L’arrampicata: un viaggio in verticale

L’arrampicata è un vero e proprio viaggio in verticale.

Un viaggio a due direzioni: lungo la parete e dentro se stessi.

Non esiste, a mio parere, un’attività sportiva che coniughi un senso di estrema libertà e un livello di altissima concentrazione come l’arrampicata è in grado di donare.

Falesia

Ma quali sono le principali ragioni che possono spingerci a cominciare?

Spesso l’ambiente che frequentiamo ne è il primo diretto responsabile: gli amici o il nostro partner praticano già questo sport o vorrebbero iniziare e così veniamo coinvolti e spinti a cominciare.

Se siamo amanti della dimensione outdoor e pratichiamo già il trekking da diverso tempo, arriverà il momento in cui alcune di quelle cime lassù ci sembrano infinitamente affascinanti quanto difficili da raggiungere.

Per progredire verso ascensioni più impegnative sul piano tecnico e su terreni verticali ed esposti, al di fuori dei semplici sentieri, possedere alcune nozioni ed una certa dimestichezza con l’ambiente verticale può senza dubbio essere di grande aiuto.

Il mio suggerimento è quello di affidarsi ad uno dei moltissimi corsi di avvicinamento all’arrampicata che vengono proposti su tutto il territorio Italiano dal CAI (Club alpino italiano), da associazioni sportive e palestre private.

boulder campionato

Importante ricordare che solo le Guide Alpine e gli istruttori CAI possono essere titolati ad accompagnarci in sicurezza ad arrampicare su roccia in ambiente esterno.

La tipologia di arrampicata più conosciuta e alla quale comunemente ci si approccia per cominciare è quella sportiva, in falesia: si utilizzano delle corde e dei rinvii per la sicurezza e l’incolumità dell’arrampicatore e, soprattutto, spit e appigli precedentemente piazzati sulla parete da scalare. Si pratica comunemente in coppia, poiché vi è bisogno di un compagno a terra che ci “fa sicura” grazie ad appositi congegni quali un secchiello o un GRI-GRI, mentre noi saliremo da primi agganciandosi con i rinvii agli anelli già posizionati in parete. Una volta che saremo arrivati in cima alla nostra via (una via in falesia in genere è lunga 20/30 metri) ci assicureranno e ci faranno calare giù. A quel punto sarà la volta del nostro compagno nel salire.

Ma si può praticare arrampicata anche in numerose palestre indoor.

arrampicata

Negli ultimi anni l’arrampicata è diventata uno sport estremamente di moda e le città hanno colto questo trend popolandosi di palestre appositamente attrezzate per praticare il “bouldering”.
Inizialmente nato come arrampicata su massi all’aperto, questa disciplina ha preso piede nella sua versione indoor, su pareti artificiali che partono dai 4 metri, simulando la morfologia delle pareti naturali. Le pareti sono attrezzate con percorsi di varia difficoltà, segnalati da prese di vari colori e lo scopo di questa pratica sportiva è imparare una tecnica di salita raggiungendo il “top” della via. Qui non è necessario imbragarsi o utilizzare corda o altri strumenti, né richiesta la presenza di un compagno. Si cade su materassi chiamati “crash-pad” posizionati alla base dei vari tiri.

arrampicata in falesia

Pur perdendo il fascino dei grandi spazi aperti, il boulder rappresenta un’ottima base di allenamento per le uscite in falesia e un training davvero intenso e completo sul piano del potenziamento delle fasce muscolari coinvolte dall’arrampicata, dell’agilità e flessibilità corporea, della concentrazione e dello sviluppo dei riflessi nel movimento.

Oggi le migliori palestre di arrampicata sono dislocate in ogni regione d’Italia, con particolare presenza in Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Piemonte.

Il nostro paese è ricco di bellissime falesie, che si differenziano per tipologia di roccia (granito, calcare, dolomia), morfologia e difficoltà delle vie, ambiente naturale circostante. In un viaggio ideale tra le migliori falesie d’Italia non possono mancare: la Val di Mello in Lombardia, la Valle del Sarca in Trentino, la Valle Orco in Piemonte, e ancora la Pietra di Bismantova in Emilia Romagna e il paretone del Gran Sasso in Abruzzo. I climber amanti del mare non saranno delusi da Finale Ligure, San Vito lo Capo in Sicilia e Cala Gonone in Sardegna.

Che tipo di attrezzatura occorre per arrampicare?

Il primo e fondamentale acquisto, necessario per ogni tipologia di arrampicata, è senza dubbio un paio di buone scarpette.  Arrampicare richiede delle scarpe specifiche che siano il tramite perfetto e sensibile tra i piedi e la roccia o la parete artificiale. L’offerta dei marchi specializzati è ampia e soddisfa tutte le esigenze e le tasche: i principianti sceglieranno calzature più confortevoli e dalla pianta diritta, mentre chi si cimenta su gradi elevati e ricerca la massima aderenza andrà su modelli arcuati e suola meno dura, poiché ha già sviluppato una buona pressione sulle dita dei piedi.

Il secondo acquisto piuttosto importante per chi comincia è l’imbrago, normalmente costruito da una o più strisce di tessuto tecnico che fasciano la vita, i fianchi e le cosce (e talvolta anche busto e spalle) e che si agganciano alle corde d’arrampicata. L’importante è che sia ben stretto in vita e calzata correttamente, senza attorcigliare nessuna striscia di tessuto.

arrampicata

Seguono poi il discensore, tra i più comuni il GRI – GRI della Petzl, moschettoni e rinvii, necessari alla nostra assicurazione e alla progressione sulla parete, una corda di buona qualità e la magnesite che ci aiuterà ad avere una migliore presa delle mani.

Per una corretta scelta dei materiali più adatti a noi, consiglio di affidarsi sempre a rivenditori esperti e specializzati, come ad esempio Addnature, shop online attivo dal 2000 e leader in Europa nel settore dell’attrezzatura dedicata agli sport outdoor.

Grazie ad un team composto da esperti ed appassionati che testa personalmente ogni prodotto in vendita, AddNature è in grado di offrire sempre la migliore soluzione alle esigenze degli appassionati outdoor, una consegna rapida e sicura ed un eccellente servizio di assistenza post-vendita.

E ora… buona scalata, ci vediamo in cima!


Articolo di Flavia ChiarelliSport Specialist del Club delle ragazze con la valigia

Sport Marketing Manager, accompagna atleti e business outdoor a crescere e raccontarsi. Abruzzese di nascita, nomade per vocazione, montanara per scelta. Ama praticare sport, specialmente in verticale.

Flavia Chiarelli

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