Che siate sciatrici esperte, di quelle che non perdono un fine settimana sugli impianti o anche solo appassionate della domenica, avrete già assaporato più volte la sensazione di libertà e leggerezza che solo una giornata sulla neve è in grado di regalare.
Il ritorno ad un turismo più lento e sostenibile e la spinta a cercare spazi ampi e incontaminati, lontani dalle folle variopinte, dalle code agli impianti e quella voglia impagabile di arrivare in cima con le mie gambe sono stati gli ingredienti in più che mi hanno spinta alcuni fa ad abbandonare i percorsi battuti delle piste e dedicarmi allo sci alpinismo.
Lo sci alpinismo è una disciplina che si pratica in aperta montagna, durante i periodi di innevamento e che prevede la possibilità di raggiungere dei punti in quota attraverso la risalita di itinerari non attrezzati mediante l’utilizzo di appositi sci e pelli di foca, per poi scendere su pendii “fuoripista”.
Come iniziare a praticare sci alpinismo?
Nel corso degli ultimi anni, si sono affiancate al classico sci alpinismo discipline collaterali e di preparazione, come ad esempio lo “skifitness”: ovvero la risalita con le pelli su percorsi battuti e dedicati e la discesa sulle normali piste. Uno tra i più famosi è quello creato dal comprensorio MonteRosa ski, con ben 4 percorsi in sicurezza dedicati a tutti gli scialpinisti.
Gli sci alpinisti duri e puri continuano a guardare a questa derivazione con un po’ di scetticismo, ma personalmente credo si tratti di un’ottima alternativa per chi vuole iniziare a cimentarsi con i movimenti in salita, l’attrezzatura e le sensazioni che la salita sugli sci provoca.
Inoltre, non dimentichiamo che lo sci alpinismo è un’attività che avviene in alta montagna, pertanto è indispensabile osservare tutti gli accorgimenti legati alla sicurezza e conoscere bene il territorio in cui ci si sta muovendo e i possibili ostacoli in base alle condizioni della giornata.
Spesso si inizia a praticare questo sport affidandosi ad amici e parenti più esperti, rischiando di non andare per gradi e di saltare alcune importanti fasi di apprendimento della disciplina.
Il mio consiglio è quello di affidarsi ad una Guida Alpina o a gruppi di guide che organizzano uscite collettive di sci alpinismo, oppure informarsi sui corsi del più vicino CAI (Club Alpino Italiano): io personalmente, dopo una prima uscita con una Guida alpina di fiducia, ho frequentato il classico corso base di Sci Alpinismo (SA1).
Il bello di questi corsi è che incontrerete altre ragazze e ragazzi con i quali poter poi organizzare le vostre prime gite: lo sci alpinismo è uno sport bellissimo da condividere con nuovi amici!
Requisiti ed attrezzatura per fare sci alpinismo
La salita con gli sci prevede una vera e propria tecnica, con manovre semplici ma basilari che vanno imparate per evitare inutili dispersioni di fatica e aiutarci a tenere la traccia in ogni tipo di situazione e terreno.
L’attrezzatura base, composta da sci e attacchi appositi, pelli di foca e abbigliamento tecnico, può essere piuttosto costosa, ma esistono oggi valide alternative all’acquisto e nei corsi potrete prendere in prestito i dispositivi necessari alla sicurezza: ARTVA, pala e sonda.
Vi suggerisco di non sottovalutare la scelta di un buon scarpone: dovrà supportare il vostro piede per molti metri, essere leggero e comodo e non procurarvi dolori o vesciche.
Ecco tutto quello che io stessa ho sperimentato e che avrei voluto sapere prima di iniziare con questo sport:
- noleggiate l’attrezzatura per le vostre prime uscite, in modo da capire cosa possa fare al caso vostro e valutare poi eventualmente un riscatto per l’acquisto, se vi siete trovate bene;
- prevedete degli allenamenti funzionali settimanali, che possano preparare la vostra muscolatura a questo nuovo sforzo: la parte inferiore per avere più potenza in salita e resistenza in discesa, il core addominale e le spalle in modo da lavorare al meglio con le racchette (io ad esempio integro con sedute di corsa, functional training/TRX per le braccia e allungo ogni giorno i muscoli con yoga o pilates);
- provate le prime volte a risalire lungo le piste, purché sia consentito dal comprensorio e dalle autorità locali e allenatevi ai diversi tipi di neve in discesa provando qualche fuori pista al fianco dei percorsi battuti;
- lo sci alpinismo è una disciplina di resistenza, molto faticosa. Evitate i cali di energia: fate una buona colazione prima della gita, bevete molto spesso nella salita anche se non avete sete, portate sempre con voi qualche barretta, della frutta secca, del parmigiano. Provviste leggere, digeribili e ad alto tasso energetico;
- iniziate con percorsi brevi e ben tracciati, andate per gradi sulla scelta del dislivello (i metri che vi separano dalla cima) e scegliete le vostre gite in base all’esposizione e alle condizioni di innevamento. Tutte queste informazioni le trovate sulle schede delle gite sulle guide cartacee e online e sul bollettino.
3 gite semplici di sci alpinismo a nord-ovest
Ed eccoci finalmente al momento di partire per la vostra prima gita. Se siete a corto di idee e volete qualche spunto, ho creato per voi una piccola selezione di tre itinerari ideali per cominciare a muovere primi passi in salita alla scoperta delle più belle montagne sulle vostre gambe.
1. Piemonte: Val di Susa – Sauze di Cesana (TO)
Cima del Bosco, 2377 mt (740 metri di dislivello)
La Cima del Bosco è una classica gita invernale, effettuabile da Thures, oppure da Rollieres, due borgate situate a pochi km da Cesana, in provincia di Torino.
Si tratta di una salita semplice, quasi tutta nel bosco, dalla durata prevista di 2h e 45 minuti, con un arrivo ampio e comodo e la possibilità di poter fare ristoro e cambiarvi nel piccolo edificio in cima. Sulla cima della montagna è stata eretta una chiesetta in memoria delle vittime del gravissimo incidente che nel 2003 costò la vita ai sei occupanti di un elicottero. Quattro sciatori, la loro guida alpina ed il pilota del velivolo persero la vita nello schianto del mezzo avvenuto nei pressi della vicina Punta Ciatagnera. Il piccolo edificio può, all’occorrenza, fungere da ricovero di emergenza.
Scenderete lungo l’itinerario di salita, su larghi e morbidi pendii e tratti boscosi.
2. Piemonte: Val di Susa – Bardonecchia (TO)
Poggio 3 Croci – 2117 mt (787 metri di dislivello)
Qui ci troviamo lungo l’ultima propaggine della catena dei Re Magi, a cavallo tra l’imbocco della Valle Stretta e del Vallone della Rho, che domina la conca di Bardonecchia. La partenza è subito dopo il ponte della Rho, a due passi dal Borgo Vecchio di Bardonecchia.
L’itinerario si snoda tra prati e boschi, seguendo il tracciato di una carrareccia militare. Gran parte della salita si snoda lungo una stradina nel bosco e questo la rende particolarmente semplice e tracciata anche per i principianti e sicura anche con scarsa visibilità e abbondanti nevicate. Si può scendere lungo la stradina di salita o tagliando nei boschi, per chi ha già dimestichezza con il fuori pista e vuole cimentarsi con qualcosa di più movimentato.
3. Val d’Aosta: Valgrisenche – Aosta
Mont Arp Vieille – 2963 mt (1153 metri di dislivello)
Come terza gita vi propongo una grande classica tra le più belle della Valgrisenche, per la sua vista che dalla cima permette di ammirare il Ruitor, la Ormelune e la Becca du Lac.
Si tratta di una gita dallo sviluppo leggermente più impegnativo, prevedete almeno 4h per la salita. Si parte da Bonné, dove lascerete l’auto per imboccare con gli sci la strada in direzione del fondo valle, fino a prendere la poderale per Arp Vieille sulla destra. Salendo oltrepasserete le Alpi Meillares e vi lascerete sulla destra l’Arpe Vieille.
Affronterete pendii dapprima più dolci e via via più ripidi, fino a portarvi in sella nelle vicinanza di un rudere militare. Proseguendo sulla destra sul versante est raggiungerete la vetta da cui godrete di una vista fantastica su tutta la Val Grisanche. Per scendere ripercorrete l’itinerario di salita.
Con questo piccolo starter kit allo sci alpinismo siete pronte ad affrontare la montagna in salita, anche in inverno: non dimenticate di mettere nello zaino la voglia di guardarvi intorno con occhi nuovi e la consapevolezza che non importa quanto diventerete esperte, farete sempre una gran fatica!
Articolo di Flavia Chiarelli – Sport Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Sport Marketing Manager, accompagna atleti e business outdoor a crescere e raccontarsi. Abruzzese di nascita, nomade per vocazione, montanara per scelta. Ama praticare sport, specialmente in verticale.
Emanuele
20/03/2019 alle 16:02 (4 anni fa)articolo molto bello cercando su google delle gite in Val Grisenche per il corso SA1. Traspare l’entusiasmo senza tralasciare in secondo piano la conoscenza dell’ambiente che andiamo a conoscere. viva la montagna, viva i corsi SA1!
Flavia
20/03/2019 alle 16:20 (4 anni fa)Grazie Emanuele, sono felice di sapere che il mio articolo ti è stato utile.
Lo sci alpinismo è una continua scoperta: dagli SA1 alla conquista delle vette