva e vissuta, i belgi sono un pazzerelli e costruiscono e disfano con una certa leggerezza d’animo che noi italiani non possiamo nemmeno capire. Bruxelles è una città vera! La consiglio per pochi giorni, ma la straconsiglio anche per un viaggio più lungo, perchè vista la sua centralità in un’ora o poco più si raggiungono tutte le altre città per una visita in giornata.
Complimenti per l’articolo.
Silvia Cartotto
21/11/2017 alle 22:03 (6 anni fa)Grazie mille a te per il tuo commento! 🙂
Cristina
07/02/2017 alle 21:01 (6 anni fa)Bruxelles! Mi ha sempre affascinata come città e adesso, dopo il tuo post, sono ancora più convinta che non posso proprio perdermela! Grazie dei suggerimenti!
Silvia Cartotto
08/02/2017 alle 9:53 (6 anni fa)Felice di averti ispirata a partire, grazie a te Cristina!