Per molti anni non sono più andata in montagna, un po’ perché non sciando non avevo molte occasioni per andarci e un po’ perché ero quasi del tutto convinta che non avrei potuto mangiare senza latte in montagna, un posto dove si possono assaggiare tanti piatti tipicamente ricchi di latte e derivati. Invece mi sono dovuta ricredere!
Vi porterò in giro per le montagne della Lombardia (e non solo), dove ho trovato soluzioni senza latte, visitando dei luoghi davvero suggestivi.
Un weekend senza latte in montagna
Bormio: una cittadina deliziosa
Sono andata a fare un weekend a Bormio e sono riuscita a trovare addirittura le brioches vegane. Ma andiamo con ordine. Bormio è all’interno nel Parco Nazionale dello Stelvio in Valtellina e offre diverse possibilità per passare un week end rilassante, lontano dal caos e dal caldo della città. Si possono fare delle belle e lunghe passeggiate verso antichi rifugi, delle escursioni in bicicletta, perché le piste ciclabili sono molte, e percorsi di trekking.
Se invece cercate solo relax, potete girare per le vie della cittadina che vi sorprenderà per la temperatura mite, e andare alle terme. A Bormio infatti avrete solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le terme, perché sono addirittura 3 le strutture termali presenti in città.
I Bagni Vecchi hanno una storia millenaria, perché le due vasche grandi erano già usate dai Romani oltre 2000 anni fa. Dai Bagni Vecchi avrete poi una vista bellissima sulla conca di Bormio.
Nei Bagni Nuovi invece vi consiglio di andare nei Giardini di Venere, un percorso che si snoda tra le montagne e l’aria frizzantina, e di immergervi nelle vasche di Saturno, che sono all’esterno e vi avvolgeranno con i loro vapori caldi.
Oppure potete andare alle terme di Bormio, che vanno bene anche per chi ha bambini, dato che ci sono vasche termali, giochi d’acqua e scivoli. Senza dimenticare la Loggia Termale, una vasca esterna con acqua a 35 gradi e vista sulle montagne e sulla pista Stelvio.
Vi consiglio di girare per la cittadina e di andare in Piazza Cavour, i cui edifici risalgono al 1620. Nella piazza però la vostra attenzione sarà attratta dalla Torre delle Ore, del 1498, sulla cui sommità potete scorgere due campane, ricavate dalla fusione della grande campana che un tempo era usata per richiamare gli abitanti del villaggio e delle valli circostanti in occasione di feste o pericoli imminenti.
Una colazione e un pranzo senza latte
E proprio qui, sotto alla Torre delle Ore, ho trovato il bar che mi ha permesso di fare colazione senza latte. Sono infatti entrata per caso nel Bar Dolce Ozio e ho chiesto in maniera molto scettica, devo ammettere, se avessero del latte di soia e delle brioches vegane o senza burro. Ne avevano e così ho potuto fare colazione con una brioche vegana con marmellata ai frutti di bosco e un cappuccino fumante, proprio davanti alla Torre.
La mia riscoperta della montagna è continuata verso Livigno, perché sulla strada ci siamo fermati a Trepalle, che è la parrocchia più alta d’Europa, dove abbiamo comprato dei panini con la bresaola (buonissima) e li abbiamo mangiati su un tavolino di legno al Passo del Foscagno in riva a un laghetto azzurrissimo: uno splendore!
Da Tirano a Saint Moritz con il Trenino del Bernina
Avete mai preso il Trenino del Bernina? Se la risposta è no, dovete assolutamente rimediare! La tratta parte da Tirano e dura circa due ore, potrete vedere paesaggi da favola, ponti, gallerie a chiocciola, alberi di mele, piantine di frutti rossi e scorci splendidi. Se ci andate in inverno troverete la neve, che rende tutto ancora più magico!
Il trenino effettua a richiesta numerose fermate lungo il suo tragitto. Io vi consiglio di fermarvi a Miralago, da qui potrete ammirare il lago di Poschiavo che vi accompagnerà durante il tragitto del treno per molto tempo. Il treno nel frattempo si inoltra nella Val di Pila, dove la natura prende il sopravvento e vi accompagnerà fino alla fine del percorso.
La meta finale del nostro viaggio è stata Saint Moritz, passando per le marmitte dei giganti, per il lago Bianco, per il lago Nero, il Morteratsch, dove si può vedere la lingua del ghiacciaio Bernina. Saint Moritz è piccola e carina, si gira tranquillamente in due ore e la parte più suggestiva è sicuramente quella lungo il lago.
Una merenda senza latte, in Svizzera
In Svizzera non avrei mai pensato di poter trovare cibo senza latte e invece anche in questo caso, mi sono stupita positivamente. Perché ci siamo fermati nella Pasticceria Hanselmann, dove ho potuto accompagnare la mia tisana al tiglio con alcuni cioccolatini senza latte perché fatti con cioccolato fondente e marzapane. Inoltre le commesse sono state molto gentili nell’indicarmi quali avrei potuto mangiare.
Tutte queste esperienze mi hanno fatto capire sempre di più che a volte siamo noi che abbiamo dei pregiudizi che portano a non chiedere. Da quando ho scoperto di essere intollerante al lattosio sono riuscita sempre di più a superare questi pregiudizi, ma mi rendo conto che c’è ancora molto da imparare. Il viaggio è davvero la migliore occasione per scuoterci dal nostro torpore comodo e rodato.
Articolo di Laura Guerrato – Milk Free Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Milanese non proprio doc, ma quasi! Adora scrivere, viaggiare, scattare fotografie (se potesse tappezzerebbe casa), leggere e andare al cinema. Lavora per “gli inglesi” e ha da poco deciso di raccontare la sua vita senza latte in giro per il mondo sul suo blog unavitasenzalatte.it.