Venezia is always a good idea!
Ma come fare ad evitare di passare il proprio soggiorno lì con le orde di turisti che la invadono ogni giorno?
La meravigliosa città veneta, rinomata in tutto il mondo per la peculiarità della sua conformazione morfologica e per la quantità di bellezze che è possibile visitare al suo interno, può diventare, in particolare in alcuni periodi dell’anno come il Carnevale, un vero incubo. Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, il Ponte dei Sospiri e molte altre località universalmente rinomate sono diventate ormai inavvicinabili: non è possibile visitarle in nessun momento del giorno (e spesso, nemmeno della notte) in parziale solitudine.
E allora cosa fare per evitare ogni trappola per turisti e godere della vera bellezza di questa incredibile città?
Venezia: da Corto Maltese al Bacaro Tour
Il mio ultimo soggiorno a Venezia, che è durato un po’ più del solito (10 giorni) ed è avvenuto nel famosissimo periodo di Carnevale, è stato caratterizzato da numerose passeggiate meravigliose guidate da Corto Maltese e da vari “Bacaro Tour”. Avuto in prestito il libro di Corto Maltese alla scoperta della Venezia Nascosta, in cui Hugo Pratt consiglia una serie di percorsi con indirizzi utili, consigli, aneddoti, racconti avvincenti e, ovviamente, illustrazioni deliziose, mi sono avventurata, con il poco senso di orientamento che tutti percepiamo di avere in questa città, alla scoperta di posti completamente nuovi.
Tra tutti i percorsi fatti, vi consiglio calorosamente questi 3, che vi consentiranno anche di esplorare tutta una serie di isole (come, ad esempio, quella del Cimitero) che magari non avevate mai considerato di vedere.
La porta del colore: dall’Accademia a San Giorgio
Partendo dal ponte di legno da cui si gode di una meravigliosa vista, è possibile spendere qualche ora nella scuola della Carità, che ora ospita la grandiosa collezione pittorica delle gallerie dell’Accademia, e poi dirigersi verso sant’Agnese con la piscina Venier, la fontana e una casa con una Madonna sulla facciata.
Continuate su Fondamenta dai Leoni e arrivate alla fondazione Guggenheim, ex casa al primo piano della famosa collezionista d’arte, piccolo gioiello sia per la scelta delle opere esposte al suo interno sia per la magnifica posizione sul canale che è possibile osservare dalle enormi finestre ed il delizioso giardino.
Accanto troverete il palazzo quattrocentesco di Ca’ Dario con i marmi policroni e, infine, dirigetevi verso la famosa basilica di Santa Maria della Salute e verso la punta della dogana dalla quale potete vedere San Marco, Rialto e, dall’altro lato, la Giudecca e San Giorgio.
Attraversate i magazzini del sale, il ponte di Ca’ Bala’, Fondamenta delle Zattere e da lì prendete un traghetto per la Giudecca. In questa meravigliosa isola vedrete qualcosa di completamente diverso dal resto della città, girate un po’ senza meta tra orti e giardini, piccole stradine ed ammirate la trasformazione architettonica effettuata da Zini di una parte popolare di quest’isola. Infine, dirigetevi con il traghetto a San Giorgio dove è assolutamente necessario salire sul campanile e godere della meravigliosa vista per poi fare un giro nel labirinto e alla fondazione Cini.
La porta d’Oriente: da Ca’ d’oro al quartiere ebreo
Partendo da una visita nel palazzo di Ca’ d’oro, evitando Strada Nova ed i suoi turisti ed infilandovi nei vari vicoletti, e attraversando calle di Pistor, fondamenta San Felice, vedete uno degli ultimi due ponti rimasti senza balaustre (Ponte Chiodo).
Proseguite per il ponte della Misericordia e arrivate a Campo de l’Abazia, dove si trova la scuola grande della Misericordia e dirigetevi poi verso il Palazzo Contarini ed il Palazzo del Cammello (Palazzo Mastelli). Proseguite per la fondamenta della Sensa e per il ponte Rosso ed arrivate a Campo Sant’Alvise con l’omonima chiesa.
Godetevi, poi, della vista della Madonna dell’Orto, con un campanile che è possibile osservare dal piccolo ponte posto lì vicino, e del Palazzo Moro con le sculture dei Mori.
Alla fine attraversate il ponte della Malvasia, le botteghe delle fondamenta degli Orsini con i laboratori di mosaici e il ponte dei Tre Archi, l’ultimo ponte a tre arcate rimasto a Venezia. In conclusione, fate un giro per il quartiere ebraico, fulcro di questa comunità a Venezia e comunemente definito “ghetto”, dedicando un po’ di tempo alla sinagoga Spagnola e a quella Levantina.
Sempre più a Nord: da Murano alla Baia del Re
Fate un breve ma meraviglioso giro tra le isole nella parte nord di Venezia. Dirigetevi verso San Michele, questa meravigliosa isola dove è possibile trovare il cimitero della città, che oltre ad ospitare tombe di illustri personaggi ha una struttura meravigliosa e dove è possibile godere del Monastero di San Michele (anche dalla laguna, è molto bello) e dell’odierna cappella di San Cristoforo.
Spostatevi poi verso Murano, isola famosa per la storica produzione di vetro e dove è possibile sia vedere il museo del vetro, che la produzione che viene fatta da alcune aziende che spiegano la storia di quest’isola, di questo artigianato e le tecniche che adottano nella manifattura di alcuni pezzi.
Tornate poi a Venezia e dirigetevi verso Sacca San Girolamo, da sempre conosciuta come “Baia del Re”, nata come complesso di edilizia popolare e attualmente punto strategico per vedere bellissimi tramonti sotto le arcate rivolte verso Nord.
Ogni tardo pomeriggio potete fare poi un Bacaro Tour, ovvero assecondare questa meravigliosa usanza veneziana che consiste nel girare in una serie di Bacari, appunto, e bere le ombre, ovvero piccoli bicchieri di spritz (di ogni tipologia esistente) o vino della casa e mangiare i cicheti, ovvero piccoli assaggi di cibo (mini panini o tramezzini) farciti nella maniera più fantasiosa.
Bacaro è il nome di queste peculiari osterie veneziane. Cambiate continuamente posto e godetevi a pieno l’atmosfera di questi luoghi e l’autentica bellezza della Venezia Nascosta, assecondandone le regole non scritte: in alcuni sedetevi all’aperto sulla balaustra (anche se è pieno inverno), in altri, cantate con chi si trova al loro interno a suonare. Vi consiglio alcuni dei posti che ho preferito tra quelli provati nei miei vari giri: Caconero, Al squero, Sbarlefo, La rivetta, Alla poppa (nome vero: Osteria Da Filo), Caffè rosso, La vedova, L’antica Adelaide, Caffè noir e La corte dell’orsa.
Infine, assicuratevi, nel vostro soggiorno, di svolgere almeno una volta le seguenti attività:
- Se è periodo di Carnevale, fare un tour delle migliori frittelle delle città: scegliete e provate dove preferite ma sicuramente date una possibilità a quelle di Tonolo, Dal Mas, Majer e Rosa Salva;
- Fare una corsa mattutina a Fondamenta nove;
- Mangiare un gelato da Nico (soprattutto il Gianduiotto) al tramonto;
- Visitare la casa dei Tre Oci alla Giudecca dove solitamente ci sono ottime mostre fotografiche;
- Fare un salto a San Servolo, minuscola isola, interamente occupata da un ex ospedale/manicomio;
- Leggere un libro al tramonto alla Baia del Re;
- Un aperitivo al Mercante;
- Mangiare un sacco di tramezzini, in particolare, da Bar al Canton e da La Toletta;
- Se è il periodo della festa del Redentore, che cade ogni anno la terza domenica di luglio, godere dello spettacolo pirotecnico nella laguna.
Articolo di Francesca Pallara – Italy Lover del Club delle ragazze con la valigia
Napoletana, milanese per lavoro, bolognese per studio, la famiglia a Viterbo e gli amici in tutta Italia. Empatica, gioiosa, curiosa, analitica. Il palato e lo sguardo sono sempre alla ricerca di novità.