Appena sentite nominare Washington la prima cosa che vi viene in mente è la Casa Bianca? E forse anche l’unica, vero?
Tranquille, ho commesso anche io quest’errore. Quando stavo organizzando il mio viaggio negli Stati Uniti ero molto scettica su questa città perché pensavo che non offrisse molto ai suoi visitatori, ma mi sbagliavo. Vale la pena passarci almeno una giornata, visitando i suoi principali monumenti e musei. Io ho fatto un tour in autobus, il modo migliore per poter vedere tanto in poco tempo. In alternativa ci si può affidare alla metropolitana. Quest’ultima, però, non ha una tariffa uguale per tutti i viaggi: il prezzo dipende dalla tappa che si percorre e dall’orario in cui si viaggia.
Washington: tour della mattina
Il tour di Washington parte dallo United States Capitol, la sede ufficiale in cui si riuniscono i due rami del Congresso degli Stati Uniti, la Camera dei Rappresentanti e il Senato. Il bellissimo palazzo è costruito in stile neoclassico e si trova al limite orientale del National Mall, sulla collina di Capitol Hill. Il Capitol Building è anche il punto focale che divide in quadranti il territorio della capitale federale.
Secondo monumento non poteva che essere la famosa White House, residenza e ufficio del presidente degli States. Vedere la Casa Bianca con i miei occhi, dopo averla sempre osservata in televisione, è stato emozionante, anche se me l’aspettavo molto più imponente.
Altra tappa da non perdere, sempre nel National Mall, è il Vietnam Veterans Memorial, un memoriale di guerra dedicato alle forze armate americane che hanno perso la vita combattendo durante la guerra del Vietnam. Il monumento è composto da tre parti diverse: le statue di tre soldati, il Vietnam Women’s Memorial e il Vietnam Veterans Memorial Wall, il più noto anche perché i parenti delle vittime sono abituati ad andare a lasciare qualche oggetto ai loro cari che non ci sono più.
Gli altri due monumenti, invece, sono dedicati a due figure importantissime per la storia americana. Il primo è il Lincoln Memorial, che assomiglia ad un tempio dorico e al suo interno ha una statua che raffigura Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, a cui è dedicato l’edificio, e due riproduzioni di suoi famosi discorsi.
Il secondo è il Martin Luther King Jr. Memorial, un’enorme statua che raffigura il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
Giro per i musei di Washington
Dopo pranzo -che vi consiglio di portarvi al sacco per non perdere troppo tempo- dovete dedicare almeno 3/4 ore alla visita dei musei che si trovano nel National Mall, soprattutto perché, udite udite, sono tutti gratuiti.
Personalmente ho visitato il National Air and Space Museum, dedicato ad aerei, astronavi, pianeti e alla ricerca nei settori dell’aeronautica, del volo spaziale, della geofisica e della geologia, l’Archives of The United States of America, che contiene la Dichiarazione d’Indipendenza, e la National Gallery, che racchiude capolavori di quasi 700 anni di storia dell’arte: proprio per questo è considerato uno dei musei più belli non solo degli States, ma del mondo in generale. Inoltre, percorrendo il lungo parco, trovate anche altri musei, come il National Museum of the American Indian, l’African Art Museum, il Natural History Museum e l’American History Museum.
Tour pomeridiano
Il pomeriggio inizia con la visita a uno dei quartieri residenziali di Washington, quello di Georgetown, passeggiando tra meravigliose villette e nella Georgetown University, che possiede un’architettura che vi farà venire una voglia improvvisa di studiare.
Per continuare vale la pena attraversare il fiume Potomac e andare nella contea di Arlington, in Virginia. Qui c’è la possibilità di visitare il Cimitero Nazionale di Arlington e vedere la tomba dei militi ignoti e quella di personaggi come Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis, John Fitzgerald, Robert ed Edward Kennedy.
Il tour si conclude, sempre al di là del fiume, con una visita che vi lascerà i brividi sulla pelle per tutto il resto della giornata, quella al Pentagon Memorial, il primo monumento ufficiale degli Stati Uniti dedicato alle vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Il memoriale è formato da 184 panchine -tante quante le persone che sono morte- situate sul lato del prato davanti al Pentagono. Ogni panchina, che porta il nome della vittima, è allineata alla traiettoria del velivolo e disposta in base all’età di coloro che persero la vita. Quelle per le 59 persone che si trovavano sul volo 77 dell’American Airlines sono rivolte verso il cielo, mentre quelle per le 125 persone che si trovavano negli uffici del Dipartimento della Difesa guardano l’edificio.
Tour by night
Durante il tour serale non potete non rivedere almeno due degli edifici visti durante il giorno: al buio e illuminati hanno tutto un altro aspetto! Mi riferisco al Capitol Building, perché si può osservare completamente riflesso nell’acqua, e, ovviamente, alla Casa Bianca.
Altri memoriali che meritano almeno una breve visita sono il Jefferson Memorial, dedicato a Thomas Jefferson, padre fondatore e terzo presidente degli Stati Uniti, con uno stile neoclassico che lo avvicina molto al Pantheon di Roma, e il National World War II Memorial, formato da 56 pilastri e da una coppia di archi intorno ad una piazza con una fontana, in onore dei caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per concludere la giornata nel migliore dei modi, visitare il quartiere di Chinatown, particolare per il fatto che ha un incrocio con strisce pedonali e animali appartenenti all’oroscopo cinese.
Divertimenti a Washington
Divertirsi a Washington non è per niente difficile, soprattutto se si frequenta il quartiere di Georgetown che, grazie all’università, è pieno di studenti che hanno voglia di far festa nei locali. Il più frequentato della città si chiama The Thombs e si trova proprio nel campus universitario. Se, invece, volete vedere posti particolari vi consiglio il Reef, famoso perché contiene un grande acquario colorato, e il Pharmacy Bar, un tempo sede di una farmacia, e ora caratterizzato da bottiglie di farmaci e pillole sotto il bancone o negli scaffali.
Articolo di Camilla Dalloco – Young Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Laureata in Lettere, legge per diletto e scrive per passione. Curiosa, eterna sognatrice ed amante dei viaggi. Perché quando è in giro si sente diversa, forse semplicemente più se stessa.