Visita alla statua sommersa di Padre Pio a Marina di Camerota

Oggi vi racconto una tradizione, unica in meridione, propria di un comune in provincia di Salerno, nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Adriano: sto parlando di Marina di Camerota, il centro abitato più meridionale della Campania, e della statua sommersa di Padre Pio.

Tra storia e leggenda: la statua sommersa di Padre Pio

Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Adriano, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO già dal 1998, è diventato il primo geoparco italiano nel 2010 e al suo interno è stata istituita, nel 2009, l’area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta.

Marina di Camerota dista una manciata, o poco più, di chilometri da Palinuro e può essere raggiunta comodamente in auto oppure prendendo un treno: che sia regionale o Frecciarossa dovrete comunque prendere poi un autobus o un taxi perchè lo scalo ferroviario più vicino dista una quindicina di chilometri.

Marina di Camerota e Palinuro sono intrinsecamente legati, non solo perchè la strada che li collega è costeggiata da una delle più lunghe spiagge del Cilento, la spiaggia del Mingardo, nota per essere di sabbia finissima e per la profondità dei fondali, ma anche perchè leggenda vuole che Palinuro, nocchiero di Enea, si fosse innamorato senza essere ricambiato della sirena Kamaraton, che anzi non solo lo respinse ma addirittura lo sbeffeggiò; Palinuro però desiderava così ardentemente quella sirena che si gettò in mare per raggiungerla andando incontro alla morte. Dove annegò, come per magia, sorse il promontorio di Capo Palinuro. E Venere, dea dell’amore, contrariata dalla crudeltà di Kamaraton, decise di punirla trasformando anch’essa in un promontorio, vicinissimo a Palinuro, in modo che i due passassero l’eternità ad osservarsi.

Marina di Camerota

La processione alla statua sommersa di Padre Pio

La costa di Marina di Camerota è ricca di grotte, cale e spiagge ma qui vi parlo di Cala Fortuna, così chiamata per la generosità delle sue acque e nel cui fondale, alla profondità di 11 metri, si trova una statua in vetroresina riempita di cemento: la statua sommersa di Padre Pio.

Questa statua fu qui deposta la prima volta il 22 settembre del 2002, dopo che Padre Pio venne proclamato Santo, nel giugno dello stesso anno, e dopo essere rimasta esposta per tre giorni nella chiesa locale di S. Alfonso.

Il posizionamento in fondo al mare fu opera dei subacquei del Diving Center Marina di Camerota sotto la supervisione del titolare e amico Paolo, mediante l’utilizzo di palloni di sollevamento.

Nonostante tutti gli abitanti di Marina di Camerota sapessero della presenza di San Pio negli abissi, un paio d’anni più tardi probabilmente a causa delle correnti e del fatto che forse le reti furono gettate un po’ troppo in prossimità della statua, un pescatore locale la imbrigliò rompendone un dito e la mano destra: Padre Pio fu quindi riportato a terra e grazie all’abilità del professor Franco Finelli venne magistralmente restaurato. Di nuovo i  sommozzatori del Diving Center Marina di Camerota lo riposizionarono al suo posto affinché continuasse a vegliare su pescatori, naviganti e subacquei.

statua sommersa di Padre Pio

Da allora, ogni anno, il 22 settembre a ridosso del tramonto, in un’atmosfera che è un misto tra fede e folklore popolare, il Diving Center Marina di Camerota, unitamente al Comitato San Pio di Camerota e alla Parrocchia S. Alfonso, organizza la tradizionale processione a mare: dal porto fedeli e subacquei provenienti da tutta Italia si imbarcano per partecipare alla processione via mare che termina nella acque di Cala Fortuna.

Dopo che il parroco ha recitato una preghiera per invitare Padre Pio a proteggere chiunque si avventuri in mare, i subacquei dopo aver letto la preghiera del sub dalla loro imbarcazione, si immergono nelle limpide acque per deporre una corona di fiori ai piedi del Santo e cyalumi di diversi colori intorno al piedistallo: la statua viene così illuminata e può essere ammirata da chi è rimasto sulle barche in un’aura quasi mistica.

A questo punto gli increduli astanti vengono riportati in porto mentre i sub continuano l’immersione all’interno della cala.

processione a mare Padre Pio

Consigli utili per i subacquei

È un’immersione semplice e poco profonda, adatta anche a chi si è appena brevettato, dove la posidonia la fa da padrona ma che presenta una grande varietà della vita marina mediterranea. Infatti potrete ammirare pinne nobilis, il più grande bivalve del Mar Mediterraneo, numerose vacchette di mare, inconfondibile nudibranco con il corpo bianco a chiazze rosso-brune, anemoni, spirografi e stelle marine e, se scrutate con calma ai piedi della statua forse vedrete ancora un polpo nascosto nella sua tana. Se poi volgerete lo sguardo verso il blu con un po’ di fortuna potrete riconoscere banchi di carangidi e di alici.

Se invece siete subacquei più esperti Paolo e il suo staff vi potranno portare alla statua di Padre Pio come tappa finale di un’altra immersione, partendo cioè dalla Franata del Marchese, la punta rocciosa che chiude a levante Cala Fortuna. Questa è una delle immersioni in cui possiamo incontrare quasi tutte le specie ittiche qui presenti ma non solo: murene, polpi, meravigliosi ventagli di gorgonie e spugne.

statua Padre Pio fare sub a Marina i Camerota sub e Padre Pio

Un paese in festa

La processione a mare si inserisce nella festa religiosa in onore di Padre Pio che annualmente si svolge a Marina di Camerota e in cui uno dei momenti più attesi dai fedeli è quello della processione che vede sfilare il quadro di San Pio per le vie del paese. In questi giorni di festa Marina di Camerota si anima con luci e spettacoli musicali e si riempie di numerose bancarelle di prodotti tipici, di artigianato locale e di chincaglierie di ogni genere. Questi due giorni di festa si chiudono con gli imperdibili fuochi d’artificio sul mare.

Processione di Marina di Camerota

Se vi siete incuriositi e state valutando di trascorrere la vostra prossima vacanza in questa località incontaminata anche per visitare la statua sommersa di padre Pio, che non solo offre immersioni ineguagliabili (di alcune delle quali vi parlerò nei prossimi articoli) ma anche percorsi di trekking mozzafiato e tanto altro, e magari state anche pensando di prendere il vostro primo brevetto subacqueo con il pretesto di partecipare a questa esperienza unica nel suo genere, non esitate a contattarmi per qualunque domanda!



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Articolo di Valeria Maccabruni  Diving Lover del Club delle Ragazze con la Valigia

Sono un medico infettivologo, amante dell’avventura e della libertà, che ha avuto la fortuna di incontrare un uomo con cui condividere non solo la vita ma anche la passione per il mare e la sua sconfinata meraviglia: da questo incontro di emozioni è nato il nostro blog amoreperilmare.com per far conoscere questo mondo tanto magico quanto fragile!

Valeria Maccabruni

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