La trilogia di Soeliok, di Daniele Barioglio

Ho fatto ritorno nelle Terre Popolate, infilandomi nella trilogia di Soeliok di Daniele Barioglio perché avevo nostalgia di quei luoghi alchimistici governati dalla forza del Soeliok, una forma di energia che fa volare le creature fantastiche di questa saga.

La trilogia di Soeliok: i libri 2 e 3

Il volo, oltre le montagne della misteriosa Fiorderik, fino alle Terre del Sole, sopra i fiordi e i boschi, tra le stalattiti e le cascate è stato sin dall’inizio una metafora. Quanto siamo piccoli quando dimentichiamo di sognare e quanto grande è lo stupore dinanzi all’immenso quando sfidiamo l’ignoto. La curiosità è il motore della conoscenza, la scoperta è una medicina contro la paura di tutto ciò che sta al di là delle montagne.

Con “Il respiro della terra” avevo già fatto irruzione nella vita di nonno Eldur e del piccolo Gaman, di Nodfri e di Eira. Eira, la mia preferita, grande talento della comunità di Fiorderik e orgoglio della famiglia Grìtmabjork. Lei mi era piaciuta sin dalle prime pagine, sin da quando l’autore ci aveva rivelato che voleva diventare la prima nana Mastro Geniere (la carica più ambita a Fiorderik). Mi ero affezionata a quelle personalità, alla loro genuinità e alla naturale propensione per l’innovazione. Dietro le curiose vesti di nani si nascondevano menti creative che guidavano la rivoluzione scientifica delle Terre Popolate.

Trilogia di Soeliok

Quando ho preso in mano il secondo volume ho subito scorso la seconda di copertina. Il mio viaggio stava per ricominciare e avevo bisogno di respirare l’aroma erboso di Kelamnkor. Dovevo ritornare lì. Mi è bastato sognare di essere dentro l’illustrazione realizzata da Nikolai Lockersten. I disegni di questo illustratore sono le fantasie di Barioglio dipinte su carta. La creatività dell’autore e quella dell’illustratore instillano nel lettore una scintilla potente di immaginazione. In un attimo mi sono sentita sull’Esplorandiero in salita verticale. Ho lasciato Fiorderik e il Mare del Nord per volare verso Sud, per conoscere Glotto, Todar e Rolgo Tag, gli indonuim più curiosi di Borgobrando.

In “Oltre i confini” e “Dietro la cascata” la minaccia degli orkran, esseri feroci metà animali e metà uomini, è diventata insistente. L’Impero dei nani ha comunicato a tutte le capitali delle Terre l’intenzione di unire uomini, mezz’elfi e nani in un grande esercito per sconfiggere gli orkran, in nome dell’antica forza che lega i vari popoli. Il popolo indonuim è contrario, perché ha imparato l’arte del combattimento solo per difesa, detesta la guerra ed è devoto alla terra che li ospita: il loro dovere è conoscerla e rispettarla. Ogni viaggio per loro è una fonte preziosa di sapere, ogni essere vivente conosciuto è un nuovo fratello. Ma un’iscrizione scoperta da Glotto, Tod e Rolgo in una mappa cambia le carte in tavola e i tre, considerati esperti nella comprensione di ogni lingua e di ogni mappa geografica, prendono parte al viaggio organizzato dalla loro Regina per dare aiuto all’Impero dei nani. Anche i mezz’elfi verranno coinvolti, per la loro vista acuta e la loro abilità nella costruzione di armi letali. Ogni popolo ha una diversità portatrice di una grande forza, e insieme i popoli delle Terre Popolate sono inarrestabili.

Tuttavia, una filastrocca nella storia cela un segreto, una grande verità in rima. Ed è l’essenza della saga. Le parole sono armi potentissime in questi libri.

Nel terzo libro della saga uomini, mezz’elfi, nani delle pianure e nani delle montagne sono alleati contro orkran e draghi ma finiscono per comprendere che i loro tentativi di cambiare il mondo sono vani sforzi di difendersi da un nemico che non conoscono affatto, e che non è facile cambiare. È fin troppo facile chiudere le porte della città, ricorda Rolgo Tag alla fine. Ciò che richiede un grande sforzo è aprire le porte della mente.

Daniele Barioglio ha scritto una saga fantasy per adulti e bambini. Ma dietro ogni mostro, oltre le montagne e oltre l’oscurità dei boschi, ritroverete la ricchezza della conoscenza reciproca, nascosta dietro una lezione di coraggio e di rispetto per l’altro. Questa saga stimola la fantasia, illumina l’immaginazione, rinvigorisce gli animi combattivi di chi lotta per un valore e non per egoismo.

Soeliok non è solo la benzina dei mezzi volanti delle Terre Popolate. È l’energia che nutre la voglia di mettersi sempre nei panni dell’altro, di volare in alto, oltre i confini. 


Articolo di Carmela Cordova – Book Lover del Club delle ragazze con la valigia

Instancabile lettrice affetta da bibliomania. Laureata in Giurisprudenza, si divide tra tribunali e librerie. Ama i cottage inglesi, i mercatini locali, le città attraversate dai fiumi e i film degli anni Cinquanta.

Carmela Cordova

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