The warm heart of Africa: il cuore caldo dell’Africa si chiama Malawi

Lago Malawi

Il Malawi non è di certo tra le prime destinazioni che vengono in mente quando si parla di Africa eppure un viaggio in questo piccolo Stato può essere molto più vario di quello che potreste pensare tra montagne, animali selvatici, bellezze storiche e le acque del lago Malawi con le sue splendide spiagge.

Un vero e proprio concentrato di attrazioni, alcune completamente sconosciute al turismo, pronte per essere scoperte e apprezzate. La stagione migliore per la visita del Malawi va da maggio ad agosto, quando la vegetazione è più lussureggiante, le temperature sono relativamente fresche e il rischio di piogge è molto ridotto.

Qualsiasi itinerario decidiate di intraprendere sappiate che il Malawi vi sorprenderà e, allo stesso tempo, vi regalerà delle emozioni uniche e intense che lasceranno il segno! Qualche idea? Ecco le 3 tappe imperdibili del viaggio!

1. Lake Malawi

lago Malawi

Questo lago è il terzo d’Africa per dimensioni ed è una vera e propria tappa obbligata di tutti i viaggi in Malawi. Le sue acque sono cristalline, brulicanti di pesci e circondano alcuni isolotti davvero da cartolina.

Il mio consiglio è quello di pernottare a Cape Maclear, che altro non è che una lunga distesa di sabbia che offre diverse soluzioni per l’alloggio per tutte le tasche ed è la base perfetta per una gita in barca con destinazione Mumbo Island, una misteriosa isola deserta coperta di una fitta giungla e costellata da giganteschi massi tondeggianti.

Assolutamente imperdibile è poi la passeggiata lungo la costa alle prime luci dell’alba, quando le donne del vicino villaggio si riservano sul lago per fare il bucato e i pescatori rientrano con le loro barche e mettono in vendita il frutto della loro faticosa notte. È uno spaccato di vita reale che colpisce dritto al cuore, tra lo sguardo incuriosito dei bambini e il sorriso, timido, delle giovani donne.

2. Liwonde National Park

tramonto Liwonde National Park

Questo parco è relativamente piccolo e, sia per dimensioni che per avvistamenti, non può di certo essere paragonato alle blasonate riserve del Kenya o della Tanzania: dominato dalla presenza del fiume Shire, è tuttavia una meta ideale per gli appassionati di safari in barca.

I maggiori avvistamenti riguarderanno ippopotami, coccodrilli e coloratissimi uccelli, ma quello che più colpisce di questo parco non è tanto la fauna ma l’atmosfera! È l’immaginario dell’Africa che tutti noi abbiamo nella testa, con il sole che al tramonto diventa una palla rossa che scompare dentro le acque del fiume e rende invisibile la savana tutt’intorno, il rumore della natura e la pace che alla fine ti pervade! È indescrivibile ed è stato il posto che mi ha regalato il più bel tramonto mai visto in tutta la mia vita.

3. Zomba Plateau

Zomba, ex capitale del Malawi, è una città polverosa sede di un vivacissimo mercato ma, oltre a possedere un malandato fascino coloniale, non ha molte attrattive agli occhi del turista e potrebbe essere facilmente dimenticata se non fosse che alle sue spalle si estende lo Zomba plateau, un altopiano che ricorda in tutto e per tutto un ambiente alpino e che vi farà dimenticare, per qualche ora, di essere in Africa!

Una giornata di trekking è il modo migliore per esplorarne le bellezze, seguendo uno dei numerosi sentieri che circondano la montagna, disseminati di gente locale che trasporta pesanti carichi di legna e venditori di frutti di bosco lungo il ciglio della strada. Strano a dirsi ma l’Africa è anche questo!

E se dopo tutto questo girovagare vi venisse fame sappiate che in Malawi si mangia anche molto bene, la cucina non sarà tra le più variegate ma i sapori sono tutt’altro che banali! Sulle sponde del lago non rinunciate ad assaggiare il pesce locale mentre un po’ in tutto il paese le pietanze vi verranno servite accompagnate da riso al cocco o dalla locale “Nsima”, una polenta di mais dal gusto lievemente speziato e assolutamente da provare.

Il Malawi vi rimarrà nel cuore e nel corso di questo viaggio fermatevi, di tanto in viaggio, in qualche sperduto villaggio lungo la strada oppure visitate il vicino paesello di Cape Maclear: i sorrisi e gli abbracci che riceverete saranno il più bel regalo che queste persone potranno mai farvi e vi ripagheranno, di certo, di tutte le fatiche affrontate.

La storia di William

Il Malawi non è una terra facile e i suoi abitanti lo sanno bene! A volte, però, è bello sapere che qualcuno, nonostante tutto, ce l’ha fatta ed ha cambiato il corso della sua vita e proprio in questo senso la storia di William è sorprendente.

Tutto inizia nel 2001. William ha quattordici anni e vive in un piccolo villaggio del Malawi. La sua famiglia e l’intero villaggio vivono di agricoltura e quando arriva la carestia William è costretto a lasciare la scuola. Così trova sollievo tra gli scaffali della biblioteca scolastica, appassionandosi di libri di elettronica e fisica fino a quando non gli viene un’idea: in Malawi piove poco ma tira sempre tanto vento e così il ragazzo costruisce una turbina eolica con la ventola di un trattore, sorretta da un telaio di bicicletta e collegata a una vecchia dinamo. E così, quasi per gioco, William inizia a produrre energia.

Oggi William vive in America, dove si è laureato, e continua a lavorare a progetti internazionali di sviluppo rurale e sostenibile dopo che la sua storia, che ha fatto il giro del mondo, è diventata un libro dal titolo “Il ragazzo che catturò il vento”.

Ogni tanto mi piace raccontare la storia di William e ricordarmi che, in fin dei conti, questo mondo è fatto di storie oltre che di mete da visitare!

barche pescatori


Articolo di Valentina IdrofanoExperience Lover del Club delle ragazze con la valigia

Classe 1981, abruzzese di nascita, ha vissuto in diverse città fino a quando gli incontri della vita l’hanno portata a Torino, dove oggi risiede. Sagittario DOC, il viaggio è la sua meta.

Experience Lover

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