Il Belgio è un paese secondo me sottovalutato: la vicina Olanda attira molti più turisti ma vi assicuro che anche escludendo Bruxelles il Belgio ha molto da offrire. Si divide in due regioni, le Fiandre a nord e la Vallonia a sud, che meritano entrambe una visita.
Così, spinti dalla curiosità, io e il mio compagno siamo partiti per una settimana romantica alla scoperta delle Fiandre e del loro cibo!
Informazioni pratiche per un viaggio di 7 giorni in Belgio
Ci sono diversi voli che collegano l’Italia al Belgio: io e il mio compagno abbiamo viaggiato con Ryanair da Venezia a Charleroi con una spesa contenuta. Per spostarsi si può benissimo noleggiare una macchina, ma non dovendo percorrere lunghe distanze abbiamo optato per il treno, che abbiamo trovato sempre pulito e puntuale.
I prezzi sono nella norma, ma se prevedete di spostarvi spesso vi consiglio il Go Pass 10, che ho utilizzato io stessa: è un pass valido per 10 viaggi al costo di 50 euro per gli under 26. In alternativa per tutte le età c’è un pass pressoché identico, ma che costa 76 euro.
Amore e dolci a Brugge
La nostra prima tappa è stata la cittadina di Brugge (Bruges in francese), che ci ha conquistati fin da subito: casette da fiaba lungo una fitta rete di canali, è un vero e proprio paese-gioiello.
Anche il nostro hotel (Golden Tulip Hotel de’ Medici) era stupendo: un’enorme casa antica che si affaccia su un canale, con uno stile classico e di altri tempi, a pochi minuti dal centro.
Brugge non è tanto grande, ma ci sono un sacco di cose da fare e da vedere: in primis fatevi una bella passeggiata lungo i canali, andando un po’ a zonzo troverete degli angoli meravigliosi.
Il centro merita sicuramente una visita: la piazza del Markt con la torre campanaria Belfort e con gli edifici dalla facciata a gradoni è bellissima. Vi consiglio caldamente di salire sul campanile: sono “solo” 366 gradini, ma da lì vi godrete una bellissima vista sulla città e potrete ammirare l’elaborato meccanismo del carillon che ogni 15 minuti fa suonare le campane.
La seconda piazza principale, il Burg, vede molti edifici imponenti e sfarzosi, tra cui il Municipio (Stadhuis) e la Casa del Preposto.
Oltre alle tante bellissime chiese gotiche e al parco Minnewater, visitate assolutamente il Begijnhof (beghinaggio), un luogo che troverete in quasi tutte le città belghe, ognuna ha il suo. Si tratta di un quartiere di case isolato e una volta abitato esclusivamente dalle beghine, donne sole o nubili che facevano parte di questa comunità religiosa, isolata rispetto agli altri abitanti della città.
Per me è stata una scoperta molto interessante: camminare in questo quartiere ti fa respirare un’aria di pace e silenzio, è quasi meditativo.
E poi un’esperienza molto carina è fare uno dei tanti tour in barca che vengono proposti lungo i canali: vedrete Brugge da un nuovo punto di vista!
Se volete visitare dei musei fuori dal comune vi consiglio sia il Friet Museum, sulle patate fritte, sia Choco Story, il godurioso e salivante museo sul cioccolato. Sono entrambi fatti molto bene e vi faranno venire fame. A proposito di fame, passiamo alle cose importanti!
Che cosa mangiare a Brugge
La cucina belga è quella tipica del centro Europa: si prediligono zuppe e stufati a base di carne e patate e piatti principalmente invernali; tuttavia, affacciandosi sul mare, si trovano anche delle specialità di pesce. Noi abbiamo voluto provare un po’ di tutto: ci è piaciuto molto il waterzooi, la zuppa di pesce fiamminga, seguita a ruota dallo stufato di carne tipico, la carbonade flamande.
Se volete assaggiare la cucina belga a Brugge, vi consiglio il ‘t Zwart Huis e il Gran Kaffee de Passage. Per degustare la birra tipica della città, la Bruges Zot, visitate il birrificio De Halve Maan, dove vi spiegheranno le fasi di produzione della birra e vi potrete bere una bella pinta.
Per quanto riguarda i dolci, troverete una cioccolateria ogni 100 metri e ogni bar che si rispetti ha i waffle nel menù. Noi li abbiamo mangiati assieme a una bella cioccolata calda in una carinissima sala da tè, la Tearoom Carpe Diem.
Anversa, la città dei diamanti
Dopo aver trascorso 4 giorni a Brugge ci siamo spostati ad Antwerp, città portuale e commerciale. La passeggiata più bella è quella che dalla Centraal Station porta al Grote Markt: negozi di ogni tipo, bar e ristorantini, questa è la via principale e più vivace di Anversa. Già il punto di partenza, la Stazione Centrale, è un’opera d’arte con la sua cupola di vetro e ferro lavorato; anche se siete in macchina merita una veloce visita.
Proprio accanto c’è il Quartiere dei Diamanti, per i quali Anversa è famosa da più di 500 anni. Se vi interessano il taglio e la lavorazione dei diamanti c’è anche un museo dedicato che vi mostrerà tutte le fasi del processo.
Tornando sulla via principale troverete la casa di Rubens, uno dei più famosi artisti fiamminghi, adesso sede di un piccolo museo a lui dedicato. Dentro, oltre ad esserci una discreta collezione di opere del pittore, viene spiegato come viveva e lavorava.
La piazza principale, il Grote Markt, è sfarzosa e monumentale, con le antiche case delle corporazioni e la statua di Brabone che lancia la mano del gigante Antigoon.
I mille sapori di Anversa
Non vi nascondo che ad Anversa abbiamo mangiato quasi sempre cibo etnico, e con grande soddisfazione!
La zona della stazione è ricca di ristoranti asiatici, tra cui ne abbiamo scelto uno malese, il Kuala Lumpur: ottimi spiedini di carne e involtini di verdure. La seconda sera ci siamo dati alla carne argentina de La Parrillada per una bistecca con i fiocchi.
Vi consiglio inoltre di provare uno dei tanti ristoranti ebraici che si trovano nel quartiere dei diamanti: da Isaac’s kosher troverete dei falafel fantastici.
Ovviamente non mancano i venditori ambulanti (e non) di patate fritte: proprio ad Anversa abbiamo mangiato le migliori!
Per quanto riguarda i dolci, anche qui c’è una tentazione dietro a ogni angolo; tra le tante cioccolaterie secondo me la più speciale è la Chocolate Line, dove producono cioccolatini dai gusti più strani (al bacon, alla cipolla, al curry, al tabacco…e sono davvero buoni)!
Se invece non volete rinunciare a un waffle fragrante andate da Desire de Lille, una deliziosa pasticceria.
Gite brevi nei dintorni
Noi abbiamo fatto diverse gite sia da Brugge che da Anversa, alcune di mezza giornata e altre di una. Una tappa obbligatoria è Gent, una città d’arte che sorge sulla confluenza di due fiumi e che fa parte del Patrimonio Unesco.
Mechelen è un altro paesino molto simpatico, ricco di chiese gotiche e dove ha sede uno dei birrifici più antichi del Belgio (Het Anker).
Se vi manca la vista del mare, Oostende fa per voi: è una vivacissima cittadina sul Mare del Nord dove fare una passeggiata lungo la costa e scoprire i tanti chioschetti di pesce fresco.
La ricetta del waffle
Sicuramente dopo questa vacanza sentirete la mancanza del Belgio e dei suoi dolci, ma con la mia ricetta dei waffle potrete sentirvi ancora un po’ lì! Fare i waffle in casa è veramente semplice, dovete solo procurarvi lo stampo apposito o, come nel mio caso, la macchinetta che li cuoce direttamente.
Ingredienti per 12 waffle
3 uova
80 g di zucchero
80 g di burro
300 ml di latte
300 g di farina
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di bicarbonato
Vaniglia/vanillina
Cannella (facoltativa)
Sciogliete il burro e fatelo raffreddare. Con le fruste elettriche sbattete i tuorli e lo zucchero fino a farli diventare spumosi. Aggiungete il latte e il burro freddo e a parte montate gli albumi.
Unite all’impasto la farina, il sale, il bicarbonato e i semi di vaniglia (se volete anche un cucchiaino di cannella) e amalgamate il tutto.
Infine incorporate delicatamente i bianchi montati. Ungete lo stampo e scaldatelo sul fuoco, una volta bollente metteteci una cucchiaiata di impasto, chiudete e fate cuocere per al massimo 3-4 minuti.
Io ho servito i waffle in due versioni: con sciroppo d’acero e marmellata e poi con miele, yogurt e frutta fresca: siete libere di sbizzarrirvi! 😉
Articolo di Valeria Pompili – Food Lover del Club delle ragazze con la valigia
Valeria ha 25 anni ed è veneta. È un’appassionata di viaggi, cucina e libri. Co-autrice del blog “I Golosi Itineranti”, sperimenta sempre nuove ricette. Ama in particolare la cultura e il cibo giapponesi.
Stefania - Con la valigia arancione
15/12/2017 alle 17:32 (6 anni fa)Ho vissuto a Lille per un ann e spesso trascorrevo i weekend a Bruges, anche solo per gustare l’eccezionale Carbonade e poi le gaufres per le vie della città!