Quando ripenso a Istanbul me la ricordo sempre come il luogo più straordinario che abbia mai visitato. Immensa, caotica, ricca di bellezze così come di contrasti. Un pozzo di luce e di poesia. Perfetta nel suo ruolo di confine tra Occidente e Oriente. Uno di quei posti dai quali, al termine del viaggio, riparti con la sensazione di averne conosciuto solo una minima parte.
Se domani tornassi nella perla della Turchia probabilmente vorrei ricominciare tutto da capo, e rivedere le stesse cose che ho già visto prima di scoprire tutto quello che ancora mi manca.
In questa guida su cosa fare a Istanbul vi parlo di quello che finora ho conosciuto e che spero riesca ad appassionare anche voi così come ha appassionato me.
Visitare la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia
Di quel momento ricordo l’emozione fortissima prima di varcare la soglia. Mi toccò fare un po’ di fila prima di entrare alla Moschea Blu e più correvano i minuti e più l’emozione saliva. Era la prima volta che visitavo una moschea e sapevo già che QUELLA moschea in particolare mi avrebbe stregata. E così fu. E il fatto che non fossi l’unica turista al suo interno non riuscì affatto a rovinarmi quel momento.
Dopo la Moschea Blu fu la volta della Basilica di Santa Sofia, che si trova praticamente di fronte. Altra bellezza rara. Una giovincella di circa 1500 anni d’età, che oggi non funge più né da basilica e né da moschea, ma “semplicemente” da museo. Uno dei musei più straordinari ed emozionanti che vi capiterà mai di visitare.
Percorrere la Istiklal Caddesi
Se non fosse per la Torre di Galata che vedrete a un tratto comparire tra una traversa e l’altra, la Istiklal Caddesi potrebbe benissimo sembrarvi la classica via dello shopping di una qualsiasi capitale europea. Piena zeppa di negozi, palazzi bellissimi, ristoranti e bar che propongono menu di qualsiasi cucina e per qualunque fascia di prezzo, la Istiklal Caddesi rappresenta il volto più occidentale di Istanbul. E, da un lato, forse anche quello più variegato.
Il mio consiglio è percorrerla dall’inizio, ossia partendo da Piazza Taksim, che è uno dei nodi principali della città, e assaporarne lo spirito e la frenesia passo dopo passo, vetrina dopo vetrina, incrocio dopo incrocio.
Un tour guidato del Palazzo del Topkapi
Quel giorno che arrivai all’ingresso dell’immenso Palazzo del Topkapi (e del giardino, altrettanto immenso) ebbi la fortuna di riuscire a evitare la lunghissima fila accodandomi a un tour guidato in lingua italiana. Non ho ben capito quanto il mio gruppo e la mia guida fossero improvvisati ma sta di fatto che, nell’arco di un’ora, riuscimmo a visitare alcuni degli ambienti più importanti e suggestivi del Topkapi e ad ascoltarne la storia. Il resto lo visitammo in autonomia.
La bellezza del palazzo, che nei secoli è stato la dimora di numerosi sultani dell’Impero Ottomano, vi stordirà. Percorrerete stanze, corti, sale scintillanti, giardini, corridoi e posso garantirvi che lì dentro consumerete la macchina fotografica. Per cui non pensate neanche per un attimo di escludere il Topkapi dal vostro programma su cosa fare a Istanbul.
Fare shopping al Gran Bazar di Istanbul
E a proposito di macchine fotografiche consumate a forza di scattare, ecco il Gran Bazar.
Poco distante dalla Moschea Blu e dalla Basilica di Santa Sofia, questo intricato complesso di vie, botteghe e negozietti vi farà desiderare di possedere un conto in banca infinito. Pensate a un qualsiasi oggetto da comprare e state certe che al Gran Bazar lo troverete. Se vorrete acquistare i regali per le amiche o il fidanzato che vi aspetta al rientro dal viaggio, non dovrete fare altro che immergervi in quell’atmosfera sfavillante di luci, colori e profumi e farvi tentare da un paio delle migliaia di bancarelle presenti all’interno del mercato. Al di là delle cosine interessanti esposte, però, la bellezza del posto sta anche nella struttura stessa del Bazar. E nell’atmosfera che lo anima. Per cui, oltre a spulciare tra gli oggetti in vendita, ricordate anche di guardarvi attorno.
Passeggiare sul Ponte di Galata
Probabilmente è questa l’immagine di Istanbul che conserverò per sempre nel cuore: la luce color arancio di uno straordinario tramonto primaverile che scende sul Ponte di Galata. Tutto questo, in uno dei momenti più caotici in uno dei luoghi più trafficati e importanti della città: immaginate due file di pescatori intenti a pescare ai due lati del ponte, i vaporetti che attraversano il canale di continuo, i tanti, tantissimi turisti, i tanti, tantissimi istanbulioti che proseguono la loro giornata a piedi o in auto. Ah, e ovviamente i gabbiani che non mancano mai di farsi sentire, come dimenticarli.
A Istanbul non si è mai soli e non si sta mai in silenzio. E forse il bello è proprio questo. E se vorrete portare via con voi un’immagine d’insieme della città, del suo profilo magico tra tetti, cupole e minareti, quel ponte così trafficato potrebbe diventare il posto migliore del mondo.
Visitare la Basilica della Cisterna
Assolutamente da inserire tra i consigli su cosa fare a Istanbul.
La Basilica della Cisterna è un luogo incredibile. Prima di tutto perché è sotterraneo, e quindi si tratterebbe di un ambiente praticamente buio se non fosse per i giochi di luce e i riflessi dell’acqua. Ma, soprattutto, perché non capita spesso di visitare uno scenario così originale a vedersi.
La basilica antica venne tramutata in cisterna già all’epoca di Giustiniano per rifornire d’acqua la città. L’acqua, in qualche modo, c’è ancora oggi; per questo motivo visiterete l’immenso spazio camminando sulle apposite passerelle e sfilando tra le oltre 300 colonne presenti. In quella semi oscurità vi imbatterete anche in due monumenti raffiguranti due grosse teste di Medusa.
Trascorrere una serata a Ortakoy
Praticamente ai piedi del ponte sul Bosforo si trova Ortakoy, uno dei quartieri più multietnici di Istanbul. E anche uno dei più vivaci, stando alla quantità di locali, ristoranti e comitive di giovani che ne animano le vie. Io ci ho trascorso una serata ma, se tornassi a Istanbul, non mi spiacerebbe vivere il quartiere anche di giorno. Se non altro per poter ammirare con la luce del sole la stupenda moschea, che dicono sia una delle più belle della città.
Abbuffarsi di specialità turche
E dopo i suggerimenti su cosa fare a Istanbul è la volta di un altro tipo di consigli: quelli culinari. Fondamentali per chi, come me, adora la cucina turca.
Da queste parti sfondarsi di kebab è d’obbligo, no? Dimenticate però i classici panini o le piadine ripiene; tutte le volte che ho mangiato il kebab a Istanbul l’ho divorato come pietanza accompagnata da riso, verdure o altri contorni. Il pane, semmai, ve lo servono a parte.
Io vado matta per il börek (la sfoglia ripiena di formaggio, verdure o carne tipica in diversi paesi balcanici), e a Istanbul non ne ho certo avvertito la mancanza. Così come in generale dei prodotti da forno. Per non parlare di biscotti e dolcetti vari a base di frutta secca e miele. E litri di succo al melograno per colazione.
A Istanbul (un po’ come da noi al sud Italia) si mangia ovunque e a tutte le ore: per spezzare la fame tra una visita a un monumento e l’altra vi basterà dirigervi verso uno dei tanti chioschi o banchetti che propongono street food ottimo ed economico. La fame, credetemi, non sarà affatto un problema.
Articolo di Velia Ivaldi – Germania Lover per il Club delle ragazze con la valigia
Dopo la laurea si occupa per anni di comunicazione a Milano. Nel 2016 molla tutto per cominciare un nuovo percorso. Allafinediunviaggio.com nasce dalla sua passione per i viaggi e la scrittura.