Conoscete la Nuova Caledonia? È un vero paradiso (anche gastronomico): isola dell’Oceano Pacifico, si trova vicino all’Australia ed è dipendente dalla Francia.
Con la sua laguna patrimonio dell’Unesco dal 2008, è un vero e proprio paradiso tropicale protetto dalla seconda barriera corallina più grande del mondo e dotato di un’immensa ricchezza biologica.
Una vacanza per due in Nuova Caledonia: itinerario di viaggio
Io e mio marito l’abbiamo scelta come seconda tappa del nostro viaggio di nozze. Siamo due anime vagabonde e il pensiero di rinchiuderci in un resort non ci allettava per niente, per cui abbiamo deciso di fare un viaggio on the road: con una macchina a noleggio abbiamo esplorato il nord e il centro della Grande Terre, l’isola principale, per poi concederci qualche giorno di relax nella piccola Île des Pins.
La Grande Terre
Per il nostro tour della Grande Terre siamo partiti da Nouméa, la capitale, una città vivace, piena di locali e ristorantini: non perdetevi un drink a “La Bodega del Mar”, una palafitta sull’oceano che offre una vista bellissima. Ci siamo diretti al nord passando per la costa est e siamo ritornati dalla costa ovest. Ci siamo fermati a Konè, Poindimie e Serraméa: abbiamo attraversato foreste tropicali e praterie, abbiamo visto cascate, spiagge idilliache, montagne. La varietà di paesaggio offerta dalla Grande Terre è davvero incredibile!
Attenzione: le sistemazioni scarseggiano, quindi è fondamentale prenotare per tempo l’alloggio, soprattutto in alta stagione (il nostro inverno).
Oltre alla capitale, dove potrete trovare moltissimi hotel, ci sono solo piccoli villaggi in cui si trova il minimo indispensabile! Nella Grande Terre ci sono diverse fattorie e ranch che offrono ospitalità, oltre ad alcuni campeggi. Le strade principali sono asfaltate e in buone condizioni. Il mio consiglio è di prenotare la macchina dall’Italia, con anticipo.
L’Isola dei Pini
All’Isola dei Pini abbiamo optato per lo scooter (noleggiato tramite il nostro hotel, Le Méridien), perfetto per girarla in tutta tranquillità. È veramente piccolissima, lunga 18 km e larga 14 e si chiama così per la forte presenza dei pini colonnari, alti fino a 50 metri.
Il posto che più mi è rimasto nel cuore sono le Piscine Naturali: talmente belle da restare senza fiato. La baia di Kuto e quella di Kanuméra sono altre due bellissime spiagge.
La cultura
La Nuova Caledonia è una collettività francese d’oltremare; in essa convivono tantissime culture, molto diverse tra loro. Ci sono gli europei, (a loro volta divisi in Caldoche, discendenti dei coloni francesi, e Métro, cioè tutte le persone che sono emigrate nel Paese), i Kanak (una popolazione indigena di origine melanesiana), e altre minoranze provenienti dalla Polinesia o dal Sud-est asiatico.
Passare qualche giorno ospite di una famiglia kanak, in un villaggio tradizionale (accueil en tribu) è una bellissima esperienza, utile per conoscere una cultura così diversa dalla nostra. Sono alloggi spartani ed è necessario prenotare con alcuni giorni di anticipo (per informazioni, ci si può rivolgere direttamente al Centro visitatori di Hienghène, un piccolo paese del nord-est: hienghen-tourism@mls.nc).
È possibile visitare i villaggi chiedendo prima il permesso (che va chiesto anche prima di scattare fotografie!) e, come segno di rispetto, è necessario portare un piccolo regalo, che può essere un pacco di riso o del caffè. La cultura kanak è basata sulla “coutume”, una sorta di codice di comportamento che regola tutti gli aspetti della vita, compresi i rapporti tra le diverse tribù e le persone che ne fanno parte. Un concetto complesso, forse intraducibile e poco comprensibile per noi, ma l’importante è sapere che alla base c’è sempre il rispetto.
Come e che cosa si mangia in Nuova Caledonia
La cucina della Nuova Caledonia rispecchia tutte queste differenze.
E, vi assicuro, è uno dei paesi in cui ho mangiato meglio in tutta la mia vita. Carne, pesce, crostacei: tutto cucinato bene e abbinato con gusto, mescolando spezie e sapori tropicali, con un costante richiamo alla cucina francese.
Durante il nostro viaggio abbiamo assaggiato un po’ di tutto, fermandoci in piccoli chioschi sulla spiaggia e cenando prevalentemente nei ristoranti degli hotel dove abbiamo alloggiato. Nei ristoranti delle strutture ricettive, che siano alberghi, resort o tables d’hôtes (locande tipiche), si mangia di solito molto bene.
Il piatto tipico della Nuova Caledonia è la bougna, una sorta di stufato cotto sottoterra, che può essere sia a base di carne che di pesce (o di aragosta). Abbiamo imparato a cucinarla e abbiamo assaggiato la variante con la carne a Poindimie, quando abbiamo visitato un villaggio kanak.
La carne, dopo essere stata bagnata con il latte di cocco, viene avvolta in foglie di banano insieme a tuberi, igname, patate dolci, banane poingo e cotta a fuoco lento per almeno due ore, sotto pietre calde. Se volete assaggiarla vi consiglio di farlo presso una tribù, oppure in una table d’hôtes, diffuse soprattutto sulla costa est o sulle isole, e che spesso offrono anche camere. È un piatto complesso che richiede una lunga preparazione, per cui dovrete necessariamente prenotarla almeno un giorno prima!
Nella Grande Terre vivono tantissimi cervi, che vengono cacciati e cucinati in tutte le salse: serviti sotto forma di carpaccio, in civet (stufato), o come spiedino. Anche la carne di manzo locale è buonissima: viaggiando nelle strade del nord della Grande Terre è facile imbattersi nelle tante mucche che vengono allevate nei ranch e nelle fattorie dei caldoche.
Nell’Isola dei Pini i ristoranti sono pochissimi. Il più delle volte abbiamo mangiato a “Le Pirogue”, il ristorante dell’hotel dove alloggiavamo, ovvero Le Méridien (che, come tutti gli altri, è aperto anche agli esterni): qui la qualità del cibo è altissima e l’ultima sera abbiamo mangiato un “Plateau de Fruits de Mer” talmente buono che ancora lo sogno la notte! Consiglio anche il ristorante Kougny, poco lontano dal resort: potrete mangiare le aragoste cotte sulla brace con i piedi nella sabbia, ammirando un panorama da urlo! Un’altra specialità dell’isola sono le “escargot”, simili alle nostre lumache di terra.
In generale in Nuova Caledonia il costo della vita è molto alto. Cenare fuori costa parecchio, così come sono cari anche i supermercati e i negozi. I vini, costosi, sono importati dalla Nuova Zelanda, dall’Australia e dalla Francia. Localmente si produce la birra: provate la Manta e la Number One!
Il meglio del viaggio: cosa non perdere
- Il cuore di Voh: questo cuore naturale formato dalle mangrovie è davvero incredibile. È ben visibile solo dall’alto e l’escursione si può fare con il 4×4, percorrendo una strada molto panoramica che porta fino alla cima del massiccio di Katepai, a 700 metri. L’ideale è affidarsi a una guida, ma per tutte le informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo della Nuova Caledonia. Per i più romantici: si può decidere di fare l’escursione in elicottero, o con un velivolo ultraleggero, e sorvolare così le montagne, la laguna e la barriera corallina per uno spettacolo davvero super!
- Il centro culturale Jean-Marie Tjibaou, a Noumea, il simbolo culturale del paese, progettato dal nostro architetto Renzo Piano.
- Una visita ad una tribù kanak, per scoprire tutte le loro antiche tradizioni e imparare a cucinare la bougna.
- Il Parc Provincial de la Rivière Blue, una riserva naturale protetta che ospita moltissime specie di uccelli protetti tra cui il kagu, l’uccellino simbolo del Paese. La foresta sommersa di kaori, alberi millenari con tronchi giganteschi che spuntano dall’acqua cristallina, è uno spettacolo unico. È possibile fare gite in barca o in canoa al chiaro di luna: romanticissimo!
- Un’escursione con una guida locale nella regione di Hienghène: presso l’ufficio turistico potrete scegliere se avventurarvi tra le cascate, le grotte e le montagne o se invece dedicarvi alla scoperta della laguna.
- Un po’ di relax sulle bellissime spiagge dell’Île des Pins, prevedendo un’escursione all’Atollo di Nokanhui.
Insomma, se state progettando il vostro viaggio di nozze o una fuga romantica, inusuale e fuori dal mondo, la Nuova Caledonia è la destinazione che fa per voi. Vi stupirà!
Articolo di Mariachiara Manopulo – Food&Wine e Motorbike Lover per il Club delle ragazze con la valigia
35 anni, Digital PR. Vagabonda e food lover per vocazione: la prima cosa che cerca in un posto nuovo sono i piatti tipici e i vini locali. Silvio, suo marito, la segue ovunque, meglio se sulle due ruote.
Giovanni Battista Loreti
25/07/2017 alle 19:17 (6 anni fa)Ah! Brava Merina!
Isabella
13/07/2017 alle 22:29 (6 anni fa)Grande Mari!!!