L’autunno è una stagione magica: l’estate si conclude lasciando posto all’aria finalmente frizzantina, agli alberi colorati, agli impegni ritrovati e ai pomeriggi di relax a casa mentre fuori piove.
L’autunno ti dà tanta energia e ti sprona a impegnarti in nuovi progetti. È la stagione delle zuppe, delle prime cioccolate calde, della zucca, dei funghi…ecco, come mio solito ho finito col parlare di cibo!
Una cosa che adoro fare in questo periodo è concedermi 2-3 giorni di stacco dalla routine ritrovata e andare a godermi i colori e i prodotti che questa stagione offre.
Per questo oggi vi propongo 5 gite da fare in autunno e una ricetta a tema!
5 gite autunnali da fare in Italia
Il Friuli tra zucche e artigianato
Il Friuli che vi propongo per la vostra minifuga autunnale non tocca le città principali, bensì alcuni paesi più piccoli che a ottobre si animano con delle feste a tema.
Sto parlando del paese di Strassoldo, che solo di recente ha riaperto i battenti del suo castello per ospitare una festa autunnale e una primaverile. Quella autunnale è veramente spettacolare e curata nei minimi dettagli: perdetevi ad ammirare le decorazioni e le nature morte e a curiosare tra i banchetti di artigianato locale. Ce n’è per tutti i gusti: oggetti per la casa, arredamento da giardino, vestiti, gioielli, piante, fiori, prodotti naturali…ma vi assicuro che questo mercatino è una vera chicca, da non perdere la zona del vivaio con la vendita dei “frutti dimenticati”!
Potete anche pranzare o consumare una porzione di frittelle di mele calde e croccanti, godendovi appieno la giornata. Quest’anno la mostra Frutti, acque e castelli si terrà il 21 e 22 ottobre, non perdetevela!
Nemmeno a farlo apposta, proprio quel weekend ci sarà un’altra festa autunnale, questa volta a Venzone: parlo della famosissima Festa della Zucca! Una ragione in più per fare un weekend lungo in Friuli quest’anno.
Qui potrete vedere gli intagliatori di zucche all’opera, stupirvi delle dimensioni delle zucche da concorso (arrivano anche a 350 chili!), mangiare specialità a base di zucca e godervi le dimostrazioni di mestieri e vita medievali che animano il centro. Se volete andare a entrambe le mostre vi conviene alloggiare a Udine (a metà strada tra le due) o godervi un po’ di aria di mare a Grado, una città molto carina che vale la pena visitare.
Umbria magica
L’Umbria è stupenda tutto l’anno, ma i colori autunnali le danno un fascino particolare. Organizzate un weekend lungo a Perugia e dintorni; dal capoluogo vi potrete spostare per visitare le vicine Assisi, Gubbio e Spello.
Perugia a me è piaciuta molto: abbarbicata sulla cima di una collina, si articola in stradine di pietra e saliscendi che si aprono su delle splendide piazze. Il tutto coronato da una bellissima vista sui colli umbri!
Assisi mi ha conquistata fin da subito: pulitissima e completamente ristrutturata, è un vero gioiellino. La Chiesa di San Francesco è il suo fiore all’occhiello, ma vi consiglio di raggiungere in auto anche la Basilica di Santa Maria degli Angeli: merita almeno due ore di visita.
Gubbio è un’altra cittadina che vi incanterà: ha un centro piccolo e raccolto che visiterete in poco tempo e delle simpatiche botteghe tipiche; se continuate a salire troverete una bella passeggiata che porta fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, in cima al monte (è raggiungibile anche tramite una funivia).
Se avete del tempo extra fate un salto nei paesini di Spello e Bevagna: in primavera li troverete addobbati con fiori di ogni tipo, ma anche avvolti nel silenzio autunnale hanno molto fascino.
Inutile ricordarvi che in Umbria si mangia benissimo: oltre alle specialità al tartufo troverete una vasta gamma di salumi, affettati e formaggi, e tanti dolci tipici. Scegliete la trattoria che vi ispira di più e non resterete delusi! Noi siamo andati a caso e abbiamo sempre mangiato bene.
Autunno vulcanico: le meraviglie dell’Etna
Dopo un’estate passata a fare il bagno, in autunno potete conoscere un lato diverso della Sicilia. Il complesso vulcanico dell’Etna è meraviglioso e vi regalerà tante emozioni, grazie al suo panorama vario e unico al mondo. Si passa da una fascia boschiva e piena di verde a una zona intermedia con piante basse e arbusti, per poi arrivare ai paesaggi quasi lunari che caratterizzano le zone vulcaniche.
La flora che troverete sull’Etna è quasi tutta endemica, avrete modo di conoscerla grazie all’ampio numero di escursioni che potete intraprendere, con diversi livelli di difficoltà.
Il mio consiglio è di alloggiare in uno dei paesini alle pendici della zona vulcanica, come Linguaglossa, Zafferana Etnea o Nicolosi. Se volete vi potete affidare a delle guide organizzate, ma per le escursioni più semplici non è necessario (monti Sartorius, Crateri Silvestri, Schiena d’Asino). Se vi sentite più sicuri con una guida vi segnalo l’agenzia Etna People, che organizza delle gite molto belle e che ha base a Taormina.
Invece per andare ai crateri sommitali la guida è d’obbligo, così come l’elmetto! Anche se salire fino in cima costa un po’ (dovete pagare la funivia, la guida e il passaggio in Jeep), ne vale assolutamente la pena.
Se avete la macchina vi consiglio di dedicare mezza giornata alle Gole dell’Alcantara, nella valle omonima: vedrete degli spettacolari basalti colonnari e se siete temerarie mettete i piedi nell’acqua gelida del torrente! Se volete dedicare un’intera giornata a questa zona andate a Castiglione di Sicilia e alla Cuba Bizantina vicina al paese.
Ovviamente Sicilia è uguale a ottimo cibo e ottimo vino e nella zona etnea troverete una cucina siciliana “di montagna”, molto gustosa e particolare, e i corposi vini dell’Etna.
Vi consiglio una degustazione di vini (con un ricco pranzo) da Gambino Vini a Linguaglossa, mentre per una cena in trattoria provate il Bar del Bosco a Zafferana.
I boschi trentini tra mille colori
La montagna in autunno si infiamma di mille colori e un itinerario che mi ha rapita è stato quello in Val di Non e in Val di Sella.
La Val di Non, in Trentino, è tutta da scoprire, ma se avete poco tempo dovete fare una selezione; io ho dedicato mezza giornata al Castello di Thun, uno dei meglio conservati castelli medievali del Trentino e dalla storia affascinante.
Per immergervi nella natura (ma sempre in relax!) fate il giro del Lago di Tovel, che essendo in una valletta inizia a gelare presto, regalandovi scorci molto pittoreschi.
Un’altra gita molto interessante è quella che porta al Santuario di San Romedio partendo da Sanzeno. Si tratta di un antico eremo costruito su uno sperone di roccia e meta di pellegrinaggio sin dall’antichità. Una volta arrivate dovrete salire ancora 130 gradini per arrivare alla chiesa più alta (in tutto sono cinque); in una zona recintata c’è anche un orso bruno, protagonista della leggenda di San Romedio e l’Orso.
Se siete in Val di Non dovete assaggiare i caratteristici tortel de patate, delle specie di frittelle di patate solitamente accompagnate da polenta, funghi e frico. Un ottimo posto dove provarle è il Ristorante Pizzeria Centrale a Flavon.
Essendo la Val di Non famosissima per le sue mele, è anche uno dei pochissimi posti che produce il sidro. A Tres c’è la Sidreria Trentina Lucia Maria, dove c’è sia il negozio di sidro che il ristorante (assaggiate le specialità con le mele, davvero ottime).
Ma il vostro weekend lungo non finisce qui: a circa un’ora e mezza dalla Val di Non c’è Arte Sella, un luogo dove l’arte contemporanea si fonde con il paesaggio montano, dando vita a un vero e proprio museo all’aperto.
Le installazioni artistiche sono fatte di materiali naturali come legno, paglia, carta e si adattano meravigliosamente all’ambiente che le circonda. Questa gita mi sta particolarmente a cuore perché è una cosa diversa dal solito e ti permette di apprezzare la montagna da un altro punto di vista.
Weekend nella Valle del Tronto
Essendo per metà marchigiana, questa è una regione a cui mi sento molto legata.
La zona della Valle del Tronto è davvero bella: amerete Ascoli Piceno, la città di travertino; ogni piazza è un gioiellino e la città è raccolta e piacevole da girare a piedi.
Curiosando per il centro concedetevi una pausa nello storico Caffè Meletti, dove vendono l’anisetta di loro produzione.
Se invece preferite il salato prendetevi un bel pezzo di pizza bianca o rossa (lì chiamano così la nostra focaccia o schiacciata) in uno dei tanti forni della città. La cosiddetta cacciannanze (letteralmente “cacciata/sfornata innanzi”) è la più buona e la più semplice, condita con olio, sale e rosmarino.
E poi chi non conosce le olive ascolane? Ma avete mangiato quelle vere o solo delle pallide imitazioni? Ad Ascoli potete farvi una bella scorta da portare a casa: vi consiglio la gastronomia Castelli (o se volete cimentarvi a farle, qui trovate la mia ricetta.
Ma adesso basta parlare di cibo. La Valle del Tronto è tutta da scoprire, la cosa più bella è fare un giro in macchina tra i paesini abbarbicati sulle colline, come Colonnella, Controguerra, Offida e Acquaviva.
Per gli amanti della montagna c’è anche la catena dei Sibillini a 40 minuti di macchina. Mi è piaciuto molto il percorso per salire sul Monte Sibilla, il panorama che si gode da lassù è mozzafiato!
Per chi non riesce a rinunciare al mare, una sosta sul lungomare di San Benedetto del Tronto è d’obbligo, con annesso pranzo a base di pesce.
Come sempre vi lascio una ricetta, che dell’autunno porta i colori e i sapori.
Torta salata porri e zucca
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
150 g di zucca senza buccia
2 porri medi
150 g di ricotta
1 uovo
sale, pepe e noce moscata
parmigiano q.b.
Procedimento:
Pulite e tagliate finemente i porri e quindi metteteli su una padella con un cucchiaio di olio.
Nel frattempo pulite e tagliate a dadi regolari la zucca. Quando il porro è un po’ appassito, aggiungete la zucca, fate cuocere per qualche minuto e versate mezzo bicchiere d’acqua; coprite e fate stufare a fuoco lento fino a quando la zucca sarà morbida ma non sfasciata.
Rivestite una tortiera con la pasta sfoglia.
Mettete l’uovo e il parmigiano grattugiato in una ciotola.
Sbattete con una forchetta e quindi aggiungete la ricotta e la noce moscata amalgamando il composto.
Quando le verdure sono cotte, lasciatele intiepidire e quindi aggiungetele al composto di ricotta amalgamando il tutto delicatamente.
Versate il tutto nella tortiera ed infornate a 180°C per circa 40 minuti: quando la sfoglia sarà gonfia e dorata e la torta leggermente abbrustolita, sarà pronta.
E buon autunno!
Articolo di Valeria Pompili – Food Lover del Club delle ragazze con la valigia
Valeria ha 25 anni ed è veneta. È un’appassionata di viaggi, cucina e libri. Co-autrice del blog “I Golosi Itineranti”, sperimenta sempre nuove ricette. Ama in particolare la cultura e il cibo giapponesi.
Alessandra
15/06/2018 alle 13:33 (5 anni fa)Amo l’autunno con i suoi colori e i suoi prodotti. Mi piacciono molto le feste autunnali che vengono organizzate ogni anno qui nelle Marche x festeggiare l’autunno! Mi hai dato degli ottimi spunti… Grazie