Vi trovate in quel periodo dell’anno in cui state pianificando la prossima meta per le vostre vacanze estive e siete un po’ stanchi delle solite spiagge? Allora forse è giunto il momento di dare una possibilità all’estate in montagna.
Persino per me, che sotto le montagne dell’Abruzzo ci sono nata e per diversi anni ho praticato sci in inverno e qualche passeggiata estiva, vivere intensamente la montagna durante le stagioni estive si è rivelata una bellissima scoperta.
Tutti conosciamo le ottime ragioni da considerare ad ogni età, quando si parla di vacanze in montagna: i paesaggi mozzafiato, l’assenza di calura e le fresche serate, una migliore qualità del riposo notturno, il silenzio e la tranquillità che vi avvolgeranno, i ritmi lunghi e dilatati delle giornate, il ritorno ad una dimensione umana più autentica e genuina, che spesso i ritmi cittadini portano a soffocare.
Se vi è già capitato di soggiornare qualche tempo in montagna, avrete notato senza dubbio una migliore condizione della vostra respirazione e, probabilmente, anche un’energia più alta. L’aria in montagna è più rarefatta, cioè c’è meno ossigeno e questo spinge l’organismo ad aumentare il ritmo del respiro, ad aprire i bronchi, a compiere inspirazioni più profonde.
Dopo una permanenza di qualche giorno, il midollo osseo produce più globuli rossi che contribuiscono a trasportare maggiore ossigeno alle nostre cellule: ecco perché ci si sente più ossigenati.
Se siete persone molto attive e amate praticare sport, sappiate che le alte cime e le valli circostanti possono regalarvi davvero una buona dose di adrenalina.
Sono infatti moltissime le attività sportive che si possono praticare in montagna in estate ed ora andremo a scoprirne qualcuna.
Trekking
Antico come il gesto del camminare, il termine trekking deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio.
Indica comunemente l’insieme di attività riconducibili all’escursionismo montano e consiste nel percorrere dei sentieri, comunemente segnati o battuti, per raggiungere delle cime o concatenare un anello tra due punti.
Oltre al rispetto dell’ambiente che si attraversa, occorre valutare con anticipo se la durata di un certo percorso è in linea con le nostre possibilità e con il nostro allenamento.
Generalmente, se non si è molto allenati a camminare, soprattutto su pendii più o meno ripidi, sarà meglio limitarsi ad escursioni di un paio d’ore per poi man mano allungare i tempi di cammino, fino ai giri di 6-8 ore in una giornata ed infine ai trekking di più giorni.
In questo caso si può pernottare in rifugi in quota, generalmente gestiti dal CAI o da privati, sistemazioni spartane ma accoglienti, spesso posizionate in luoghi magici incastonati tra le montagne.
Io di recente ho scoperto una diversa sistemazione, alternativa ai rifugi e ancor più intima: il bivacco. Si tratta di piccole costruzioni disseminate su alcuni sentieri, spesso prima dell’arrivo ad una cima, dotate di letti e coperte e di qualche genere di conforto, aperte al pubblico in autogestione.
La porta del bivacco è sempre aperta all’escursionista, fino all’esaurimento dei posti (non vi è prenotazione, come in rifugio): all’interno di questi piccoli spazi, si incontrano persone che vanno e vengono come noi e che possono anche diventare parte del nostro cammino. Ogni località montana offre possibilità di trekking su diversi livelli.
Attrezzatura per il trekking
Il primo acquisto da considerare dovranno essere degli scarponcini tecnici: ne avrete per tutti i gusti, importante sarà la buona tenuta della caviglia, la suola antiscivolo, un’ottima ammortizzazione, la buona qualità della tomaia che può essere in pelle, per una maggiore resistenza alle abrasioni, o in nylon, per stagione calda e peso contenuto. Se deciderete di darvi a passeggiate di diversa difficoltà, considerate di portare con voi uno scarpone più “strutturato” e rigido, con la caviglia alta e l’alloggio eventuale per i ramponi (io utilizzo i semi-automatici) che userete per sentieri di media e alta difficoltà, magari con passaggi sulla roccia un po’ “alpinistici”. Oggi in commercio si trovano anche molte calzature cosiddette da “speed- hiking”, adatte a escursioni su sentieri meno sconnessi e dal passo più veloce.
Molto importanti saranno poi i bastoncini da trekking, meglio ancora se telescopici in modo da poter essere chiusi e trasportati nello zaino con facilità tirandoli fuori all’occorrenza.
Anche lo zaino è un elemento importante: robusto ma leggero, senza troppe tasche e ingombri esterni, con un buon poggia schiena che non vi affatica e contenga il sudore e la membrana impermeabile esterna. Non dimenticate infine vestiti traspiranti e comodi, meglio se in fibre naturali (io uso moltissimo la lana merinos) e una giacca leggera e impermeabile, meglio se in Gore-Tex. I temporali estivi in montagna sono frequenti e poco prevedibili!
Vie ferrate
La verticalità non vi spaventa e vi attira l’idea di poter progredire con il supporto di mani e piedi su pareti di altezza e difficoltà variabili? Un soggiorno estivo in montagna sarà l’occasione perfetta per iniziare a cimentarvi con questo tipo di attività. Se è la prima volta che vi approcciate agli sport verticali, vi suggerirei di iniziare a testare le vostre reazioni provando a salire qualche via ferrata. Si tratta di passaggi già attrezzati con pioli e catene sulla roccia, che vi permetteranno di salire in progressione sulla parete lungo un percorso di tipo escursionistico-alpinistico, senza dover per forza conoscere alcuna tecnica di arrampicata sportiva.
Ogni località montana ne riserva di bellissime, dalle più esposte e panoramiche a quelle più nascoste, magari all’interno dell’orrido di un fiume. A volte sono posizionate in luoghi selvaggi, altre volte si trovano collocate al fianco di un complesso composto anche da ponti tibetani. In questo caso sarà possibile noleggiare in loco l’attrezzatura obbligatoria necessaria all’ascensione, altrimenti dovrete sempre averla con voi.
Per salire le vie ferrate occorrono il set da ferrata, l’imbragatura (come quella da arrampicata) e il caschetto di protezione per le rocce. Per avere un’idea delle ferrate disponibili in Italia e delle difficoltà di salita, qui potete trovare moltissime relazioni suddivise per zona.
Arrampicata sportiva
L’arrampicata, in ogni sua declinazione (libera, sportiva, trad e indoor), è uno sport talmente ricco di sfumature ed affascinante da richiedere un capitolo a parte. Personalmente mi sono avvicinata da diversi anni a questa disciplina, dopo aver sperimentato la verticalità sulle vie ferrate e non l’ho più lasciata. La tipologia di arrampicata più conosciuta e alla quale comunemente ci si approccia per cominciare è quella sportiva, in falesia: si utilizzano delle corde e dei rinvii per la sicurezza e l’incolumità dell’arrampicatore e, soprattutto, spit e appigli precedentemente piazzati sulla parete da scalare.
Si pratica comunemente in coppia, poiché vi è bisogno di un compagno a terra che vi “fa sicura” grazie ad appositi congegni quali un secchiello o un GRI-GRI mentre voi salirete per primi agganciandovi con i rinvii agli anelli già posizionati in parete.
Una volta che sarete arrivati in cima alla vostra via (una via in falesia in genere è lunga 20/30 metri) vi assicureranno e vi farete calare giù. A quel punto sarà la volta del compagno nel salire.
Iniziando a praticare questo sport, magari con l’ausilio di un buon corso o di qualche uscita con una guida alpina, unica figura professionale abilitata in questo caso ad accompagnarvi, sentirete subito gli estremi benefici sulla vostra coordinazione, sulla concentrazione mentale e sulla spinta a superare i propri limiti e le sfide con voi stessi.
La scelta del giusto compagno di corda e una buona attrezzatura di qualità (in particolar modo le scarpette) faranno il resto.
Mountain bike
Concludo questa carrellata sugli sport da praticare in montagna in estate con uno dei più conosciuti e praticati: quello su due ruote.
ll mountain biking è uno sport che consiste nel guidare particolari biciclette chiamate mountain bike in fuoristrada, spesso su terreno sconnesso. Rispetto alle normali biciclette, le mountain bike sono progettate per aumentarne la robustezza e l’efficienza su terreni irregolari.
Ogni località di montagna offre solo l’imbarazzo della scelta in termini di percorsi e sentieri che possono essere percorsi in MTB: la caratteristica peculiare di questo sport è quella di sapersi adattare a diversi terreni, calibrare e gestire i tratti anche molto impegnativi e faticosi in salita per poi lasciarsi andare al divertimento della discesa.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, oltre alla bike (il cui prezzo può variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro per le leggerissime in carbonio), occorre considerare un abbigliamento comodo ma che ci protegga da eventuali piccole cadute, un pantaloncino imbottito per la sella, il caschetto ed uno zaino sui 16/20 litri ben imbottito sulla schiena, che possa contenere tutto l’occorrente per trascorrere alcune ore in autonomia (alimenti, bevande idratanti, primo pronto soccorso, indumenti per pioggia), a seconda della lunghezza e tipologia di percorso che affronteremo.
Se vi volete approcciare a questo sport, vi suggerisco di procurarvi una bike a noleggio presso un buon negozio di attrezzature sportive nella località che sceglierete. Il negoziante saprà senz’altro indirizzarvi al mezzo più adatto e darvi le prime indicazioni.
Non dimenticate gli uffici del turismo o gli stessi hotel, che spesso propongono uscite guidate con istruttori qualificati di mountain bike, che potranno accompagnarvi sui sentieri più belli in sicurezza.
Le attività sportive che ci offre la montagna in estate non sono certo terminate qui: il primo passo da fare è cambiare la propria prospettiva e avere voglia di sperimentare un soggiorno differente da quello a cui siamo abituati. Voi accettate questa sfida ed il resto verrà poi da sé!
Articolo di Flavia Chiarelli – Sport Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Sport Marketing Manager, accompagna atleti e business outdoor a crescere e raccontarsi. Abruzzese di nascita, nomade per vocazione, montanara per scelta. Ama praticare sport, specialmente in verticale.