Piccoli borghi autentici: ripartiamo dall’Italia

Il 15 marzo 2020, per puro caso, ho scoperto di aver dato vita a un nuovo hashtag su Instagram: #piccoliborghiautentici.

L’ho utilizzato mentre condividevo una fotografia di Vitorchiano, un borgo della Tuscia laziale dove ero stata poco prima che iniziasse la quarantena forzata che si è conclusa ieri in Italia, ora nella fase 2 della lotta al Coronavirus.

Da lì mi è venuta un’idea: promuovere le bellezza della nostra piccola grande Italia, parlando dei suoi borghi più autentici, da nord a sud. Perché mai come nel 2020 l’Italia e il settore turistico hanno bisogno di tutti noi: io sicuramente nei prossimi mesi (se sarà possibile) farò mini viaggi e weekend alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese e voglio promuovere l’iniziativa anche insieme alle favolose blogger del mio caro Pink Club, che quest’anno compie 3 anni.

Abbiamo così scritto un post corale a più mani, ognuna scegliendo il proprio borgo del cuore, magari proprio quello dove andrete in vacanza quest’estate anche voi. Pronti a scoprire 10 piccoli borghi autentici made in Italy? Ecco la nostra selezione!

10 piccoli borghi autentici da visitare nel 2020 in Italia

Piccoli borghi autentici

1. Otranto, in Salento

Scelto da Camilla, Young Specialist.

Il punto più a Est del nostro stivale, un ponte fra Oriente e Occidente, un territorio ricco di spiagge cristalline, un luogo che è un mix di storia, arte e cultura. Un borgo suggestivo, affascinante e unico, da vedere assolutamente una volta in Puglia.

I motivi? La Cattedrale dell’Annunziata del 1088 è la chiesa più grande della regione, il centro storico – con le caratteristiche casette bianche una sull’altra, le strade strette e lastricate e i negozi di artigianato che sono un arcobaleno di colori – è patrimonio culturale mondiale riconosciuto dall’Unesco, il Castello Aragonese offre un panorama spettacolare sul borgo e sulla sua costa, le spiagge e la natura nei dintorni – Baia dei Turchi, Spiaggia degli Alimini e le Cave di Bauxite sono solo alcuni dei luoghi – vi lasceranno senza fiato. Non è un caso, infatti, se Otranto “è l’anagramma di “tornato”. […] un luogo dove si ritorna sempre, che ti porti addosso come una bellissima memoria”.

Otranto è la Puglia, quella autentica.

Otranto, piccoli borghi autentici

2. Castelluccio di Norcia, in Umbria

Scelto da Carmela, Book Lover.

Castelluccio di Norcia, uno spettacolo naturalistico e un paradiso per i buongustai.
Una tavolozza di colori sul Monte Vettore, re dei Monti Sibillini. Castelluccio di Norcia è un borgo umbro a un passo dalle Marche, circondato da immensi campi che contengono il verde acceso, il viola, il rosso e il blu da maggio a fine luglio, il periodo della fioritura. Famoso per le lenticchie IGP, è un paesino che offre infinite possibilità di degustazione, dal vino ai salumi, dai formaggi ai funghi. La sua gemma, semi-nascosta in una conca, è il Lago Pilato, un solco azzurro nei monti, con tantissime varietà di volatili ormai rari altrove. Castelluccio di Norcia è un luogo speciale per chi ama fare trekking, per chi ama il buon cibo, per chi, semplicemente, vuole accostarsi a uno spettacolo naturalistico incredibile.
Castelluccio di Norcia, piccoli borghi autentici

3. Garda e Punta San Virgilio, in Veneto

Scelto da Bianca, Mind Specialist.

Punta San Vigilio: una perla sul Lago di Garda.

La lapide che si trova al porticciolo di Punta San Vigilio accoglie i visitatori con una scritta che ricorda di “lasciare gli affari e gli affanni della città” al di fuori.
Questo già vi fa capire la sensazione di pace che si avverte arrivando qui, magari in barca, ma anche a piedi tramite la passeggiata da Garda. Ancora più suggestivo se all’ora del tramonto, in una tiepida giornata di primavera o d’autunno, quando la folla di turisti è un lontano ricordo. Comunque, in qualunque momento decidiate di scoprire questo gioiello, soprannominato la Portofino del Lago di Garda e frazione del comune di Garda, non rimarrete delusi. Potrete decidere di bervi un aperitivo nella locanda del piccolo porto e godere del magnifico panorama oppure raggiungere la bella spiaggia di Baia delle Sirene.
Ma se volete regalarvi un weekend romantico sappiate che qui si trova un magnifico hotel ospitato nella villa dei Conti Guarienti circondato da un immenso parco.

Io non vedo l’ora di poter tornare…

Punta San Virgilio, Garda, piccoli borghi autentici

4. Dozza, in Emilia Romagna

Scelto da Velia, Germania Lover.

Poche strade, tanti portici, un belvedere, una piazza con la Rocca. A dirla così potrebbe sembrare che vi stia prendendo per mano per condurvi alla scoperta di un borgo emiliano qualsiasi. E invece no. Se alzate lo sguardo e vi soffermate un attimo scoprirete, con sommo stupore, che sotto quei portici e lungo quelle poche strade si nascondono dei colori meravigliosi. Siamo a Dozza, borgo medievale a circa 40 chilometri da Bologna e a pochi minuti di auto da Imola, più o meno su quel confine non ben definito tra Emilia e Romagna che molti ignorano. Gli appassionati di street art come me non potranno che innamorarsi: i muri di Dozza sono letteralmente coperti di murales. Se ne contano decine e decine, realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo a partire dagli anni ’60. La cosa che più amo, tutte le volte che vengo qui, è l’accostamento tra uno stile architettonico tipicamente medievale e un’espressione artistica decisamente più moderna. Potremmo definirlo un accostamento bizzarro, se volete. Eppure, fidatevi di me: sono fatti l’uno per l’altra.

Dopo aver fotografato ogni singola opera ed esservi resi conto che state camminando in un museo a cielo aperto, raggiungete la Rocca Sforzesca per una visita. Al suo interno troverete anche l’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, luogo ideale per un primo approccio alle delizie locali. Nel caso avvertiate anche un certo languorino, vi suggerisco due trattorie in cui immergervi nei sapori generosi del territorio: La Corte di Caterina, che si trova nella piazza della Rocca, e l’Osteria di Dozza, nella strada principale che parte dalla stessa piazza. Benvenuti in Emilia-Romagna!

Dozza, Emilia Romagna, piccoli borghi autentici

5. Campiglia Marittima, in Toscana

Scelto da Laura, Milk Free Specialist.

Campiglia Marittima è un borgo medievale in provincia di Livorno nella Costa degli Etruschi. L’ho scoperto anni fa in occasione del Festival ApritiBorgo, un festival che si svolge solitamente ad agosto e che trasforma il borgo in un grande palcoscenico. Ogni sera, infatti, si può assistere a rappresentazioni teatrali, spettacoli di marionette, funamboli, giocolieri, concerti e balli. Il tutto si svolge per le strade del borgo con le sue mura, selciati, scale, tetti, lampioni che fanno da cornice alle rappresentazioni.

Il centro storico di Campiglia Marittima è raccolto dentro la cinta muraria. Percorrendo le stradine intricate potrete scorgere le sue caratteristiche piazze sulle quali si affacciano botteghe artigiane, musei e osterie. Su tutti domina, grazie alla torre dell’orologio, il Palazzo Pretorio, simbolo dell’antico potere politico e militare della città.

Nei dintorni vi consiglio il Parco archeo-minerario di San Silvestro, in cui si trova la Rocca San Silvestro, antico villaggio di minatori risalente al Medioevo, fondato per sfruttare i giacimenti di rame, piombo e argento. Sempre in zona troverete l’antico stabilimento termale di Venturina Terme, già noto in epoca etrusco-romana col nome di Caldane.

6. Rieti e il Monte Terminillo, nel Lazio

Scelto da Francesca, Italy Lover.

Rieti, uno dei capoluoghi di provincia del Lazio, storicamente libero comune e residenza dei Papi, è uno dei miei posti del cuore in quanto nella mia vita moltissime persone a cui sono profondamente legata sono reatine. La piccola cittadina è spesso poco conosciuta e valorizzata ma si tratta in realtà di una località ricca di testimonianza sia di epoca romana che medievale e in una posizione singolare, sovrastata dalle montagne e, in particolare, dal Monte Terminillo, ricco di escursioni dove sciare d’inverno e passeggiare d’estate con una vista meravigliosa.

I dintorni sono caratterizzati da una natura rigogliosa e ricca d’acqua, per cui vi consiglio di visitare i fiumi Velino, Salto e Turano e i laghi del Turano, di Scandarello e del Salto, dove poter passare una piacevole giornata visto che è circondato dalla natura e da paesi suggestivi. Nella zona sono presenti anche oasi naturalistiche e riserve naturali come la Riserva Naturale dei Laghi Reatini. In città è necessario almeno visitare la Rieti sotterranea, la terrazza del Vignola, la Fontana dei Delfini e passeggiare per Via Garibaldi, oltre che ovviamente il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Salone Papale. Consiglio anche una piacevole passeggiata nella zona dei pozzi e sui ponti sopra il Velino che passa per il centro città. Nei dintorni vale la pena anche di visitare l’Abbazia di Farfa e il presepe vivente di Greccio. Mi raccomando, non dimenticatevi di mangiare un’ottima amatriciana, un panino con la porchetta nei vari spostamenti verso le riserve naturali e la coratella.

Rieti e il Terminillo

7. Castelfranco Veneto, in Veneto

Scelto da Mariachiara, Food&Wine, Motorbike lover.

Ho scelto Castelfranco Veneto perché è come se fosse “una di famiglia”: qui vicino è nata e ha vissuto mia madre, e qui ha conosciuto mio padre, quando entrambi lavoravano all’ospedale cittadino.

Il piccolo centro storico è circondato quasi interamente dalle mura ed è visitabile in poche ore con una piacevole passeggiata. La cittadina ha dato i natali al Giorgione, pittore italiano vissuto a cavallo tra il 1400 e il 1500 e le cui tracce si trovano un po’ ovunque.

Il Museo Casa Giorgione è stato allestito proprio nella casa dove l’artista ha dipinto una delle sue opere principali, il Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche, e si trova a pochi passi dal Duomo di Santa Maria Assunta e San Liberale, dove è custodita un’altra sua bellissima opera, la Pala di Castelfranco, dipinta nel 1505.

Passeggiando tra le stradine della città ci si può fermare a visitare anche il Teatro Accademico, risalente al 1700, dove si possono ammirare i soffitti dipinti dal Canaletto. Uscendo dal centro storico potete passare sotto la Torre Civica, alta 43 metri. Fuori dalle mura, lungo il fossato, dove svetta anche la statua di Giorgione, si può fare una bella passeggiata, o si può scegliere di camminare sotto i portici, fermandosi in qualche negozio o per un prosecchino in uno dei tanti locali tipici.

Se avete tempo per visitare i dintorni, potete scegliere Treviso, che si trova a pochi chilometri, o arrivare a Fanzolo per vedere la bellissima Villa Emo di Andrea Palladio.

Non dimenticate che siete in Veneto: perché non spingervi sulle colline di Valdobbiadene? Magari potete prenotare una visita con degustazione del famoso prosecco in qualche cantina.

Castelfranco Veneto

8. Pienza, in Toscana

Scelto da Rachele, Expat Specialist.

Mai sentito parlare di Via dell’Amore? E di Via dei Baci? Queste stradine dai nomi suggestivi si trovano tutte a Pienza, un delizioso borgo toscano che è stato definito tra i più romantici d’Italia. Perché se vi sembrano adorabili i loro nomi, aspettate di vedere quanto sono magiche ed emozionanti viste da vivo! Ne rimarrete assolutamente estasiati.

Il piccolo borgo della provincia senese, chiamato Pienza in onore del Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), è un intrecciarsi di strade pittoresche e mozzafiato, costellate da porticine colorate e piccole botteghe artigianali. Passeggiare per il centro storico equivale a fare una bella camminata nel passato, mentre il Duomo e il Palazzo Piccolomini (anche conosciuto come Palazzo Pontificio), sono due edifici di rara bellezza.

Dopo aver ammirato il panorama dal belvedere di Via dell’Amore, e dopo aver buttato una monetina nel pozzo degli amanti, bisogna assolutamente bere vino rosso mentre ci si gode un po’ di pecorino tipico. Un’esperienza unica!

Sarà per questo che Zeffirelli, nel ’68, decise di girare qui alcune scene del suo “Romeo e Giulietta?” Quello che so, è che tra i piccoli borghi autentici che conosco questo fa decisamente innamorare!

Pienza, Toscana

9. Vitorchiano, nel Lazio

Scelto da Silvia, the girl with the suitcase.

Io non posso che consigliarvi il borgo che ha ispirato il progetto “piccoli borghi autentici” quando ho pubblicato una sua foto su Instagram a marzo: Vitorchiano. Come vi dicevo, siamo nella Tuscia Laziale, in provincia di Viterbo, ai piedi dei monti Cimini, in un borgo il cui centro storico si visita in pochi minuti. Fa parte dei borghi più belli d’Italia e qui le case sono grigie, fatte in peperino, una pietra magmatica; camminate lungo le strette vie, affacciatevi sui belvedere che dominano le colline circostanti e salite sulla Torre Civica, presso il Municipio al centro del borgo. Da lì vedrete la vallata circostante e i tetti di Vitorchiano. Tutto intorno a voi, il silenzio tipico di questi piccoli borghi che restano autentici ancora oggi, poco frequentati e che meritano una breve sosta.

Consiglio finale: poco fuori da Vitorchiano, in 5 minuti a piedi, raggiungete la statua del Moai: si tratta di una gigantesca statua lavorata in peperino e alta 6 metri. Si tratta dell’unico esemplare al mondo al di fuori dell’Isola di Pasqua, dove si trovano gli altri famosissimi monoliti dalle sembianze umane.

Vitorchiano

10. Isola di San Giulio sul Lago d’Orta, in Piemonte

Scelto da Silvia, the girl with the suitcase.

Dulcis in fundo, il decimo borgo di cui oggi vi parliamo si trova nel mio bel Piemonte, in provincia di Novara. Siamo sul Lago d’Orta e l’Isola di San Giulio, proprio di fronte al borgo di Orta, è raggiungibile in pochissimi minuti con traghetti e taxi-boat.

L’isola è quasi del tutto disabitata, c’è un convento e alcuni ristoranti e botteghe, ma in generale passeggerete tra stradine molto, molto silenziose e tranquille.

Orta invece è molto turistica e troverete decine di bar, botteghe artigianali, b&b e ristoranti affacciati sul piccolo e dolce lago. Un luogo di estrema pace, a solo un’ora da Biella, casa mia. Un posto dove mi piace tornare in primavera, quando tutto ricomincia.

Speriamo di poterci tornare presto, in questo e negli altri piccoli borghi autentici che io e tutte le blogger del Pink Club vi abbiamo raccontato qui oggi: voi in quale vorreste andare?

Oggi è il 4 maggio e inizia la fase 2: ancora ce n’è di strada da fare, ancora non possiamo gironzolare per l’Italia come sempre fatto, ma vogliamo che questo post riaccenda la speranza e ci faccia sognare un po’. Almeno questo possiamo ancora farlo!

Se volete partecipare a questa campagna pro Italia, condividete anche voi una foto di un vostro posto speciale su Instagram e usate l’hashtag #piccoliborghiautentici.

Mappiamo il mondo di bellezza made in Italy!

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2 Commenti su Piccoli borghi autentici: ripartiamo dall’Italia

  1. Rolando
    04/05/2020 alle 19:23 (3 anni fa)

    Brava Silvia! La scelta di Vitorchiano è azzeccata . Come suggerimento aggiuntivo alla visita del borgo ma da fare ormai nel 2021 ci sarebbe da vedere nelle vicinanze il Centro Moutan dove a fine aprile si può assistere alla fioritura di migliaia di peonie cinesi, dai nomi assai suggestivi.

    Rispondi
    • Silvia Cartotto
      04/05/2020 alle 19:31 (3 anni fa)

      Grazie per il consiglio, Rolando, me lo ricorderò! 😉

      Rispondi

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