Viaggiare con i bambini: alcuni consigli per volare con un neonato

Mio marito ed io amiamo viaggiare, e quando sono rimasta incinta ci siamo ripromessi che, una volta in tre, non ci saremmo fermati. E infatti quando aveva pochi mesi eravamo già in procinto di volare con un neonato!

Certo, da quando è nato Edoardo, che ora ha un anno, è cambiato il nostro modo di viaggiare. Sono cambiate le esigenze, lui ovviamente viene al primo posto, con i suoi tempi e le sue necessità, ma siamo felici di portarlo via con noi, di scoprire il mondo e di passare belle giornate insieme.

Viaggiare e volare con un neonato: qualche consiglio utile

viaggiare con bambini all'estero

In aereo i bambini sotto i due anni non pagano la tariffa intera, visto che sono sprovvisti di posto e viaggiano in braccio ai genitori. Sono catalogati come “infant”, pagano le tasse e in alcuni casi una percentuale intorno al 10% del costo del biglietto. Un bell’incentivo a partire!

volare con un neonato

È vero, fino a che è piccino, il pupo non si rende conto di dove effettivamente si trova. Ma capisce benissimo di essere insieme alla sua famiglia, felice, e per noi lui non ha mai rappresentato un limite, un peso, una fatica nei nostri spostamenti. Saremo stati particolarmente fortunati, ma penso che con alcuni accorgimenti tutti possano continuare a viaggiare in maniera serena.

Da quando un bambino può iniziare a viaggiare? Da subito! Le regole cambiano a seconda della compagnia aerea, ma per lo più è permesso dalla prima o seconda settimana di vita. In caso di neonati entro la settimana è spesso richiesto un certificato medico. I documenti richiesti sono gli stessi che servono ad un adulto: se si vola in Europa, è sufficiente la carta di identità, mentre al di fuori è necessario il passaporto. Attenzione: per i bimbi così piccoli quest’ultimo dura solamente tre anni (ma purtroppo ha gli stessi costi di un passaporto per adulto). La parte più divertente? Riuscire ad avere una foto decente del vostro pargolo, che rispecchi tutti i criteri richiesti. Chiedete in questura, io ho dovuto rifarle perché le prime che avevamo fatte non andavano bene (sono molto precisi e fiscali).

volare con un neonato

Viaggiare e in particolare volare con un neonato può spaventare, è vero.

Sarà infastidito durante atterraggio e decollo? E se gli prende un attacco di pianto? Come si fa a cambiare un neonato in un bagno così piccolo com’è quello dell’aereo? Come si fa a tenerlo in braccio tutto il tempo? Sono solo alcune delle mille domande che preoccupano i neo genitori, e che spesso fanno desistere dal prenotare un viaggio che necessiti uno spostamento in aereo.

In realtà i bambini, soprattutto se molto piccoli, sono piuttosto adattabili, certo più di noi adulti. È necessario solamente avere qualche accortezza, usare il buon senso ed essere tranquilli. Certamente, anche armarsi di santa pazienza perché i momenti di “crisi” possono esserci e un bimbo durante un volo lungo va gestito, coccolato e, a seconda dell’età, intrattenuto.

Il mio bambino ha preso il suo primo volo intercontinentale a cinque mesi e mezzo, direzione Stati Uniti. Come tutte le mamme, avevo anche io le mie ansie, ma è andato tutto benissimo. Senza la pretesa di insegnare qualcosa a qualcuno, ecco quindi alcuni consigli “da mamma”.

Volare con un neonato: come affrontare il battesimo del volo

  • Se state per volare con un neonato tenete bene a mente la regola d’oro, sempre valida quando si parla di bambini: state tranquilli. Se voi lo siete, molto probabilmente lo sarà anche il vostro bimbo.
  • Scegliete voli diretti. A causa dei cambi repentini di pressione, con atterraggio e decollo anche i bambini possono avere fastidio alle orecchie. Un decollo e un atterraggio in un giorno possono bastare. Se la vostra meta è davvero troppo lontana, piuttosto optate per uno scalo lungo e magari fermatevi una notte da qualche parte. Potrebbe essere un’occasione per una toccata e fuga in qualche posto che non avete ancora visto. Penso ad esempio a Dubai, se la vostra destinazione è l’Asia o l’Australia.

volare e viaggiare con un bambino piccolo

  • Se dovete affrontare un viaggio lungo, scegliete un volo notturno: c’è più possibilità che il piccolo si addormenti e vi faccia fare un viaggio più o meno tranquillo – o quantomeno vi consenta di guardare almeno un film.
  • Una volta prenotato il volo, se il bambino è molto piccolo (diciamo sotto i 10-11 kg) contattate la compagnia aerea e prenotate una cot, una culla. Il vantaggio è doppio: non dovrete tenere il piccolo in braccio tutto il tempo e inoltre vi verranno assegnati i primi posti, con più spazio per le gambe. Se il bimbo, nonostante abbia meno di due anni, è grande e soprattutto pesante, purtroppo dovrete tenerlo in braccio. È anche possibile acquistare un posto per il piccolo, ma vi dovrete portare l’ovetto, in questo caso, e perderete il vantaggio del volo “Infant” praticamente gratis. La culla è molto, molto utile anche quando viene servito il cibo. Mentre voi mangiate, il bimbo anche se sveglio può restare nella culla a giocare.
  • Leggete bene sul sito della vostra compagnia aerea la sezione dedicata ai bambini, le regole e le procedure non sono infatti le stesse per tutte.
  • Vestite il bimbo con indumenti comodi e morbidi – meglio se a strati, per gestire le diverse temperature che troverete durante il viaggio e dotatelo di calzine antiscivolo se già cammina.
  • Cosa mettere nella borsa del piccolo? Sostanzialmente quello che vi portate dietro di solito: l’occorrente per diversi cambi pannolino (pannolini, crema per il cambio, salviette), un telo in mussola e una copertina, un paio di bavaglini, un paio di ciucci, un biberon, il bicchiere per l’acqua se il piccolo è già svezzato. Ancora, a seconda delle esigenze e dell’età, il latte in polvere se non allattate (potete prendere l’acqua a bordo), un paio di omogenizzati di frutta per la merenda se è in corso la prima parte dello svezzamento (e un cucchiaino), biscotti. In aereo troverete sicuramente qualcosa di adatto per un bimbo già svezzato, ma è meglio portare qualcosa che siete sicuri mangerà volentieri. I pasti speciali di solito si possono ordinare a partire dai due anni, ma molte compagnie offrono menù baby composti da vasetti di omogeneizzati dolci e salati. Portate il suo giochino preferito, alcuni giochi nuovi (leggeri e non ingombranti, ovviamente), quiet books, lavagnette lavabili e dei librini.
  • A meno che non abbiate un modello leggero di dimensioni contenute – diversi modelli vengono accettati dalle compagnie aeree come bagaglio a mano – dovrete imbarcare il passeggino. Potete farlo direttamente al gate al momento dell’imbarco, questo vi consentirà di lasciare il bimbo seduto tranquillo fino al momento di salire sull’aereo. In alternativa, potete imbarcarlo al momento del check in e portare il bambino nel marsupio: stare attaccati a voi servirà anche a tranquillizzarlo (e voi avrete le mani libere). Procuratevi una custodia, per evitare che il passeggino si sporchi o si danneggi.

viaggi con bimbi piccoli

  • “Stanchiamolo, così dormirà tutto il volo”. Certo, può essere, ma attenzione, perché spesso i bimbi molto stanchi, soprattutto se sono fuori dal loro contesto abituale fanno fatica ad addormentarsi, con conseguenti crisi di pianto. Cercate comunque di mantenere i loro ritmi naturali.
  • Fate ciucciare il bimbo in fase di decollo e atterraggio: che sia un ciuccio, un biberon o il seno, non ha importanza, serve per compensare ed evitare dolore alle orecchie.
  • Mettete nel vostro bagaglio a mano almeno un cambio per voi e per chi vi accompagna, per tutelarvi da eventuali “incidenti di percorso”.
  • Chi ha bimbi che già camminano sa bene quanto sia difficile tenerli fermi e seduti per pochi minuti, figuriamoci per ore. Munitevi di pazienza… le passeggiate avanti e indietro per la cabina saranno probabilmente la vostra attività principale.
  • Come intrattenerlo? Con i suoi giochi, certamente. Poi parlategli, raccontategli dove state andando, cosa si potrà aspettare dal viaggio. Rendetelo partecipe di ogni dettaglio. Guardate insieme un cartone animato, cantate le sue canzoncine preferite, raccontategli una favola. Con alcuni accorgimenti vedrete che volare con un neonato non è impossibile.

Ora l’ultimo consiglio, il più importante: divertitevi e godetevi i vostri figli, siate felici con loro. Viaggiare è meraviglioso, con il vostro bambino farlo sarà ancora più speciale!

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Articolo di Mariachiara Manopulo – Food&Wine e Motorbike Lover per il Club delle ragazze con la valigia

Digital PR, vagabonda e food lover per vocazione: la prima cosa che cerca in un posto nuovo sono i piatti tipici e i vini locali. Silvio, suo marito, la segue ovunque, meglio se sulle due ruote.

Mariachiara Manopulo

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