Il mio primo blog tour. La mia prima volta in Slovenia. Un paese che, fin dal primo momento, mi ha fatto sentire a casa, nonostante non sia abituata alla calma e alla tranquillità che lì regnano sovrane. Un paese che mi ha fatta innamorare per tutte le bellezze e i segreti che nasconde e che, probabilmente, se non avessi preso parte al tour organizzato da Best Press Story non avrei mai scoperto. Perché, la maggior parte delle volte, tendiamo a visitare le capitali e le mete più turistiche, pensando così di conoscere cultura e tradizioni di un Paese. In realtà la vera essenza di questo stato baltico l’ho percepita attraverso tutt’altro percorso, quello che vi sto per raccontare!
Capodistria, in Slovenia: un pomeriggio tra calma e case color pastello
La mia esplorazione della Slovenia è iniziata da Capodistria, città portuale che si affaccia sull’Adriatico. Appena arrivata, la prima cosa che ho notato e che mi ha affascinata è stata la calma: l’unico rumore era quello del vento e delle navi pronte a partire! Per visitare Koper iniziate da Piazza Tito, la piazza principale, con il Duomo, la Foresteria, l’Armeria, la Loggia, Palazzo Pretorio e il Campanile. Salendo a piedi i 204 scalini della torre civica la vostra esperienza in città diventa indimenticabile: la fatica dei gradini è ripagata dalla vista spettacolare che si gode da lassù.
Percorrete poi via Calegaria, la via che rappresenta lo spirito artigianale e mercantile medievale nonché la più conosciuta oggigiorno: solo così avete modo di entrare a contatto con la Capodistria pittoresca, quella fatta di case color pastello, super instagrammabili! In poco tempo arrivate in Piazza France Prešeren, che ospita la Fontana da Ponte (che vi ricorda sicuramente il Ponte di Rialto di Venezia) e la porta della Muda, l’unica rimasta delle 12 costruite quando Koper era ancora un’isola.
Uscendo dalla famosa porta, che aveva funzione fiscale e di protezione, vi consiglio il giro al porto, soprattutto al tramonto, dove i suoi colori si mischiano a quelli delle casette.
Vipava, Pedrovo e Vipavski Križ: piccole cittadine immerse nella natura
Queste tre piccole cittadine slovene mi hanno colpita per la natura in cui sono immerse. Vipava è una famosa valle, luogo delle sorgenti del fiume che porta lo stesso nome. Camminando tra i suoi ponti e grazie alla bellissima sorgente ramificata del fiume che si estende dietro il palazzo Lanthieri, sembra di essere catapultati in una favola: non a caso il luogo è chiamato anche “la Venezia slovena”.
Pedrovo, invece, è un piccolo paese con solo 14 abitanti! Ogni casa ha il proprio nome: la guest house in cui ho soggiornato si chiama Toncevi, un nome che significa da Antonio, antico parente della proprietaria.
Anche Vipavski Križ è un paesino con solo 15 case, circondate da fiori e porticine personalizzate. Non potete perdervi la visita al Monastero dei frati Cappuccini e la vista sull’intera valle.
Castello di Strmol: paesaggi suggestivi e laboratori didattici
Questo palazzo, che è tra i più importanti edifici feudali della Slovenia per la base rinascimentale, la costruzione ad archi e l’influsso barocco, è a dir poco suggestivo, soprattutto per la vista che si ha su tutta la valle di Rogatec.
Nel palazzo, che è sede di numerose esposizioni artistiche, si svolgono workshop didattici artigianali, tra cui il laboratorio di ceramica, di tessitura a mano, di intrecciatura di vimini di salice o di bucce di mais, di ricamo e di arte vetraria. Io ho partecipato a quest’ultimo, ascoltando e osservando tutti i passaggi della lavorazione del vetro.
Musei: i più particolari da vedere almeno una volta nella vita
Se siete stanche delle solite attrazioni, vi suggerisco questi tre musei che mi hanno colpita per la loro particolarità.
- Ecomuseo della coltivazione del luppolo e dell’industria della birra della Slovenia. Si tratta di un museo negli spazi dell’ex essiccatoio di luppolo che si sviluppa in un percorso diviso su 4 piani per scoprire tutto sulla coltivazione del luppolo nella valle della Spodnja Savinjska, e non solo. Il museo racconta anche la storia di Simon Kukek, proprietario della birreria Žalec, dal quale prende il nome la birra della casa, la Kukek-Savinjsko pivo, ovvero la birra della Savinja. Per concludere alla grande la visita non potete non andare alla Fontana dell’Oro Verde, meglio nota come fontana della birra, che ha lo scopo di promuovere la cultura del consumo di birra. La fontana è formata da due parti: una da cui esce acqua e un’altra da cui sgorga birra. Potete assaggiare diverse birre con luppolo sloveno da un boccale speciale, disegnato dal designer Oskar Kogoj, che poi diventa un fantastico souvenir. Amanti di birra, non siate timide e assaggiate tutto ciò che riuscite!
- Museo all’aperto Rogatec. È il più grande museo sloveno open air e un monumento culturale di importanza nazionale: nel 1997 è anche stato nominato Museo europeo dell’anno. Il paesaggio in cui è immerso è stiriano (tipico dell’Austria) e il suo patrimonio architettonico è di tipo popolare, tanto che scoprirete davvero la tradizione culturale del 19°/20° secolo. Proprio come al Castello Strmol, anche qui potete partecipare a laboratori creativi: preparazione del pane, laboratori di ballo, di erboristeria, di apicultura e di forgiatura, lavorazione della pietra e performance musicali.
- Parco della storia militare di Pivka. Questo centro turistico museale si trova nei vecchi edifici della caserma di Pivka dal 2004 ed è famoso essenzialmente per due motivi: perché è il complesso museale più esteso della Slovenia e perché è uno dei maggiori complessi museali storico militari di questa parte d’Europa. Il museo è diviso in 3 padiglioni: io ho visitato solo il primo, quello con le parti più interattive, con esperienze uniche, come quella di entrare in un vecchio sottomarino o guidare un elicottero grazie alla realtà aumentata!
Articolo di Camilla Dalloco – Young Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Laureata in Lettere, legge per diletto e scrive per passione. Curiosa, eterna sognatrice ed amante dei viaggi. Perché quando è in giro si sente diversa, forse semplicemente più se stessa.