Jukkasjärvi e l’hotel di ghiaccio della Lapponia Svedese

Se avete adorato Frozen quanto me e vi ispira l’idea di immergervi tra atmosfere incantate, nelle quali il paesaggio si tinge dei colori del cielo e un venditore di ghiaccio può trasformarsi in principe, dovreste davvero considerare un viaggio in Svezia per visitare l’Icehotel, il celebre hotel di ghiaccio di Jukkasjärvi.

Mi sono sentita proprio così quando ho realizzato uno dei miei più grandi sogni di viaggiatrice: raggiungere l’angolo più settentrionale della Svezia e trascorrervi qualche giorno di magia.

hotel di ghiaccio in Lapponia Svedese

Viaggio nella Lapponia Svedese all’hotel di ghiaccio

Creato circa 30 anni fa a più di 200 km a nord del circolo Polare Artico, nel cuore della Lapponia Svedese, l’hotel di ghiaccio di Jukkasjärvi è stato il primo hotel al mondo interamente realizzato in neve e ghiaccio. E, come tutte le idee geniali, anche questa ha avuto origine quasi per gioco.

Nell’inverno del 1989, al termine della prima esibizione d’arte dedicata a sculture in ghiaccio, alcuni ospiti, che non avevano trovato alloggio in zona, furono ritrovati al mattino successivo, adagiati nei loro sacchi a pelo, inconsapevoli di aver dato vita a quello che sarebbe in seguito diventato il primo vero hotel di ghiaccio.

Come si costruisce un hotel di ghiaccio?

Il procedimento che guida la costruzione di questo hotel non è affatto banale e soprattutto è strettamente legata alla natura e ai suoi cicli stagionali.
Ogni anno, a partire da novembre, le temperature calano progressivamente: il freddo artico avvolge ogni cosa, raggiungendo picchi di -40°. Le acque del fiume Torneӓlden rallentano trasformandosi in un film di ghiaccio, via via più spesso e solido.
Nel mese di marzo lo strato di ghiaccio che ricopre il fiume raggiunge il suo massimo spessore: è questo il momento adatto per iniziare l’estrazione dei blocchi che costituiranno l’hotel.
Per la sua costruzione sono necessari circa 1500 blocchi (leggenda vuole che solo i più belli vengano conservati da marzo a novembre in attesa dell’utilizzo), 30 mila metri cubi di neve e il lavoro di 180 dipendenti.

Icehotel in Svezia cantiere hotel di ghiaccio

A questi si aggiungono, a novembre, i 25 artisti provenienti da tutti gli angoli del pianeta, scelti per realizzare altrettante suite in grado di richiamare circa cinquantamila visitatori all’anno. Uno di questi artisti è il mio compagno di vita, creatore di alcune tra le più belle suite dell’hotel degli ultimi anni, ed è così che ho potuto finalmente avere l’occasione di immergermi in prima persona in questi luoghi unici al mondo.

Jukkasiarvi, hotel di ghiaccio

Icehotel

Il centro abitato di Jukkӓsjarvi: un tuffo nella Lapponia Svedese

L’Icehotel sorge ai confini del centro abitato di Jukkasjärvi, una piccola località situata nel comune di Kiruna, popolata da ben 541 abitanti! Si può senza dubbio affermare che questo sperduto angolo della Svezia settentrionale sia stato reso celebre proprio dall’insediamento del primo hotel di ghiaccio al mondo.

A dispetto dell’apparenza, vi sono tuttavia diverse attività molto singolari che un viaggiatore può svolgere durante il suo soggiorno qui. Eccone alcune a mio avviso da non perdere.

Visitare la Jukkasjärvi Kirka, minuscola e intima chiesetta che si trova all’estremità del villaggio. Risalente al XVII secolo è tra le più antiche chiese della Lapponia. Dalla caratteristica facciata rossa e interamente costruita in legno, non potete perderla: la strada principale del villaggio si arresta proprio davanti alla Chiesa senza più proseguire in altre direzioni.chiesa di Jukkasjarvi

Trascorrere una mattinata presso il Sàmi Siida: si tratta di un museo open-air che ricostruisce in piccolo un vero insediamento Sami. Qui potrete imparare di più rispetto a questo affascinante popolo nomade, alla loro vita antica e a quella attuale, ai loro utensili e ornamenti.

Jukkasiarvi, museo Sami

Nutrire le renne. La visita al museo Sami non può terminare senza aver trascorso un pò del vostro tempo con questi mansueti erbivori, principale risorsa di vita del popolo lappone. Munitevi nello shop museum del sacchetto di muschi e licheni, abbandonate la paura, entrate nel loro recinto e… buona fortuna!

renne svedesi

Passeggiare tra le case dell’antico villaggio, perdersi tra la via principale, Markdnasvӓden, e le sue casette in legno, osservare con quanta cura i loro abitanti dispongono decorazioni e luminarie alle finestre: qui le abitazioni non hanno tende, le luminarie sono sempre accese ad indicare al viandante la porta di casa nel lungo e freddo inverno lappone.

paese di Jukkasjarvi

Anche se non soggiornerete presso l’hotel di ghiaccio, non potete prescindere dalla visita ai suoi ambienti: oltre all’originale Icebar, aperto a tutti, l’hotel organizza diversi tour guidati giornalieri dedicati ai visitatori esterni curiosi di immergersi tra le sue stanze incantate. Il biglietto per la sola visita costa 60€.

Icebar, hotel di ghiaccio

L’esperienza lappone, a mio avviso, non può dirsi del tutto completa senza provare lo sleddog, ovvero il trasporto con cani da slitta. L’hotel offre tour per ogni gusto e durata, con prezzi e caratteristiche differenti. Io non mi sono fatta sfuggire il giro in slitta di due ore, durante le quali sono stata letteralmente trasportata nel cuore del paesaggio artico, in corsa nella foresta al tramonto (alle ore 14, a Dicembre), lungo le sponde del fiume, toccando temperature di -25°. Per l’abbigliamento non dovrete preoccuparvi: i tour operator mettono a disposizione dei loro clienti speciali tutoni artici, guanti e calzature a prova di gelo.

sleddog

Come arrivare a Jukkӓsjarvi

Ora che siete decisi e pronti ad affrontare il Grande Freddo e nulla potrà più fermarvi, ecco qualche indicazione pratica per organizzare al meglio il vostro soggiorno.
Premetto: io avevo a disposizione solo 4 giorni totali, che sono davvero pochi per un viaggio di questo genere. Considerate di disporre almeno di qualche giorno in più poiché, dall’Italia, raggiungere il Circolo Polare Artico richiede almeno un giorno.

Scegliete la vostra compagnia preferita per volare su Stoccolma e poi entrate nel terminal voli domestici dal quale decollerà il piccolo aereo diretto all’aeroporto di Kiruna: attenzione, vi sono solo due o tre voli al giorno diretti qui. Da Kiruna potrete raggiungere Jukkasjärvi in bus, taxi, navetta hotel o automobile a noleggio. I due centri distano circa 10 km.

Dove dormire in Lapponia

Se non amate troppo l’idea di dormire a temperature comprese tra i 5° e i 10° sotto lo zero, oppure il vostro budget non consente il pernotto dell’intero soggiorno presso l’hotel di ghiaccio (le cui tariffe variano dai 500€ a notte per una stanza in bungalow riscaldato ai 1500/1600 € richiesti per le art suite), niente paura.
Esiste qualche soluzione alternativa, senza perdere la magia del luogo o dovervi arrendere all’abitato industriale di Kiruna, celebre principalmente per la sua miniera.
Oltre al Camp Ripar e al Campalta, sistemazioni in bungalow “luxury” piuttosto costose, potreste valutare l’ipotesi di alloggiare in abitazioni private, dette cabin, completamente immerse nella natura, riscaldate e dotate di ogni comfort.

Se amate le atmosfere hygge, vi consiglio di orientarvi su questa soluzione: io ho trascorso 3 notti proprio in questa deliziosa casetta qui.

cabin svedese

Cosa mangiare?

Arriviamo all’aspetto spesso più interessante del viaggio: il cibo!
Qui renna e alce saranno le vere protagoniste dei vostri pasti: vengono infatti servite crude, affumicate, tagliate, nelle zuppe e in tutte le salse. Se non avete ancora assaggiato la renna, il suo sapore deciso ma delicato vi stupirà. Anche il pesce di fiume è chiaramente alla base di molte preparazioni. Se siete vegetariane, apprezzerete maggiormente le zuppe, spesso a base di funghi che crescono nei sotterranei di Kiruna, e le patate, servite in modi diversi.

Vi suggerisco di pranzare almeno una volta nel self-service presente all’interno dell’Icehotel, aperto anche ai visitatori esterni, al modico prezzo di circa 15€. Alla sera si trasforma in un ristorante raffinato per palati esigenti ed il costo, bevande alcoliche escluse, si aggira sui 100€ per pasto. Ve lo consiglio assolutamente per una serata speciale: potrete scegliere anche l’Ice Menu, servito su piatti di ghiaccio.

Per un’esperienza davvero esclusiva, provate a prenotare una serata intera al Punch Veranda: un viaggio sensoriale di 12 portate, a diretto contatto con gli Chef e le loro preparazioni di fronte ai vostri occhi.

L’Aurora Boreale

Vi è ancora una meraviglia di cui non ho parlato, e che da sola potrebbe valere il vostro viaggio: si tratta proprio di lei, l’Aurora Boreale, qui chiamata Northern Light.
Di probabile, ma non certa, apparizione nelle limpide notti invernali, di lei si è detto tutto perciò vi lascerò solo a qualche immagine scattata senza troppa preparazione. A differenza delle altre attrattive, lei non costa nulla: appare quando e come vuole, senza possibilità di prenotazione! 😉

Aurora Boreale Northern Light


Articolo di Flavia ChiarelliSport Specialist del Club delle ragazze con la valigia

Sport Marketing Manager, accompagna atleti e business outdoor a crescere e raccontarsi. Abruzzese di nascita, nomade per vocazione, montanara per scelta. Ama praticare sport, specialmente in verticale.

Flavia Chiarelli

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