Vi voglio raccontare quella parte del Messico che pochi turisti conoscono. Quel Messico lontano dalla storia Inca e dalle spiagge di Tulum. Quel Messico che si trova a Nord Ovest, bagnato dall’Oceano Pacifico e si affaccia sulla Bassa California.
In questa zona che fu colonizzata dagli spagnoli c’è l’unica ferrovia per passeggeri di tutto il Messico. Parte dalla cittadina di Los Mochis e arriva fino a Chihuahua. Si chiama la linea de “El Chepe” ed attraversa il Barranca del Cobre, detto anche il Canyon del Rame, per una lunghezza di 655 km.
Viaggio in treno da Los Mochis a Chihuahua
Ci sono voluti ben 100 anni per completare la sua realizzazione, ritenuta un’importante opera ingegneristica, dove il treno oggi impiega più di 12 ore per percorrerla tutta. Non è necessario fare tutto il tragitto, ma si possono fare delle soste sul percorso per ammirare questa parte affascinante del Messico.
Io sono partita da El Fuerte, una piccola città coloniale nell’entroterra, la prima fermata dopo Los Mochis. Il treno parte al mattino presto e vi consiglio di arrivare il giorno prima e passare la notte in questa località autentica, dove il tempo sembra essersi fermato.
Si può visitare il piccolo forte del Seicento dal quale si può ammirare il panorama dall’alto, mangiare in una vera e tipica trattoria messicana, osservare i colibrì volare sopra le vostre teste e bere un ottimo Margarita serale prima di andare a dormire.
Il mattino seguente sono salita sul Ferrocarril, pronta per il viaggio El Fuerte – Creel con tappa intermedia a Divisadero.
Durante il percorso vi troverete immersi nella natura selvaggia e incontaminata. All’inizio la pianura sconfinata e verde che man mano cambia e salendo di quota diventano prati scoscesi con tantissime conifere, molto simili alla flora delle nostre Alpi. Si attraversano fiumi su lunghi ponti, gallerie buie e se vi sporgete dai finestrini si percepisce la lunghezza del treno che segue le curve dei binari.
Dovete sapere che ci sono due treni su questa tratta: il “Chepe express” un po’ più caro, fa meno fermate e non prosegue oltre Creel, e il “Chepe Regional” che si ferma a tutte le stazioni, viaggia molto lentamente e arriva fino a Chihuahua.
Parte prima il Regionale verso le 6 del mattino e un’ora e mezza dopo l’Express, idem al capolinea opposto. Questi sono gli unici treni che partono tutti i giorni.
A Divisadero il treno fa una sosta tecnica per circa 15/20 minuti, non di più e si può scendere, passare tra le colorate bancarelle locali, raggiungere il punto panoramico, vedere il Canyon e correre indietro per risalire a bordo.
Mi raccomando non fate come me, che sono rimasta a piedi in un posto stupendo ma senza un letto per dormire. Ebbene sì, avete capito bene, io non sono corsa a prendere il treno e lui è partito lasciandomi a piedi.
Se pianificate di fermarvi a Divisadero vi consiglio di prenotare in tempo due notti all’Hotel Mirador e di passare il giorno seguente nel Parco avventura Copper Canyon, che vi dà la possibilità di immergervi a pieno nella natura di questo posto attraversando il canyon con la teleferica, oppure volando appesi a un filo dello zip line.
Io per mancanza di tempo avevo scelto di fare una sola sosta ma a Creel, e così delle graziose signore messicane che avevano una bancarella sul posto, vedendo me e i miei amici un po’ increduli e spersi, ci hanno offerto un passaggio in auto da Divisadero a Creel.
In definitiva non è stato male poter vedere il panorama dalla strada e non dalla rotaia, in mezzo ai boschi, con quella sensazione di felicità di arrivare a sera in un hotel nonostante l’imprevisto.
Creel e i Tarahumara
La cittadina di Creel non offre molto, è piccolina, con poche vie e qualche hotel. Ricorda per certi versi un paesino alpino colorato con i colori messicani. L’hotel dove ho dormito ha organizzato per il giorno seguente un tour seguendo le nostre richieste, cosa che fanno quasi tutti gli hotel in zona.
Cosa vedere in mezza giornata
- Il paesaggio intorno, i laghi, i boschi la valle delle Rane e quella dei Funghi. Il tempo non era a nostro favore, la nebbiolina e pioggerellina ci hanno accompagnati lungo la strada, che però donavano al paesaggio una sensazione di magia mistica.
- Il villaggio dei Tarahumara, un popolo indigeno che non ha perso le proprie tradizioni e vive in grotte scavate nelle pareti rocciose
Se volete, potete proseguire il viaggio ripartendo nel primo pomeriggio col treno regionale che arriva a sera a Chihuahua, oppure prendere un autobus, come ho fatto io, per arrivare in tempo per gustarvi una cena nella città di Pancho Villa.
Articolo di Elisa Passerini – Asia Lover del Club delle ragazze con la valigia
Scartabella il web per lavoro, scatta immagini per passione ed è mamma per istinto. Ama il design, viaggiare coi pensieri e assaporare la natura nelle cose davvero semplici.