Chi di voi non ha mai sognato di andare a vivere in Australia?
Per me è sempre stato un punto fermo della mia bucket list. Da piccola guardavo tantissime serie tv ambientate downunder, quindi mi sentivo molto ferrata a riguardo. Fare surf, accarezzare i koala, camminare nell’outback, sotto il sole bruciante del deserto… Tutto di questa terra mi attirava! Due anni fa sono riuscita finalmente a coronare il mio sogno e spuntare dal mio elenco la voce “vivere in Australia”. Oggi vi parlerò della mia esperienza per darvi qualche informazione e chiarire le vostre curiosità.
Voglio andare a vivere in Australia: istruzioni per l’uso
Il visto
La prima cosa da cui partire il visto. Entrare in Australia non è difficile, ma ha comunque un particolare iter da seguire. È necessario richiedere un visto, pagare la fee e aspettare che venga approvato. Per farlo basta andare sul sito del governo, creare un IMMIaccount e scegliere il tipo di Visa.
Se il vostro inglese non è il massimo e pensate di aver bisogno di un corso di lingua, potete fare lo Student Visa. Si deve frequentare un corso a scelta all’Università e si può lavorare per un massimo di 20 ore a settimana. La durata dello Student varia in base al corso che si segue, ma dato che i costi delle Università sono molto alti, non è molto proficuo.
L’altro visto è il Working Holiday Visa, che dura un anno ma può essere rinnovato per un altro anno andando a lavorare nelle farm (tranquilli, vi spiegherò più avanti di cosa si tratta). Per poterlo richiedere bisogna avere meno di 31 anni e, dal momento in cui è approvato, si hanno 12 mesi di tempo per entrare nel paese. Con questo tipo di visto si può lavorare con un contratto di tipo casual (a chiamata), ma mai più di 6 mesi con lo stesso datore di lavoro. È un visto pensato per i backpackers, ovvero i viaggiatori zaino in spalla che vogliono girare l’Australia e si spostano di continuo.
Consiglio: personalmente io consiglio di cominciare con il Working Holiday Visa, così da poter fare un po’ di soldi e metterli da parte per un’eventuale extension del visto. Lo student ha meno limitazioni, quindi si può fare l’applicazione anche se si è più avanti con l’età.
L’alloggio
L’alloggio è una questione un po’ spinosa, dato che la richiesta è molto alta. I ragazzi che vengono a vivere in Australia sono tantissimi. Tra il Working Holiday e lo Student, tutti cercano una sistemazione in città. Sydney in particolare è piena di appartamenti e stanze da affittare, ma scegliere quello giusto non è affatto semplice.
Io personalmente mi sono affidata a siti come flatmates.au e gumtree.au, portali in cui ci si iscrive e si comunica con gli affittuari dei posti che ci interessano. È inutile iniziare a cercare un appartamento prima di essere arrivati (io ci ho provato ed è stata una totale perdita di tempo), mentre può essere utile girare con qualche soldo nel portafoglio: se una stanza vi piace potete bloccarla subito, prima che qualcun altro ve la rubi!
Consiglio: può sembrare banale, ma non accettate mai di andare a vivere in case di cui vi hanno solo mandato le foto! Dovete sempre andare ad ispezionare un luogo con i vostri occhi, se vi assicurano che non è necessario hanno sicuramente qualcosa da nascondere. Ah, quasi dimenticavo… gli scarafaggi sono davvero molto presenti in Australia, specie nelle grandi città come Sydney. Quindi non fatevi spaventare se, nel controllare la casa, ne trovate magari uno grosso e nero. Purtroppo quelli sono inevitabili. Però, se ne vedete tanti, piccoli e grigiastri in zone tipo la cucina, il bagno o dove c’è la moquette, potrebbe voler dire che la casa ha bisogno di una bella disinfestazione.
Il lavoro
Fortunatamente, quando sono andata a vivere in Australia, ho subito trovato lavoro. Nel giro di una settimana ero una barista del “Pavilion”, un ristorante molto scenico che si trovava proprio all’interno del Royal Botanic Garden di Sydney. Trovare un lavoro di questo genere è abbastanza semplice. Basta inviare CV rispondendo agli annunci di Gumtree (già, Gumtree in Australia è un portale utilissimo per qualsiasi necessità), stamparne qualcuno e, armati di pazienza, consegnarlo in quanti più ristoranti possibili. E se non parlate benissimo l’inglese, tranquilli: si può sempre cominciare come lavapiatti e impararlo così.
Consiglio: gli australiani vanno letteralmente matti per il caffè. Chi l’avrebbe mai detto che andare a vivere in Australia avrebbe significato riscoprire questa cultura? Se sapete fare bene i cappuccini, o se avete anche una minima dimestichezza con la latte art, non dimenticate di inserire questo skill nel vostro Curriculum!
Le Farm
E veniamo alle farm.
Se avete scelto il Working Holiday Visa e volete rimanere un altro anno, dovrete inevitabilmente andare in farm e scontrarvi con questi tanto chiacchierati 88 giorni da passare lavorando in una fattoria australiana. La cosa importante da ricordare è che sono 88 giorni di lavoro effettivi. Se in un mese lavorate due giorni a settimana, avrete accumulato solo 8 giornate.
Raccogliere frutta, verdura, accudire gli animali, occuparsi di una fattoria: ogni lavoro manuale svolto in campagna può essere riconosciuto come farm work valido per il secondo anno, purché sia pagato. Eh sì, perché fino a qualche anno fa era legale anche farlo gratis. Ora fortunatamente non lo è più, ma trovare lavoro è diventato più difficile. Alcuni farmer offrono anche vitto e alloggio, altri hanno degli ostelli convenzionati in cui passare le notti. Io personalmente sono stata in un ostello a Marrochydore (Sunshine Coast), che aveva convenzioni con delle fattorie delle vicinanze. Loro chiamavano l’ostello richiedendo un numero di lavoratori a giornata e l’ostello, in base a chi era arrivato prima, mandava i ragazzi.
Ho sempre sentito dire che quella degli ostelli era una vera e propria mafia, ma sinceramente non mi sono trovata male per niente, vivendo proprio di fronte al mare. La mattina andavo in farm a raccogliere le fragole e, una volta tornata, avevo a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria per fare surf o stand up paddle.
Consiglio: il lavoro in farm è un lavoro di fatica, certo, ma non lasciatevi sfruttare! Va bene lavorare 6-8 ore al giorno, ma non va bene lavorarne 12, anche nelle ore più calde e sottopagati. Troverete sempre una sistemazione migliore, con un po’ di pazienza.
Andare a vivere in Australia potrebbe rivelarsi una decisione difficile da prendere ma, una volta fatto, credetemi se vi dico che non ve ne pentirete! 😉
Articolo di Rachele Faggiani – Expat Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Rachele viaggia… da quando è nata! Le piace vivere all’estero per capire meglio le nuove culture e i piatti tipici, e se non è in viaggio ne ha sicuramente uno in preparazione.