Un anno fa sono diventata mamma di una bimba, dolce e simpatica, che mi ha travolto la vita. E non perché sia particolarmente capricciosa o mi abbia dato problemi, ma perché è davvero inevitabile che la vita cambi quando arriva un neonato.
Come cambia la vita da neomamma
Tutto. Non devi più pensare solo a te stessa e al tuo compagno (o marito), non devi più solo decidere se la sera cenerete a casa o fuori, quando andare a fare la spesa o quando farti consegnare un mobile. Hai un esserino che dipende totalmente da te da accudire e non è subito semplice organizzarsi.
Prima di tutto il tempo non basta mai. E allo stesso tempo si dilata in una maniera che non si può descrivere a parole. Passi intere giornate, soprattutto all’inizio, a cambiare pannolini, allattare (se puoi e vuoi), prepararvi per uscire e fare passeggiate con la carrozzina. A volte ci ho messo anche due ore per uscire di casa, non scherzo. Ma questo accade soprattutto il primo mese e mezzo. Poi anche queste cose che sembrano infinite i primi momenti, entrano nella quotidianità e ci si organizza molto meglio.
I viaggi da neomamma
I viaggi nel 2020 purtroppo sono stati pochissimi e tutti in Italia. Avrei voluto andare ovunque avendo tutto il tempo a disposizione durante la maternità, ma il Covid ha mandato all’aria tutti i piani. Avevo in programma Trieste, la Camargue, la Sardegna e la Toscana. Ma ho viaggiato lo stesso.
E ho imparato che non mi serve davvero una valigia solo per me. Che posso portare un beauty case di dimensioni medie, senza avere traumi quando entro in doccia o mi preparo per uscire. Che anche se non visito il posto dove sono da cima a fondo, per adesso va bene lo stesso. Che i vestiti invece per la bimba non bastano mai, perché si sporca spesso e più volte al giorno.
Tenete pero presente che non si ha più tutto il giorno a disposizione per girare. Bisogna sempre considerare che i bambini fanno i pisolini durante la giornata. Quindi al mattino dovrete uscire presto, dopo le 11 fa troppo caldo in estate, in inverno invece è esattamente il contrario, dovete uscire dopo le 10.30. Il pomeriggio dormono almeno due ore, quindi fino alle 16.30/17.00 siete bloccati in camera. Questo vale ovviamente se il bimbo non dorme in passeggino, se dorme in passeggino, siete più liberi! Ma tendenzialmente se a casa è abituato a dormire nel letto, difficilmente per due settimane magicamente dormirà nel passeggino. Stesso discorso vale per la sera. Insomma se va bene alle 22.00 dovrete tornare.
Non spaventatevi però. Perché essere mamma è bellissimo e vi assicuro che adeguarmi a questi orari non mi è pesato. E io ero abituata a uscire dall’albergo al mattino, tornare giusto prima di cena per una doccia, e uscire subito per cena e serata. Sono ritmi diversi e sono viaggi diversi. Ma se non pretendete di fare tutto quello che facevate prima, sarà meraviglioso.
Noi dopo l’apertura di maggio 2020 abbiamo iniziato a fare delle mini gite nei dintorni, prima di partire veramente per le vacanze. Per abituare la bimba alla macchina e a mangiare la pappa sul passeggino. E così Cecilia ha mangiato in riva al Lago di Pusiano guardando le papere che nuotavano nell’acqua. Ha mangiato su un prato verdissimo di Castione della Presolana e davanti al Santuario di Montevecchia.
E quando siamo andati in Toscana e a Sirmione per le vacanze non ha sofferto la macchina e ha sempre mangiato e dormito senza problemi.
Il rientro al lavoro: la gestione del tempo
Prima di tornare al lavoro non riuscivo a organizzarmi bene, mi dilungavo a fare altro, mi perdevo in sciocchezze e mi sentivo un po’ inconcludente. Ma ora invece ho imparato a valutare bene il tempo a disposizione e a non sprecarlo. Un po’ perché il lavoro non aspetta a differenza della passeggiata con il passeggino, un po’ perché mi sono “allenata” il mese prima di riprendere. Ho proprio gestito alcune giornate come se dovessi andare al lavoro, calcolando i tempi e capendo quanto ci avrei messo a preparare me e la bimba per uscire per andare dai nonni. E queste prove mi hanno aiutata moltissimo. Per esempio so che per uscire ho bisogno di un’ora intera. E mi sono organizzata di conseguenza.
Un altro discorso è la separazione dalla bimba, dopo un anno sempre sempre insieme. Ma questo argomento va affrontato separatamente.
Quindi non posso dirvi cosa cambia nello specifico, per questo all’inizio dell’articolo vi ho scritto che cambia tutto, ma quello che i bimbi vi regalano, senza chiedere nulla in cambio, se non amore, non ha prezzo.
E ora aspettiamo di vedere come andrà questo nuovo anno e la mia vita da neomamma. Vi racconterò come sarà viaggiare un po’ di più e con una bimba un po’ più grande e indipendente!
Articolo di Laura Guerrato – Milk Free Specialist del Club delle ragazze con la valigia
Milanese non proprio doc, ma quasi! Adora scrivere, viaggiare, scattare fotografie (se potesse tappezzerebbe casa), leggere e andare al cinema. Lavora per “gli inglesi” e ha da poco deciso di raccontare la sua vita senza latte in giro per il mondo sul suo blog unavitasenzalatte.it.